Guida di Giacarta

Giacarta è la capitale dell'Indonesia, si trova sull'isola di Giava ed è una delle località turistiche più frequentate dell'intero Paese. Qui le tradizioni locali si fondono con il passato coloniale della città, e vi si trovano alcuni dei più importanti luoghi d'interesse di tutta l'Indonesia

Guida di Giacarta

Giacarta è la capitale dell’Indonesia, si trova sulla costa nordoccidentale dell’isola di Giava e rappresenta una delle località turistiche più visitate di tutto il Paese. La data di fondazione di Giacarta viene fatta risalire al 22 Giugno 1557, quando il re Fatahillah conquistò l’insediamento di Kalapa, rinominandolo Jayakarta (letteralmente “vittoriosa e prospera”) e fondando di fatto l’omonima città.

Il suo nome cambiò in Batavia nel 1619, quando venne conquistata dalla Compagnia olandese delle Indie orientali, e fu questo il periodo in cui essa iniziò ad assumere un ruolo dominante rispetto non solo all’isola di Giava, ma all’intera Indonesia. La città venne rinominata Jakarta nel 1942, in occasione dell’occupazione giapponese, riuscendo poi a conquistare definitivamente l’indipendenza nel 1949 quando sorse, di fatto, lo Stato dell’Indonesia.

Soggiornare a Giacarta

In quanto capitale dell’Indonesia, Giacarta è una delle località più visitate dell’intero arcipelago, ed è pertanto ottimamente fornita in materia di strutture ricettive. Nel centro della città si concentra in particolare la maggioranza degli hotel di lusso, ma non mancano anche le sistemazioni più economiche, fino ad arrivare a zone in cui la concentrazione di ostelli a basso costo è veramente elevatissima.

Tra gli hotel al top di Giacarta c’è sicuramente il Mandarin Oriental Jakarta, una struttura nella quale il cliente viene accudito in ogni modo possibile, famosa per l’alto tasso di attenzioni che si possono ricevere dallo staff. L’Artotel Jakarta – Thamrin è invece un tre stelle con sistemazioni piccole ma molto ben curate, e la sua posizione rende particolarmente agevole raggiungere la stazione di Gambir.

Se state cercando una sistemazione di fortuna o una soluzione a prezzi stracciati, può essere una buona idea fare un salto nel quartiere di Jalan Jaksa, dove si trova la via degli ostelli per eccellenza di Giacarta. Qui non mancano strutture disposti ad accogliervi per cifre veramente modiche, nell’ordine dei 5-10 euro a notte, ed una delle più consigliate è il Lia Hostel, gestito da due fratelli decisamente avvezzi al fenomeno del backpacking.

Per ulteriori approfondimenti consultare la guida Soggiornare a Giacarta.

Una camera del Mandarin Oriental, uno degli hotel più rinomati di Giacarta

Una camera del Mandarin Oriental, uno degli hotel più rinomati di Giacarta

Cosa vedere

Giacarta è una città che può offrire molto sotto il piano storico, ed è particolarmente legata al suo passato coloniale. Qui infatti gli elementi tipici del periodo trascorso sotto la dominazione olandese si mischiano a quelli tipici delle tradizioni autoctone dell’Indonesia, creando un miscuglio di elementi tipici di molte culture differenti. Ecco alcuni dei maggiori luoghi di interesse della capitale indonesiana.

Moschea Istiqlal

La Moschea di Istiqlal, conosciuta come Masjid Istiqlal, è una moschea situata a Giacarta, nei pressi di Merdeka Square; il suo nome significa, letteralmente: Moschea dell’Indipendenza. Questo luogo di culto sorse in seguito alla famosa Rivoluzione Nazionale Indonesiana consumatasi tra il 1945 ed il 1949, quando sorse l’idea di regalare al popolo dell’Indonesia una moschea che potesse identificarsi con il nuovo governo del Paese. Ispiratori del progetto furono Wahid Hasyim, Primo Ministro per gli Affari Religiosi dell’Indonesia ed Anwar Cokroaminoto, e l’allora presidente Sukarno accolse con entusiasmo il progetto, supervisionandolo in prima persona.

La Moschea di Istiqlal venne eretta su progetto dell’architetto Frederich Silaban tra il 1961 ed il 1978, anno in cui venne inaugurata dal Presidente dell’Indonesia Suharto. Ad oggi essa rappresenta la moschea più grande di tutto il Sudest asiatico, conta un solo minareto (per simboleggiare l’unicità di dio secondo la religione islamica, di matrice monoteista) ed una cupola della larghezza di 45 metri, numero che rimanda all’anno in cui l’Indonesia decise di proclamare la propria indipendenza, ovverosia il 1945. Questo edificio e le sue proporzioni sono un continuo richiamo alla fede islamica ed all’indipendenza indonesiana, e la stessa posizione in cui sorge, ovverosia nelle immediate vicinanze della Cattedrale di Giacarta, fu una scelta figlia della volontà di Sukarno di rappresentare, mediante la prossimità dei due massimi luoghi di culto del Paese, la libertà religiosa prevista dai precetti del Pancasila.

Guida di giacarta

L’altissimo minareto della Moschea Istiqlal, misurante ben 66,66 metri

Cattedrale di Giacarta

La Cattedrale di Giacarta, conosciuta con il nome di Cattedrale di Nostra Signora dell’Assunzione, venne eretta con il benestare di Luis Napoleon, fratello di Napoleone Bonaparte (all’epoca Re d’Olanda, nel periodo in cui l’Indonesia era soggiogata al dominio olandese), nel 1829. L’edificio crollò nel 1890, e venne sostituito con l’odierna chiesa inaugurata nel 1901, eretta in stile neogotico in corrispondenza di Merdeka Square. Questa cattedrale presenta tre pinnacoli principali, due dei quali s’elevano ai lati della facciata principale (la Torre d’Avorio ed il Forte di Davide), mentre il terzo, più basso, s’innalza in corrispondenza della cupola centrale.

La Cattedrale di Giacarta è divisa in due piani: in quello inferiore si trovano quattro confessionali, una platea posta al centro dell’edificio e decorata con rappresentazioni dell’inferno e del paradiso, i tre altari (l’Altare di Santa Maria, l’Altare di Giuseppe e l’altare principale) e la Cattedra dell’Arcivescovo; il piano superiore ospita invece il Museo della Cattedrale di Giacarta, che ripercorre la storia del cattolicesimo in Indonesia.

Cattedrale di Giacarta

Gli interni della Cattedrale di Giacarta, osservati dalla navata principale

Museo Nazionale

Il Museo Nazionale dell’Indonesia è un museo storico, etnologico, archeologico e geografico situato a Jalan Medan Merdeka Barat, nella città di Giacarta. L’idea di allestire un centro dedicato alle scienze archeologiche, fisiche ed etnografiche sorse nel 1778, quando alcuni intellettuali olandesi diedero vita alla Società Reale delle Arti e delle Scienze di Batavia. Questa istituzione nel tempo crebbe di popolarità, continuando a svilupparsi fino a quando il governo delle Indie orientali olandesi decise di costruire una struttura ideata per accogliere la sua collezione.

Nel 1868 venne così inaugurato il cosiddetto Palazzo dell’Elefante, nato quale sede del Museo Nazionale, che venne in un primo momento rinominato Museum Pusat (Museo Centrale), ed assunse l’attuale denominazione di Museum Nasional (Museo Nazionale) il 28 Maggio 1979. Esso risulta suddiviso in due edifici, chiamati Gedung Gajah (Palazzo dell’Elefante), che rappresenta la struttura originale, ed il Gedung Arca (Palazzo delle Statue), eretto nel 2007.

All’interno del Palazzo dell’Elefante, così chiamato per via della statua di elefante che troneggia nel piazzale d’ingresso, si trovano la Collezione di Sculture in Pietra, le Sale dei Tesori, la Collezione Etnografica, la Collezione Preistorica, la Collezione di Reliquie Storiche e le collezioni minori di bronzi, prodotti tessili e reperti numismatici. Il Palazzo delle Statue ospita invece sette sezioni organizzate dal professor Koentjaraningrat, le quali espongono antichità relative ai più disparati elementi culturali relativi alla storia dell’Indonesia.

Museo Nazionale di Giacarta

Main gate of National Museum on Merdeka Square in Central Jakarta, Java island, Indonesia.

Le Mille Isole

Le Mille Isole sono un arcipelago situato al largo di Giacarta, famoso per la spettacolarità dei suoi paesaggi, e per essere stato un importantissimo elemento strategico nel corso delle vicende navali degli ultimi secoli. L’arcipelago di Palau Seribu (nome con cui sono ufficialmente note le “Mille Isole”) è stato infatti teatro di diverse battaglie navali, e la famosa isola di Onrust è stata dapprima un porto olandese, quindi un lazzaretto, un lebbrosario ed un penitenziario, prima di diventare un parco archeologico protetto a partire dal 2002.

I fondali marini dell'arcipelago delle Mille Isole di Giacarta sono particolarmente animati

I fondali marini dell’arcipelago delle Mille Isole di Giacarta sono particolarmente animati

Le Mille Isole (che in realtà sono 112, comprese quelle non abitate) sono suddivise in due distretti, il Kecamatan Kepulauan Seribu Selatan (Mille Isole del Sud) ed il Kepulauan Seriba Utara (Mille Isole del Nord). L’area delle Mille Isole del Sud è suddivisa in tre kelurahan, villaggi amministrativi consistenti nel Kelurahan Pulau Untung Jawa, nel Kelurahan Pulau Pari e nel Kelurahan Pulau Tidung, e risula maggiormente soggetta all’inquinamento per via della vicinanza con la baia di Giacarta, nella quale vengono riversati residui industriali e acque nere di ogni provenienza (benché le loro acque siano pur sempre godibilissime, almeno per il momento).

Le Mille Isole del Nord risultano invece meno contaminate dai liquami, pertanto vi si può riscontrare una maggior presenza e varietà di flora e la fauna marina, e la loro area è suddivisa nei kelurahan di Pulau Panggan, Pulau Kelapa e Pulau Harapan. Questo bellissimo arcipelago comprende isole interamente dedicate al turismo, con tanto di resorts ed hotel (36 quelle dedicate all’intrattenimento turistico, 13 delle quali offrono numerose strutture ricettive ed una varia offerta nell’ambito dell’animazione), isole private, isole turistiche minori ed isole disabitate.

E’ possibile arrivare a questo piccolo paradiso insulare dalla città di Giacarta, mediante motoscafi che fanno la spola tra Giava e le isole maggiori dell’arcipelago di Palau Seribu. La durata del viaggio è di circa un paio d’ore.

Dove e cosa mangiare a Giacarta

Giacarta è la capitale dell’Indonesia, e riassume molte delle tradizioni culinarie dell’intero arcipelago indonesiano, che sono veramente tantissime. Basti pensare che l’Indonesia è il più grande arcipelago dell’intero pianeta, e che ogni sua regione ha sviluppato nel tempo un tipo di cucina differente, a seconda dei propri trascorsi storici e culturali e della propria collocazione geografica. La tradizione culinaria di Giacarta è quindi parte di un grande riassunto che comprende tutta la vasta gamma di abitudini da tavola indonesiane, ovviamente con un occhio di riguardo per la cucina caratteristica di Giava, ovverosia l’isola in cui Giacarta stessa è situata.

La cucina dell’Indonesia è pressappoco unificata da cinque metodologie di cottura, che si possono riscontrare più o meno ovunque in ogni zona del Paese: la frittura, la grigliatura, la frittura agitata, la bollitura e la cottura al vapore. Da questo punto comune poi si diramano le abitudini più disparate, non di rado anche piuttosto lontane tra loro, sebbene tutte mantengano fondamentalmente forti radici con la tradizione orientale. In particolare a Giacarta, in quanto capitale e città altamente industrializzata, si possono riscontrare forti influenze derivanti dai fenomeni del consumismo e della globalizzazione, poiché oltre ai ristoranti ed alle tradizionali bancarelle, non sarà affatto difficile riuscire a trovare fast food appartenenti alle più disparate catene di ristorazione.

La cucina tradizionale di Giava (e dell’Indonesia in generale) non prevede un grande utilizzo del pane, sostituito invece dal riso, e quest’ultimo cereale è la base per moltissime pietanze locali. Ne è un esempio il nasi goreng, piatto nazionale per eccellenza e molto consumato anche in Malesia, consistente sostanzialmente in riso bollito e saltato con uova, carne e verdure o frutti di mare. Nelle cucine di Giacarta (che molto spesso sono bancarelle che preparano il cibo al momento, sia per i turisti che per i residenti, è infatti molto diffuso il fenomeno dello street food) le spezie abbondano, come impongono le tradizioni indiana ed orientale, ed il curry in particolare risulta essere molto utilizzato.

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Un gustosissimo piatto di Nasi Goreng con gamberi: l’avete mai assaggiato?

Anche il latte di cocco è considerato un ingrediente fondamentale, e viene usato per cucinarvi il pollo, che può essere accompagnato da riso e verdure, mentre non possono mancare pesce e crostacei vari (gamberi e granchio in particolare), protagonisti di piatti come il bakmi goreng, di derivazione cinese. Molto famosi sono anche gli spiedini di carne (saté ayam) che possono venire insaporiti a piacere con una vastissima gamma di salse, i noodles e gli antipasti come i lumpia, molto simili agli involtini primavera.

Anche la frutta assume un ruolo di grande importanza nella tradizione gastronomica di Giacarta, in particolare sono molto consumati il cocco, le banane (molto popolari quelle tagliate a rondelle e fritte) il mango, la papaya ed il salak, chiamato frutto-serpente per via delle sue forme sinuose.

Per approfondire l’argomento potrete consultare la guida Dove e cosa mangiare a Giacarta.

Cosa fare a Giacarta di sera

Giacarta è una delle mete notturne più frequentate di tutta l’Indonesia, e rappresenta senz’altro la regina delle notti di Giava per quel che concerne il divertimento serale. Qui si possono trovare locali per ogni genere di intrattenimento, dai bar ai pub, alle discoteche, fino ad arrivare ai classici night club. Una delle zone meno costose della città è quella di Jalan Jaksa, il quartiere low cost per eccellenza della città, dove i bar ed i pub sono molto poco costosi rispetto alla (già bassa) media cittadina, ed è possibile imbattersi in backpackers provenienti da ogni parte del globo.

Anche il quartiere di Glodok, conosciuto come la Chinatown di Giava, è relativamente poco costoso, anche se non è esattamente una delle zone più raccomandabili della città. Qui sorgono comunque locali molto apprezzati come il Sydney 2000, una discoteca molto nota soprattutto nell’ambiente underground di Giacarta, ed il Diamond Club, un club che offre karaoke, sala massaggi, bar e molto altro ancora. L’X2 Club è invece una discoteca situata nel centro commerciale Plaza Senayan, ed offre un ambiente decisamente più tranquillo e meno da bassifondi rispetto al Sydney 2000. Qui la musica che va per la maggiore è la house, ed in generale vi viene riprodotta ogni genere di sonorità commerciale.

Un suggestivo scatto notturno del centro di Giacarta

Un suggestivo scatto notturno del centro di Giacarta

L’intramontabile Hard Rock Cafè fa registrare la sua presenza nel Pacific Place Mall, altro grosso centro commerciale, mentre nel Batavia Cafè si potrà respirare un po’ di quell’aria che riempiva i polmoni della città nel corso del periodo coloniale. Gli amanti del jazz potranno trovare conforto per le loro orecchie nel Red White Jazz Lounge o nel Black Cat Jakarta Jazz Club, e persino chi volesse farsi una sera a teatro può essere accontentato senza alcuna difficoltà: il Teatro Bharata offre infatti spettacoli di wayang wong, la tradizionale danza-teatro giavanese, ed è aperto fino a mezzanotte.

Per ulteriori consigli ed informazioni, potrete consultare la guida Cosa fare a Giacarta di sera.

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