Ferrara è un comune italiano di 133.980 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia dell’Emilia-Romagna, e sorge sulle sponde del Po di Volano, che divide il nucleo primitivo di San Giorgio dalla città medievale.
Il culmine dello splendore della città coincise con la reggenza della dinastia Estense, ed andò dal periodo relativo al Basso Medioevo fino al Rinascimento,concludendosi poi con la cacciata da Ferrara della famiglia d’Este da parte di Papa Clemente VIII nel 1528, in seguito alla morte del duca Alfonso II.
Sebbene il suo periodo aureo sia stato relativamente breve, cionondimeno Ferrara è stato (ed è tuttora) un polo artistico di grande importanza, ricco di monumenti ed opere di straordinaria di grande rilievo sotto il profilo storico, come la sua Addizione Erculea, uno dei più importanti progetti urbanistici dell’intera storia europea moderna.
Cosa vedere
Ferrara è una città particolarmente ricca di storia, una caratteristica peraltro tipica di molti comuni italiani, e dal punto di vista architettonico molti lasciti del passato sono ancora in piedi, come ad esempio le sue lunghe mura.
Mura di Ferrara
Le Mura di Ferrara erano una delle primissime cose che poteva scorgere chi s’avvicinava alla città, poiché la contenevano praticamente per intero. La cinta è stata ristrutturata e migliorata fra il XV ed il XVI secolo, per rendere le mura adatte a sopportare i colpi inferti dalle nuove armi da fuoco che stavano invadendo lo scenario bellico europeo. Lunghe circa 9 chilometri, nei loro pressi si ergono ancora monumenti decisamente interessanti come la Porta degli Angeli, il Torrione del Barco e la Porta di San Giorgio, fra i tanti che si potrebbero citare.
Cattedrale di San Giorgio Martire
All’interno delle mura venne persino costruita una robusta fortezza nel periodo in cui la città fu dominata dalla Chiesa, e tra gli edifici più importanti di matrice religiosa spicca certamente la Cattedrale di San Giorgio Martire, che sorge in piazza Trento e Trieste. Qui si svolge la cosiddetta benedizione dei Palii, ovverosia dei premi destinati ai vincitori delle quattro gare del Palio di Ferrara, il più antico del mondo. Consacrata nel 1135, questa cattedrale fu ristrutturata nel XVII secolo in seguito ad un furioso incendio, ed anche le sue fattezze cambiarono radicalmente: all’originale progetto in stile romanico vennero aggiunti molti elementi tipici del barocco. Le opere rimosse dall’edificio nel corso dei lavori di restauro sono oggi esposte nel Museo della Cattedrale, anch’esso situato in piazza Trento e Trieste.
Castello Estense
Particolarmente importante dal punto di vista storico è anche il Castello Estense, fatto costruire da Niccolò II d’Este nel 1385 in seguito alle rivolte popolari di quel periodo, caratterizzato da povertà e carestie. Il castello fu progettato da Bartolino da Novara, già architetto del Castello di Pavia, e successivamente vi si stabilì Ercole I, colui che commissionò la grandiosa Addizione Erculea. Nel 1554 il castello fu vittima di un incendio, ed i lavori di ristrutturazione e messa a decoro della struttura proseguirono fin sotto la reggenza di Alfonso II, l’ultimo duca di Ferrara. In tempi recenti, nell’ambito del progetto “il Castello per la Città” avviato nel 1999, il Castello Estense venne letteralmente tirato a lucido, e rappresenta oggi il monumento più importante di tutta Ferrara.
Palazzo di Schifanoia
Particolarmente importanti sono anche due palazzi come il Palazzo Schifanoia ed il Palazzo dei Diamanti. Il primo fu costruito nel 1385 per volere di Alberto V d’Este (fratello di Niccolò II, insieme al quale governò la città), e venne dedicato interamente all’ozio, allo svago ed ai piaceri della buona cucina. Il nome “Schifanoia” deriva infatti dal suo stesso scopo, ovvero quello di permettere ai suoi avventori di “schivare la noia” e divertirsi senza patemi.
Palazzo dei Diamanti
Il Palazzo dei Diamanti invece è dedicato a svaghi d’estrazione più sofisticata: costruito fra il 1493 ed il 1503 su progetto di Biagio Rossetti come parte centrale dell’Addizione Erculea, ospita dal 1832 la Pinacoteca Nazionale di Ferrara. Questo palazzo deve il suo nome alla bugnatura dei suoi esterni, che richiama proprio le forme di una tempesta di diamanti incastonati lungo le pareti.
Via delle Volte
Particolarmente caratteristica è anche Via delle Volte, una via del centro storico di Ferrara sviluppatasi in profondità, e solcata da una miriade di volte che costituivano dei veri e propri “ponti” utili a collegare i magazzini alle abitazioni dei bottegai.
Casa di Ariosto
La città ospita poi ben due posti dedicati al celebre poeta Ludovico Ariosto, il primo tra i quali è proprio la casa in cui l’artista stesso visse gli ultimi anni della sua vita, nota appunto con il nome di Casa di Ariosto, dove redasse per la terza ed ultima volta il suo Orlando Furioso nel 1532. Un anno più tardi vi morì, ed all’interno dell’ex abitazione è ancora possibile vedere alcuni cimeli appartenuti al celebre letterato, esposti nel museo ad egli dedicato, ubicato proprio tra quelle mura.
Piazza Ariostea
Il secondo luogo che porta il nome del poeta è la Piazza Ariostea, un noto luogo di ritrovo tanto per i turisti quanto per gli stessi cittadini ferraresi, ove spunta un’altissima colonna che sorregge una statua di Ariosto stesso. Prima del monumento allo scrittore emiliano, sulla sommità della colonna transitarono nell’ordine: una statua di Papa Alessandro VII, una rappresentante la Libertà ivi posizionata dai francesi ed una di Napoleone. La Piazza Ariostea è particolarmente conosciuta anche perché è il luogo ove si svolge il Palio di Ferrara, una competizione in vigore addirittura dal 1279, caratteristica che lo rende il palio più antico al mondo.
Comacchio
Comacchio è un comune di Ferrara, noto anche con l’appellativo di “Piccola Venezia”, ed è uno dei centri maggiori dell’intero Delta del Po. In origine era formato da tredici isole collegate fra loro, ed era particolarmente importante per via del suo porto, che permise a Comacchio stessa di crescere e prosperare fino a sfiorare addirittura lo status di potenza marittima.
Il comune è noto prevalentemente per la sua offerta turistica, poiché i suoi sette lidi (compresi nel Parco Nazionale del Delta del Po, patrimonio dell’UNESCO dal 1999) che s’estendono dalle foci del Reno fino al Po rappresentano una meta vacanziera particolarmente ambita. Essi sono: Lido di Volano, Lido delle Nazioni, Lido di Pomposa, Lido degli Scacchi, Porto Garibaldi, Lido degli Estensi e Lido di Spina.
Ciò che rende Comacchio unica è rappresentato dalle sue valli salmastre, uno degli ecosistemi più vari e peculiari di tutta Europa, dichiarate “Zone Umide di importanza Internazionale” e presenti nelle direttive CEE quali “Siti di Interesse Comunitario” e “Zone di Protezione speciale” per la conservazione degli uccelli.
Tra i monumenti più famosi che si possono trovare nel centro storico si possono invece citare i Trepponti, che rappresentavano la porta fortificata della città, il Ponte degli Sbirri, il Palazzo Bellini (che ospita la Galleria d’Arte Contemporanea, l’Archivio Storico, la biblioteca e gli uffici dell’assessorato alle istituzioni culturali), il Museo del Carico della Nave Romana, la Torre dell’Orologio e la Loggia dei Mercanti.
Per saperne di più, potrete consultare la relativa guida approfondita su Comacchio.