Ravenna è una città dell’Emilia-Romagna che conta circa 160.000 abitanti, ed è nota per essere una delle città più importanti di tutta la regione: si tratta infatti della prima città di tutta la Romagna in quanto a valore del patrimonio storico, ed il suo territorio comunale è il secondo per estensione superficiale in Italia, superato solo da quello di Roma.
Avendo assunto per ben tre volte lo status di capitale, dapprima con l’Impero Romano d’Occidente, quindi con il Regno degli Ostrogoti ed in ultima con l’Esarcato Bizantino, Ravenna possiede un passato glorioso, testimoniato ancora oggi dai numerosi monumenti che s’ergono lungo le sue strade, molti dei quali sono stati inseriti nella lista dei siti italiani patrimoni dell’umanità dall’UNESCO alla voce “Monumenti paleocristiani di Ravenna”.
Cosa vedere a Ravenna
Ravenna è insomma una città splendida, che ha molto da offrire sotto il profilo storico e culturale. Sebbene il territorio della sua provincia comprenda nove lidi della Riviera Romagnola, con la rinomata località turistica di Milano Marittima, questa città offre sicuramente il meglio di sé sotto il profilo dei monumenti, delle chiese e degli edifici storici, lasciti di un passato da vera nobile d’Europa.
Ecco una lista di alcuni dei luoghi di interesse più importanti che si possono trovare in provincia di Ravenna.
Basilica di Sant’Apollinare in Classe
Questa basilica risale alla prima metà del VI secolo, e fu interamente finanziata da Giuliano Argentario per conto del vescovo Ursicino. L’area in cui essa venne eretta, a circa cinque chilometri dalla città non è casuale, ma si tratta del sito di un antico cimitero in cui pare fosse sepolto Sant’Apollinare, al quale è intestata la chiesa.
La basilica di Sant’Apollinare in Classe è un vero e proprio capolavoro architettonico, essendo stata definita il più grande esempio di basilica paleocristiana, e presenta spettacolari mosaici come molte altre chiese del ravennate, il cui tema ricorrente è quello della lotta all’arianesimo.
Mausoleo di Teodorico
Se doveste giungere al Mausoleo di Teodorico, situato proprio in centro a Ravenna, vi troverete al cospetto del più importante monumento funerario gotico capace di reggersi ancora sulle sue fondamenta. Quest’edificio venne eretto nel VI secolo per volere di Teodorico il Grande, allo scopo di accogliere le sue spoglie una volta che fosse trapassato. Particolarmente impressionante, nella massiccia globalità della struttura, è la cupola posta sulla sua sommità: trattasi di un monolite unico del peso di diverse tonnellate.
Basilica di San Francesco
Questa basilica venne costruita nel IX secolo nello stesso luogo in cui era situata un’altra chiesa, edificata attorno al V secolo e dedicata ai santi Pietro e Paolo. Dedicata inizialmente a San Pietro, la nuova basilica assunse il nome odierno nella seconda metà del XIII secolo, quando divenne proprietà dei francescani, che la intitolarono a San Francesco d’Assisi. Qui si tennero le esequie di Dante Alighieri, che perì proprio a Ravenna nel 1321.
Tomba di Dante
La Tomba di Dante è un sepolcro costruito nel 1780 e completato nel 1781, voluto dal cardinale Luigi Valenti Gonzaga allo scopo di sostituire la vecchia tomba quattrocentesca che ospitava le spoglie di Dante Alighieri. Questa tomba conserva ancora le ossa del Sommo Poeta, nonostante i numerosi tentativi da parte di Firenze di riportare ciò che rimaneva del suo corpo proprio nella città che gli diede i natali.
All’esterno della Tomba di Dante, un cancello dà accesso al luogo in cui si tenne la cerimonia funebre del celebre letterato italiano.
Basilica di Sant’Apollinare Nuovo
La Basilica di Sant’Apollinare Nuovo venne eretta nel VI secolo per volere di Teodorico, quale luogo di culto ariano. Questa fu anche la chiesa palatina del re ostrogoto, e quando l’imperatore Giustiniano conquistò la città, la basilica venne donata alla Chiesta cattolica e consacrata a San Martino di Tours.
Fu solo intorno al IX secolo che, in seguito all’avvento delle reliquie di Sant’Apollinare, questa chiesa finì per venire dedicata proprio al primo vescovo di Ravenna. La basilica di Sant’Apollinare Nuovo, così chiamata per distinguerla dalla basilica di Classe, ospita anche la più grande collezione musiva conosciuta.
Duomo di Ravenna
Il Duomo di Ravenna è la sede vescovile dell’arcidiocesi di Ravenna-Cervia, e venne ricostruita nel XVIII secolo su un precedente edificio risalente al 402, in occasione del trasferimento della sede vescovile da Classe, proprio a Ravenna (appena divenuta capitale dell’Impero Romano d’Occidente). Il 13 Aprile 1749 la nuova chiesa ricevette la consacrazione, ma appena vent’anni più tardi furono necessarie ulteriori modifiche, a causa di vistosi difetti di progettazione e costruzione.
All’interno del duomo vi sono diversi confessionali neoclassici finemente decorati, e vi si possono trovare l’ambone del vescovo Agnello, il sarcofago di San Barbaziano ed il sarcofago del beato Rinaldo. Nel complesso di edifici nei pressi del Duomo di Ravenna si possono trovare anche il palazzo arcivescovile, il Museo arcivescovile ed il Battistero Neoniano.
Battistero degli Ariani
Il battistero degli Ariani, edificato per volere di Teodorico, è l’unico battistero conosciuto ad essere stato dedicato specificamente al culto ariano, e sorse in un clima di profonda tolleranza religiosa: sotto Teodorico vi fu infatti un periodo di convivenza tra ariani e cristiani ortodossi, grazie all’imperatore che raggruppò gli edifici dei rispettivi culti in diversi quartieri di Ravenna.
Costruito in laterizio, al suo interno presenta decorazioni molto diverse dal battistero Neoniano, creato appunto per il culto ortodosso, che richiamano ad alcuni principi tipici dell’arianesimo.
Battistero Neoniano
Questo battistero risale al V secolo, fu intitolato al vescovo Neone che permise i lavori per il suo completamento e venne dedicato alle pratiche battesimali del culto cristiano ortodosso. La sua cupola presenta mosaici di grande valore, realizzati con uno stile molto diverso da quello utilizzato per le decorazioni del battistero degli Ariani.
Una curiosità riguardo a questo edifico è relativa ai suoi stucchi, oggi ricostruzioni degli originali che furono distrutti nel corso di un restauro nel XX secolo, in quanto erroneamente creduti parte di aggiunte posteriori.
Milano Marittima
Milano Marittima è una frazione del comune di Cervia, ubicata nella provincia di Ravenna, e rappresenta una delle mete turistiche estive più ambite di tutta Italia. Nata agli inizi del XX secolo e fondata secondo l’ideale della Città giardino di Ebenezer Howard, Milano Marittima è una delle località balneari più famose della nostra penisola, isole comprese. Immersa nel verde della pineta di Cervia, ospita un gran numero di stabilimenti balneari, locali di vario genere e spiagge dorate tra le più frequentate dai personaggi del mondo dello spettacolo.
Basilica di San Vitale
La Basilica di San Vitale è uno dei luoghi di culto più famosi della provincia di Ravenna, venne realizzata nel VI per volere prima del vescovo Ecclesio, quindi del suo successore Massimiano e rappresenta un capolavoro architettonico che unisce lo stile paleocristiano a quello bizantino. Tutta la struttura offre grandi giochi di luce, decorazioni che esprimono leggerezza ed apertura degli spazi e la sua zona presbiteriale può vantare numerosi clipei ed altri splendidi mosaici, tra i quali quello di Giustiniano e Teodora presenti nell’ordine inferiore.
Planetario di Ravenna
Se siete amanti dell’astronomia, il Planetario di Ravenna è decisamente il posto che fa per voi. Situato all’interno del parco nei pressi della stazione, questa struttura è stata inaugurata nel 1985 e rappresenta ancora oggi un’attrattiva senza pari nella zona per gli appassionati del cielo notturno. Sulla sua cupola del diametro di otto metri l’Aus Jena ZKP 2 è capace di proiettare la fedele ricostruzione del cielo per come potremmo ammirarlo se non ci fosse inquinamento, e grazie sempre a quello straordinario macchinario saremo in grado di viaggiare all’interno del nostro sistema solare, da corpo celeste a corpo celeste, osservandolo addirittura dalla prospettiva periferica di Saturno.
Mausoleo di Galla Placidia
Il Mausoleo di Galla Placidia è un monumento funebre di Ravenna, o quantomeno è attualmente accreditato come tale. Sebbene la tradizione lo veda come la tomba voluta dall’imperatrice Galla Placidia e costruita per sé e per i suoi familiari, non vi sono testimonianze scritte che possano effettivamente avvalorare questa tesi, solo la citazione di questa diceria quale tradizione orale per opera dello storico Agnello Ravennate.
Gli stessi resti di Galla Placidia, infatti, si trovano oggi a Roma sotto la basilica di San Pietro. Gli storici odierni hanno comunque accettato l’ipotesi che fosse originariamente un mausoleo imperiale, ed il ciclo di mosaici al suo interno è uno dei più antichi di tutta la città. All’interno di questo mausoleo si possono inoltre trovare tre sarcofagi di epoca romana.