Atene è certamente una città meravigliosa, capace di miscelare Storia, cultura e tradizione alle moderne comodità, e nel corso di un soggiorno nella capitale greca c’è veramente molto da scoprire. Dall’Acropoli, col suo meraviglioso Partenone, sede di splendidi monumenti come il tempio di Atena Nike ed il Teatro di Dioniso, al tempio di Zeus Olimpo, al museo bizantino e cristiano…i luoghi di interesse storico e culturale sono veramente numerosi. C’è solo l’imbarazzo della scelta.
Ma per riuscire a vedere tutto, a meno che non si abbia a disposizione una notevole quantità di tempo (e di voglia di camminare), le lunghe scarpinate da una parte all’altra della città non sono esattamente il metodo più pratico per muoversi.
Una soluzione migliore potrebbe essere, piuttosto, usufruire dell’ottimo sistema ferroviario offerto dalla metropolitana di Atene, potenziato di recente anche grazie all’assegnazione dei Giochi Olimpici del 2004, cosa che ha contribuito a dare una spinta importante all’intero progetto.
La prima metropolitana ateniese, la linea 1, si basa sulla prima linea ferroviaria della città che risale addirittura al 1865. La tratta collegava Atene al Pireo, un comune dell’Attica situato a circa 10 chilometri dalla capitale.
Quando parliamo della Grecia poi, tutto fa Storia, tant’è che presso la stazione del Pireo è tuttora possibile visitare il Museo della linea 1 della metropolitana cittadina.
Da allora la metro ne ha fatta di strada, ed oggi conta tre linee distinte:
Linea 1: la linea verde, la prima linea ad essere stata creata ad Atene come abbiamo già visto, copre la tratta Pireo–Kifisià, ed è lungha complessivamente 26 chilometri, dei quali però solo 3 sotterranei. Conta in totale 24 stazioni, e nel 2000 ha subito numerosi adattamenti sia tecnologici che estetici, allo scopo di modernizzarla e renderla al contempo più piacevole alla vista, alla stregua delle linee 2 e 3;
Linea 2: la linea rossa, conta nel complesso 20 stazioni ed è lungha 18,6 chilometri. Questo tratto di metropolitana collega Anthoupoli ad Elliniko, ed al contrario della Linea 1 è completamente sotterranea;
Linea 3: la linea blu, copre la tratta Agia Marina–Aeroporto Internazionale “Eleftherios Venizelos” ed è formata da 21 stazioni. Questa linea è la più lunga delle tre, dal momento che viaggia per 40 chilometri, dei quali 20 (e 5 stazioni) sono in superficie, mentre la restante metà è sotterranea. I binari in superficie, inoltre, sono condivisi dai treni della ferrovia suburbana, gestita dalla Proastiakòs A.E., ed i treni della Linea 3 sono infatti dotati di doppia alimentazione, a terza rotaia ed a pantografo (uno strumento utilizzato per prelevare l’energia elettrica da contatto, come avviene ad esempio per i tram), in modo tale da poter funzionare anche sulla linea della ferrovia suburbana.
Le stazioni di Atene sono generalmente molto curate dal punto di vista architettonico, ed oltre ad offrire i normali servizi comuni a tutte le metropolitane delle grandi città (sportelli bancari automatici, biglietteria, centro di controllo ed esercizi commerciali di vario genere) hanno una meravigliosa particolarità: offrono spazi dedicati non solo a manifestazioni artistiche di vario genere, ma anche all’esposizione di molti reperti archeologici venuti alla luce nel corso degli scavi. Una specie di piccolo museo, col quale potersi deliziare mentre si viaggia da un sito archeologico all’altro.
Particolarmente interessante in questo senso è la stazione di Syntagma, oltre alle opere più moderne di artisti greci contemporanei esposte nelle stazioni di Ethnikì Amina, Omònia ed Akropoli.
Un’altra particolarità della metropolitana di Atene è che, oltre a consentire il trasporto di biciclette su tutte e tre le linee senza alcuna limitazione di fascia oraria, in tutta la porzione sotterranea è possibile l’utilizzo dei telefoni cellulari.
Certo, salta subito all’occhio il fatto che tre linee possano sembrare effettivamente poche se paragonate al sistema capillare di altre capitali europee: Londra, ad esempio, ha ben 11 linee, mentre Parigi ne conta addirittura 16.
Ma sotto questo profilo è necessario considerare la travagliata storia che ha segnato la nascita e lo sviluppo della metropolitana di Atene.
A dire la verità, nel 1957 il sistema ferroviario ateniese era già ben attrezzato, e con l’aggiunta di numerose stazioni, l’eliminazione dei passaggi a livello, l’edificazione di viadotti e l’incremento del numero di treni e carrozze, la famosa tratta Pireo-Kifisià era già in linea con gli standard di una vera e propria metropolitana. Questo per quel che concerne le normali ferrovie a cielo aperto.
Ma quando si parla di tratte sotterranee, la storia cambia radicalmente. Già in quegli anni era ben noto che la città, vista la sua espansione ai limiti dell’incontrollabile, sentisse il forte bisogno di una vera e propria rete metropolitana sotterranea. Ma la mancanza di fondi, e soprattutto l’instabilità politica del Paese, alle prese con la triste faccenda della Giunta Militare dei Colonnelli dal 1967 al 1974, non fecero che paralizzare i lavori.
A peggiorare la situazione, se possibile, fu la natura stessa del sottosuolo di Atene, spaventosamente ricco di reperti archeologici, vista la storia ultramillenaria della città. C’era infatti il timore che la scoperta di un sito archeologico sotterraneo avrebbe potuto mandare a monte i lavori, e far sfumare i fondi per essi stanziati.
Pertanto fu solo negli anni ’80 che si riprese a pensare seriamente di fornire Atene di un vero e proprio sistema di trasporto di massa metropolitano. I lavori per le linee 2 e 3 cominciarono solo nel 1992, e si conclusero nel 2000, quando anche la Linea 1 fu rimodernata in modo tale da essere portata sugli stessi standard offerti dalle altre due. Per ovviare al problema dei siti eventuali reperti sotterranei, si è provveduto a scavare ad oltre venti metri di profondità, ovvero sotto lo strato archeologico della città.
Per il prossimo decennio è inoltre previsto un ulteriore prolungamento di tutte e tre le linee già esistenti, oltre che la creazione di un’altra linea, che è già stato stabilito sarà di colore arancione. Essa coprirà le tratte Maroussi-Panormou e Panepistimio-Alsos Veikou. Entro il 2030 Atene conta quindi di portare la lunghezza complessiva di tutte e quattro le tratte a 130 chilometri, quasi il doppio dell’estensione odierna.
Non c’è quindi da stupirsi se la metropolitana ad Atene non è ancora in grado di rivaleggiare con quella di altre grandi città, dato che si tratta di un’opera molto recente. Ma dopotutto, le cose da vedere una volta giunti nella capitale della Repubblica Ellenica sono ben altre; e nonostante la sua estensione sia effettivamente limitata, le numerose attrazioni che è in grado di fornire quotidianamente ai turisti che usufruiscono dei suoi servizi sono certamente piacevoli ed originali e contribuiscono a mantenere quell’alone di fascino antico di cui è pregna tutta la città… anche quando si viaggia in metro.