Siamo ormai entrati nel terzo millennio già da più di qualche anno e disponiamo di una tale varietà di mezzi per viaggiare per il mondo da avere solo l’imbarazzo della scelta. Una delle opzioni più comode, per costi e rapidità, è indubbiamente l’aereo.
L’invenzione dei fratelli Wright ha infatti rivoluzionato la precedente visione delle distanze, e dal primo volo nel 1903 ad oggi, ne ha fatta di strada.
Attualmente il modo più rapido per raggiungere Atene è infatti via aria, a bordo di uno di quei giganti del cielo che ogni giorno volano sopra le nostre teste, senza quasi più destare stupore e meraviglia. L’aereo è infatti diventato un mezzo di trasporto di routine, basti pensare che quotidianamente, nel mondo, decollano circa dai 90.000 ai 100.000 aeroplani appartenenti a compagnie aeree di bandiera o low cost. Praticamente un totale di circa 35 milioni di voli ogni anno.
Va da sé che nella capitale greca non poteva certo mancare il traffico aereo. Ma quanti sono gli aeroporti di Atene?
In realtà, solamente uno, e non è nemmeno proprio ad Atene. Si tratta dell’Eleftherios-Venizelos, inaugurato nel 2001 per rimpiazzare il vecchio Hellinikon, ormai divenuto obsoleto. L’Eleftherios-Venizelos è situato a poco meno di 40 chilometri ad Est rispetto alla capitale, precisamente nel comune di Sparta-Artemida, nella regione dell’Attica.
Porta il nome di un insigne politico greco, una delle figure di spicco della rivolta cretese contro l’Impero Ottomano nel 1897, durante la quale capeggiò una grossa forza anti-ottomana per combattere con l’obiettivo di annettere Creta alla Grecia. Alla fine scesero in campo diverse potenze europee come Inghilterra, Russia, Italia ed Austria-Ungheria, che costrinsero i turchi a battere in ritirata, abbandonando così l’isola. Il principe Giorgio di Grecia fu nominato alto commissario di Creta, mentre a Venizelos venne affidato il ruolo di consigliere della giustizia.
Finita qui? Neanche per sogno. Il principe Giorgio era un uomo tutto d’un pezzo, covava il sogno di diventare un monarca vecchio stampo, ed intendeva accentrare tutto il potere nelle sue mani, per amministrarlo direttamente a suo piacimento.
Venizelos d’altro canto era fortemente contrario ad una soluzione del genere; parliamo di un animo rivoluzionario, e veniva da una famiglia che aveva versato sangue in abbondanza per l’indipendenza della Grecia. Perse addirittura tre zii per quella causa.
Insomma Venizelos non avrebbe mai permesso di vedere Creta soggiogata dalla dittatura senza lottare. E così fece.
Divenne presto capo dell’opposizione, e nel 1905 convocò un’assemblea illegale a Theriso,vicino a Canea, a quell’epoca capitale dell’isola. Quando insorse la rivolta, la Gendarmeria Cretese rimane fedele al principe, ma Venizelos ottenne il favore della maggior parte della popolazione, ed all’orizzonte si profilava una sanguinosa guerra intestina.
Fu così che gli ambasciatori britannici intervennero prontamente, riuscendo a negoziare un compromesso: Giorgio abbandonò Creta nel 1906, ed il suo posto venne affidato ad Alexandros Zaimis, già Primo Ministro della Grecia nel 1897.
Nel 1910 Atene piombò in una profonda crisi politica, e Venizelos vi si recò, riuscendo a fondare il suo partito, chiamato Komma Fileleftheron (letteralmente “Partito Liberale”) ed entrando in Parlamento. Formò quindi un governo stabile, ed iniziò subito a dedicarsi alla riorganizzazione del Paese sotto ogni aspetto.
Grazie alla sua lungimiranza ed alla sua abilità, la Grecia si trovò ben preparata quando scoppiarono le Guerre Balcaniche del 1912 e del 1913, riuscendo in tal modo ad annettere la Macedonia, le Isole egee settentrionali e parte dell’Epiro. Giocò un ruolo fondamentale anche nel corso della prima guerra mondiale, durante la quale si trovò più volte in disaccordo con il principe Costantino I, finendo col dimettersi per ben due volte, e dopo la guerra prese parte alla Conferenza di pace di Parigi del 1919 quale rappresentante della Grecia.
In quell’occasione firmò i trattati di Neuilly e Sèvres, che garantirono al Paese l’annessione temporanea della Tracia Orientale e delle Smirne, e nonostante un tentativo fallito d’assassinio, al suo ritorno in patria fu accolto come un eroe.
Insomma, Eleftherios Venizelos fu certamente uno dei politici più influenti ed importanti della Storia della Grecia moderna. Non c’è quindi da stupirsi se gli fu intitolato l’aeroporto più vicino alla capitale, tant’è che oltre a questo, è persino raffigurato nelle attuali monete greche da 50 centesimi.
Conclusa questa (non) breve digressione di carattere storico, andiamo a vedere più nel dettaglio le caratteristiche dell’aeroporto più prossimo ad Atene.
Esso è dotato di due piste in asfalto, lunghe rispettivamente 4000 e 3800 metri, ed è aperto al traffico commerciale 24 ore al giorno. Si tratta come già detto di un aeroporto nuovo ed all’avanguardia, tant’è che è stato il vincitore del premio Skytrax come migliore aeroporto dell’Europa Meridionale per ben tre volte: nel 2005, nel 2006 e nel 2008.
Come raggiungere l’Athens International Airport?
Possiede due Terminal, rispettivamente l’A ed il B, ed è facilmente raggiungibile via metropolitana, treno, autobus e taxi.
La linea blu della metro arriva direttamente in Piazza Syntagma partendo dall’aeroporto, nel centro di Atene, il primo treno parte alle 6:33 mentre l’ultimo alle 23:33. Il viaggio dura circa una mezz’oretta ed il costo del biglietto è di 8 euro, ma è previsto un piccolo sconto in caso si viaggi in due (14 euro) o in tre (20 euro).
Ll’Eleftherios-Venizelos è collegato anche con il treno normale alla Stazione Centrale di Larissis, ad Atene, ma la durata del viaggio è di circa un’ora ed attraversa ben 17 stazioni.
In caso preferiate ricorrere all’autobus per raggiungere le vostre mete, dai terminal arrivi dell’aeroporto partono ben quattro linee, rispettivamente:
X93 che conduce fino alla stazione degli autobus di Kifissos;
X95 che arriva fino a Piazza Syntagma, nel centro cittadino;
X96 questa porta invece al Pireo;
X97 che vi farà arrivare fino alla stazione della metropolitana di Dafni.
Il biglietto si può comprare anche a bordo del bus, ed ha un costo di 5 euro.
In ultima, se preferite prendere un taxi e farvi portare direttamente alla destinazione desiderata, questi sono disponibili ad ogni ora del giorno e della notte, per tutto l’anno. Praticamente sempre. La tariffa è fissa, ovverosia 50 euro per i viaggi notturni e 35 per quelli diurni, ad ogni modo se intendete scegliere questa soluzione è sempre meglio evitare i taxi non autorizzati, onde prevenire spiacevoli sorprese.
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