Atene è una città stupenda, nella quale si può trovare praticamente tutto (o quasi) ciò che si può volere da una vacanza. La culla della civiltà occidentale, come viene sovente appellata a causa del suo glorioso passato, straripa di arte e di cultura, così come di storia, ma è anche vita notturna e divertimento, senza dimenticare le sue spiagge meravigliose.
I suoi siti archeologici sono tra i più famosi al mondo, così come i suoi monumenti, molti dei quali sono ad oggi considerati fra i più grandi capolavori dell’arte classica. Il suo servizio di metropolitana non è particolarmente sviluppato, causa anzitutto la sua tenera età, dal momento che i Atene ha iniziato ad avere una metro solo a cavallo fra il 1980 ed il 1990. E persino i treni tradizionali, in Grecia, non hanno esattamente la fama di fornire viaggi in orario e senza intoppi.
Ma niente paura: nonostante l’estensione limitata della metropolitana (poco più di 80 km di binari, distribuiti su tre linee), Atene è una città dall’urbanistica particolare, e concentra quasi tutti i punti di maggior interesse in un’area circoscritta e centralizzata; pertanto una volta arrivati lì vi potrà sembrare di avere tutto a portata, e che magari che essa stessa non sia poi così estesa. Il modo più rapido per giungere nella capitale greca è farlo per via aerea, grazie anche ai servizi offerti dal suo modernissimo aeroporto. Che preferiate viaggiare affidandovi a compagnie aeree di bandiera o a compagnie di voli low cost, poi, è a vostra completa discrezione.
In realtà, benché il comune di Atene conti circa 650.000 abitanti e copra una superficie di 39 km, l’area intesa come Grande Atene ne conta ben 4 milioni, ed ha un’estensione di 412 km². Numeri che fanno di essa la quinta capitale più popolosa, nonché la settima conurbazione più grande, dell’Unione Europea.
Ad ogni modo la fama di Atene è da attribuire, più che alla sua attuale grandezza, al suo eccelso passato. Ad Atene la democrazia ha emesso i suoi primi vagiti, e la città ha anche dato i natali ad un elevatissimo numero di illustri artisti, pensatori ed oratori. E chi fra loro non vi nasceva, comunque vi si recava; un esempio su tutti è quello di Aristotele, nativo di Stagira, ma che decise di fondare il proprio liceo nella polis greca per eccellenza.
La capitale della Repubblica Ellenica, dicevamo, per via delle sue soluzioni urbane si presta a qualsivoglia genere di soggiorno, sia esso di tre giorni o di diversi mesi; questo appunto perché quasi tutte le mete turistiche si concentrano in un’area molto ristretta, e non è difficile riuscire a vedere quantomeno le cose più importanti anche con pochissimo tempo a disposizione, senza dover girare troppo.
Ovviamente il consiglio rimane quello di fermarsi ad Atene almeno per una settimana, per evitare un forsennato tour de force fra musei, monumenti, siti archeologici ed osterie che, per quanto possa essere piacevolmente intenso, rischierà sempre di lasciarvi addosso la sensazione d’aver fatto tutto troppo in fretta. Perché la città, con i suoi oltre tremila anni di storia, merita davvero di essere osservata con calma, di essere respirata, sentita, vissuta.
Fortunatamente trovare dove alloggiare ad Atene non è affatto difficile, visto l’alto numero di alberghi, hotel e B&B che la città mette a disposizione dei suoi avventori. Per chi invece ha in mente un soggiorno a tinte più casalinghe, ed intende tenersi lontano dalla vita da albergo, sarà sempre possibile trovare dei bellissimi appartamenti in affitto anche per pochi giorni, dotati di ogni genere di comfort normalmente presente anche in casa propria.
L’ideale comunque è fermarsi per almeno una settimana dicevamo, poiché le cose da vedere nella capitale greca sono davvero tantissime: dall’Acropoli, con tutti i suoi reperti, all’ultramillenario (eppure modernissimo) porto del Pireo; dai quartieri di Plaka e Monastiraki a Piazza Syntagma, dove sorgono il Parlamento ed i Giardini Nazionali. E poi ancora l’Agorà, il Museo Nazionale Archeologico, il Museo Navale, per non parlare degli innumerevoli esercizi come bar, taverne ed osterie che rimangono aperti fino a notte fonda (e dove potrete gustare le più prelibate specialità culinarie nazionali), mentre per quanto riguarda i locali notturni si arriva normalmente anche alla mattina successiva.
Il meteo di Atene d’altronde è un altro fattore che invoglia a visitare la città, dal momento che il suo clima arido garantisce grandi periodi di caldo per quasi tutto l’anno, con picchi estivi che, tra Luglio ed Agosto, possono arrivare a superare i 40 gradi. Basti pensare che nel 2012 l’Acropoli dovette addirittura chiudere al pubblico in pieno pomeriggio, a causa della temperatura salita a ben 42 °C, che avrebbe potuto mettere a repentaglio la salute dei turisti più anziani o con problemi di cuore. Una decisione largamente impopolare e criticata da chi, soprattutto, sarebbe partito il giorno successivo e l’aveva tenuta come ultima attrazione da visitare.
Ma in questi casi c’è anche da comprendere la preoccupazione delle autorità greche: per quanto una persona giovane ed in buona forma avrebbe al massimo sofferto un poco il picco di calore, senza particolari conseguenze, è anche vero che non tutti i turisti corrispondono a questo identikit, e prevenire in questi casi è sempre meglio che curare, per citare un’ovvietà nient’affatto trascurabile. Specie quando si parla di salute.
Resta comunque il fatto che, per visitare la capitale della Grecia, i periodi più indicati vengono identificati pressapoco tra Aprile e Giugno, e tra Settembre e Novembre. Insomma, visitandola in Primavera, ad inizio Estate o in Autunno difficilmente si rischierà di incorrere in questi inconvenienti, oltretutto come già detto le estati ateniesi sono particolarmente calde. Certo se detestate la pioggia, e siete amanti dell’arsura e del sole che spacca le pietre, nulla vieta di programmare una vacanza ad Atene anche a Luglio o Agosto, anzi. In quei mesi riuscire a trovare una nuvola grigia in cielo è una vera e propria impresa.
Una volta giunti in territorio ateniese, si diceva, per muoversi ci si può affidare alla metropolitana, alle normali linee ferroviarie oppure, se si preferisce viaggiare su strada, a taxi ed autobus dei quali tutta la città è fornitissima. Chi è stato ad Atene è solito parlare un gran bene della metropolitana, che ospita fra l’altro eventi come esposizioni di reperti archeologici nelle sue varie stazioni, mentre i resoconti sui treni normali non sono altrettanto entusiastici.
Una volta capito come spostarsi, non resta che passare alla seconda tappa: dove andare. Vediamo allora quelle che sono le attrazioni principali della città, con relativa descrizione per capire cosa potersi aspettare da ogni luogo. E ricordate: nel caso non conosciate la città, riuscire a reperire una mappa turistica è sempre una buona idea.
L’Acropoli di Atene
L’Acropoli è il cuore storico della città, nonché l’epicentro culturale della Grecia stessa e patrimonio dell’UNESCO dal 1987. Originariamente ideata per fungere da fortezza in tempi arcaici, l’Acropoli è divenuta il simbolo di Atene sotto Pericle, che ordinò la costruzione di monumenti di importanza indescrivibile come il Partenone, l’Eretteo ed il Tempio di Atena Nike. Ma questi sono solo alcune delle rovine antiche che è possibile visitare una volta giunti sulla sommità della sua collina; l’Acropoli conta infatti ben 28 resti archeologici differenti, sebbene alcuni di essi consistano in riproduzioni più recenti, ed alcuni originali (tra quelli che non sono andati distrutti, perduti o rubati) si possono trovare nel Museo dell’Acropoli.
E’ possibile arrivare sulla sommità della sua collina a piedi, che si sia a Syntagma, Monastiraki o Plaka, tutte molto vicine tra loro. Da quest’ultima si sale a piedi lungo una stradina che porta ad un viale pedonale, il quale inizia in prossimità dell’Arco di Adriano e porta dritti alle porte dell’Acropoli. Altrimenti è possibile arrivarci anche in metropolitana, fermandosi alla stazione dell’Acropoli appunto, benché anche in quel caso ci sia da camminare per qualche minuto prima d’arrivare a destinazione.
Il Partenone
Se l’Acropoli è l’emblema della storia e della cultura greca, il Partenone è il fiore all’occhiello dell’intero complesso, l’edificio che vanta più imitazioni nel mondo, nonché l’archetipo stesso del tempio classico per eccellenza. Eretto in collaborazione tra Ictino e Callicrate (sebbene anche Fidia abbia svolto un ruolo importante, in quanto sovrintendente dei lavori e scultore dell’imponente statua bronzea di Atena Promachos, purtroppo andata distrutta), esso è riuscito a sopravvivere nel corso dei secoli a diversi disastri: dalla scelleratezza di Morosini, il comandante veneziano che ordinò di attaccarlo nel 1687 durante la Guerra di Morea, facendolo esplodere a colpi di mortaio, alla devastazione successiva per opera degli ottomani, che usarono i suoi marmi per produrre calce, fino al famigerato saccheggio di Thomas Bruce, settimo conte di Elgin, riuscendo (pur a fatica) a giungere fino a noi.
Purtroppo per visitarlo “interamente” ci sarebbe da programmare anche una vacanza a Londra ed a Parigi, dal momento che molte meteope, sculture e altri reperti sono attualmente esposti rispettivamente al British Museum ed al Louvre.
Nonostante ciò, il Partenone rimane comunque l’attrazione principale dell’Acropoli, nonché il simbolo stesso del predominio politico, militare e culturale dell’antica Atene, nella sua epoca d’oro, su tutto il resto del mondo.
L’Agorà di Atene
Quando vi troverete dinanzi all’agorà, potrete affermare di essere stati nel luogo stesso ove nacque la democrazia. Proprio nella piazza principale di Atene, infatti, i cittadini cominciarono a riunirsi per prendere insieme le decisioni relative alla politica ed al governo della polis stessa. Essa è inoltre particolarmente famosa per essere stata un luogo particolarmente caro a Socrate, che proprio ivi fu condannato a morte a causa della sua ideologia che si contrapponeva alle verità assolute dettate da religione e tradizione. In questo luogo sarà possibile ammirare il Tempio di Efesto, il tempio dorico meglio conservato fra tutti, la Stoà di Attalo e l’Altare dei dodici Dèi.
L’Agorà è aperta tutti i giorni dalle 9:00 alle 15:00 e dalle 17:00 alle 20:00, sebbene in alcuni periodi possa chiudere prima (a seconda anche delle festività), quindi è sempre una buona idea quella di raccogliere informazioni in tempo reale.
Il Pireo
La regione del Pireo è contraddistinta innanzitutto dal suo porto, fondamentale per lo sviluppo commerciale e militare dell’antica Atene. Abitato sin dal Neolitico, il Pireo iniziò ad essere visto come un punto strategicamente importante nel VI secolo a.C., e da allora il suo porto ha sempre fatto le fortune di quello che è oggi il secondo comune più popoloso di tutta l’Attica, proprio alle spalle di Atene.
Il porto del Pireo è tutt’oggi uno dei più importanti del mondo a livello commerciale, nonché il terzo in graduatoria per il traffico di turisti che vi transitano annualmente, stimato in più di 20 milioni di persone. Tra le cose da vedere una volta giunti lì si possono citare innanzitutto le rovine delle Lunghe Mura, che proteggevano il porto stesso nel periodo in cui Atene era la polis più fiorente di tutta la Grecia, il quartiere di Marina della Dea e le spiagge di Glyfada e Votsalakiamolto. Particolarmente importanti sotto il profilo culturale sono il Museo Navale ed il Museo Archeologico del Pireo.
Il Museo Nazionale Archeologico di Atene
Il Museo Nazionale Archeologico di Atene è universalmente riconosciuto come uno dei musei più importanti del mondo, nonché il più fornito in assoluto per quel che concerne il numero di reperti relativi all’arte classica ed è il museo principale della Grecia.
L’intera collezione di antichità custodite al suo interno, e si parla di circa 11700 reperti archeologici, è divisa in tre sezioni: la sezione preistorica (relativa al Neolitico, all’Età del Bronzo, all’arte cicladica ed a quella micenea), la sezione delle sculture e la sezione delle ceramiche. Fra i pezzi forti delle varie collezioni si possono ricordare la Maschera di Agamennone (erroneamente attribuita al leggendario sovrano acheo da Schliemann), il Cratere degli Dèi e la Coppa di Nestore, nonché il monumentale Poseidone datato attorno al 450 a.C. ed il Fantino di Artemisio, risalente circa al 150 a.C.; particolarmente interessante sono anche i numerosissimi vasi in ceramica, di cui il museo è ben più che fornito.
Il Museo Nazionale Archeologico di Atene è aperto tutto l’anno dalle 8:00 alle 20:00, festività escluse, si trova in via Patissio numero 44 ed è possibile arrivarvi in metropolitana fermandosi alla stazione di Omonia (linea 1).
La Plaka
Se parlando di epoche arcaiche e di posti abitati già più di 3000 anni fa vi sarà girata la testa, allora la Plaka può provare a stupirvi ancora. Si tratta infatti del quartiere più antico in assoluto di Atene, e la zona ove sorge è abitata da ben 7000 anni. La Plaka è il quartiere più turistico di tutta la città, passeggiando lungo le sue stradine ci si può imbattere in un gran numero di monumenti e chiese bizantine, sebbene non manchino affatto bar, osterie, botteghe, negozi di souvenir e ristoranti all’aperto. Si tratta con ogni probabilità anche del quartiere più trafficato di tutta Atene, dal momento che concentra la maggior parte del flusso turistico della capitale greca, soprattutto di sera.
Un suggerimento: appena sopra la Plaka v’è un gruppetto di case chiamato Anafiotika, poiché si tratta di un insediamento dei primi migranti provenienti dall’isola di Anafi, particolarmente conosciuti per la loro solerzia e precisione nei lavori di ricostruzione, ed infatti chiamati ad Atene proprio per ricostruire la città in seguito alla rivoluzione greca del 1830.
Il quartiere è molto caratteristico, che più greco di così non si può, per farla breve: un agglomerato casette piccole e bianche e chiese, collegate fra loro da un dedalo di viuzze e stradine interne. L’ideale è farci una capatina di sera, perché il panorama che si può godere da lì, con tutta Atene illuminata sotto di sé, vale davvero una visita.
Monastiraki
Monastiraki è un po’ l’antitesi della Plaka se vogliamo, il suo diretto concorrente, il rivale per antonomasia: i due quartieri confinano ed hanno in comune una storia millenaria, entrambi sono mete ambitissime dai turisti ed offrono innumerevoli luoghi di svago e di interesse culturale. Ma qui le analogie si fermano. Sì, perché alla Plaka con il suo ellenismo cronico, le sue geometrie, le sue soluzioni architettoniche che rimandano inesorabilmente e puntualmente al tradizionalismo classico più viscerale, Monastiraki contrappone un cosmopolitismo a fortissime tinte orientali. Simile ad un gigantesco bazar, il quartiere di Monastiraki è innanzitutto famoso prevalentemente per il suo coloratissimo mercatino delle pulci, un luogo dove potrete trovare più o meno di tutto, e contrattare è al contempo un obbligo ed un piacere. A Platea Mitropoleos potrete ammirare ben due cattedrali, rispettivamente Mikri Metropoli (risalente al XII secolo) e Megali Metropoli (costruita nella prima metà del 1800, è la cattedrale di Atene ed è teatro di cerimonie importanti come matrimoni e funerali di Stato), mentre proprio di fronte alla stessa piazza sorge la moschea Tzistarakis, edificata attorno al 1700.
Il quartiere spicca subito, dicevamo, per le sue influenze orientali, è infatti il luogo che più di tutti ha subito l’influsso della tradizione musulmana. Il dualismo Plaka–Monastiraki si pone quindi come una delle caratteristiche più affascinanti dell’intera città, poiché testimonia quanto Atene sia stata non soltanto la fertile matrice della nostra civiltà, il basamento stesso dell’Occidente, bensì anche il condensatore di un flusso libero ed inarrestabile di idee, un autentico polo di mediazione fra due mondi.
Anche qui risiede il fascino suadente di questa città millenaria: da una parte la polis per eccellenza, unta di quel tradizionalismo che la voleva svettare pura ed incontaminata al di sopra di ogni cosa, e dall’altra la paradossale apertura alla conoscenza in ogni sua forma, dettata proprio dall’ideale stesso che la città intendeva incarnare, che la rendeva l’inevitabile luogo di baratto costante per idee, pensieri e costumi provenienti da ogni parte del mondo allora conosciuto. Un difetto congenito, se vogliamo, che si rivela tale solo dalla prospettiva della logica stessa; poiché dal punto di vista culturale ed umano è al contempo uno dei suoi più grandi pregi.
Queste sono le due facce di Atene, perfettamente simboleggiate dai quartieri di Plaka e Monastiraki che fin troppo bene si prestano all’allegoria; due immagini nitide, contrapposte eppure inesorabilmente intersecate tra loro, a ravvivare un’antica e meravigliosa alchimia che vive e prospera ancora oggi. Un concetto riassunto splendidamente da Democrito, il più prolifico dei filosofi presocratici, cofondatore dell’atomismo nonché forse primo vero grande cosmopolita dichiarato della Storia: “Al saggio tutta la Terra è aperta, poiché patria di un’anima bella è il mondo intero“.