La città di Mosca è una delle più singolari di tutto il panorama europeo: le storie sul sistema segreto di linee ferroviarie e bunker costruiti nel suo sottosuolo, l’estetica assolutamente originale di alcuni suoi edifici come il Cremlino o la Cattedrale di San Basilio, il suo intero background storico che esalta quella strana, ma perfettamente caratteristica, alchimia fra l’asiatico e l’europeo, minuziosamente miscelata dal trascorrere dei secoli…insomma, la capitale russa è una città unica, nell’aspetto e nei contenuti.
E tra le tante cose per cui Mosca è conosciuta, una delle più note è certamente la sua sfrenata vita notturna. Perché la notte, si sa, è capace di conferire ad una città delle sfumature particolari, non riscontrabili fintanto che il sole si trova ancora alto nel cielo. E’ come se lo stesso manto notturno portasse con sé, oltre all’oscurità, un qualcosa di più: la singolare capacità di alterare tutto ciò su cui si posa; strade, palazzi, monumenti, persino nel parlare con qualcuno alle tre di notte, o alle tre di pomeriggio, si potrà avere la curiosa sensazione di trovarsi di fronte a due persone differenti.
Si tratta della strana ed ineffabile magia della notte. Ed a Mosca, gli effetti di questo sortilegio antelucano sono realmente in grado di cambiare completamente i connotati della città.
La capitale russa è particolarmente fornita in termini di pub, discoteche, casinò e, nel caso preferiate uno stile di intrattenimento più classico e sobrio, naturalmente anche teatri. Se desiderate appunto passare la serata comodamente seduti su una poltroncina di velluto, con un libretto d’opera tra le mani, ad assistere ad un qualche spettacolo teatrale, ricordatevi che è bene prenotare in anticipo, o rischierete di non trovare posti disponibili al momento del vostro arrivo.
Continuando su questo argomento, se ne avete la possibilità la scelta migliore per una serata all’insegna della lirica, del balletto o dell’opera è il Teatro Bolshoi. Si tratta di uno dei teatri più famosi del mondo, e l’offerta dei suoi spettacoli è sempre di livello eccellente.
Le alternative al Bolshoi possono essere il Teatro della Commedia Musicale, il Teatro della Musica ed il Teatro Sperimentale. I primi due sono noti principalmente per il balletto, mentre il terzo lo è per il suo uscire dagli schemi dell’impostazione del teatro classico, proponendo esibizioni, come suggerisce il nome stesso, sperimentali. In che senso, vi state chiedendo? Beh, non vi resta che recarvi a Mosca per scoprirlo.
Ad ogni modo, esistono circa una sessantina di teatri disposti ai più disparati angoli della città. L’offerta in materia è quindi molto, molto variegata.
Ma ora cambiamo registro, perché con tutte le storie che circolano attorno alle sfrenate e licenziose notti russe, non possiamo certo fermarci a parlare solo di teatri e classicismo. Per quanto una messa in scena della Boheme al Bolshoi rimanga una cosa meravigliosa, s’intende.
Prossima tappa: il Paradiso. Un inizio promettente, no? Il nostro sguardo si poserà infatti sul Rai, che ben poco ha da spartire con la nostrana azienda di comunicazione. La parola rai in lingua russa significa per l’appunto “paradiso”, ed il Rai in questione è semplicemente una delle più grandi discoteche della capitale.
Sul lungofiume della Moscova potrete ammirare un’interminabile processione di automobili, tra le quali molte BMW, ma anche semplici carrette in condizioni incredibilmente pessime. Insieme a loro uno stuolo di modelle, molte delle quali s’aggirano ancora sul ciglio dei 18, e non si sa bene se abbiano già saltato o meno la staccionata (né ci interessa indagare oltre in merito) sfilano in direzione dell’ingresso, a passo sicuro. Minigonne, tacchi alti, trucco impeccabile: con ogni probabilità destinate ad un tavolo VIP. La maggior parte dei club riceve gli introiti maggiori (quantomeno quelli legali) proprio dalla loro prenotazione, che può costare fino all’equivalente di circa 5000 euro a persona, per una serata. Tanto per gradire.
Chi si immaginava ancora una Mosca che marciava ancora al passo dell’inno sovietico, farebbe decisamente meglio ad aggiornarsi. Perché dagli anni ’90 la scena underground della città si è sviluppata in una maniera che ha dell’inverosimile, specialmente visti i trascorsi del Paese. Ma non lasciatevi ingannare da ciò che si dice dei russi: grandi scacchisti, grandi scrittori, grandi filosofi, pensatori, gente che spesso sconfina in una sorta di lucida irrazionalità, animata da una sorta di sentimento religioso (verso Dio e verso la Patria) che presenta quasi i sintomi del fondamentalismo ideologico (Dostoevskij, ti fischiano le orecchie?). Tutto vero per carità, la Russia ha regalato al mondo uomini e donne dall’intelletto semplicemente geniale. Ed alcuni di loro potevano (e possono) sembrare dei veri e propri bacchettoni, nessuno lo nega.
Ma la notte ha il potere di cambiare qualcosa nelle persone, come abbiamo già preannunciato. A volte si tratta solo di sottigliezze, piccoli particolari, inezie se vogliamo; ma sono inezie che fanno la differenza, quelle che fanno scattare quella molla che, di giorno, neanche si sa d’avere.
I russi in particolare, per qualche strana ragione, hanno spesso l’abitudine di indulgere al rischio ed all’irrazionalità. Per fare un esempio, la città di Mosca conta circa una ventina di casinò sul proprio territorio. Pertanto se sentite l’esigenza di scommettere i vostri soldi al gioco, anche in quel caso avrete solo l’imbarazzo della scelta.
Nel caso invece in cui le discoteche tradizionali non rappresentino esattamente il vostro personale paradigma di “serata divertente“, ma riteniate comunque la musica alta, la confusione ed un ambiente di ritrovo generale adeguatamente incasinato un buon modo per passare la serata, allora il Solyanka potrebbe fare al caso vostro. Si tratta fondamentalmente di un indie club che, di giorno, è semplicemente un cafè bar come ce ne sono molti sul territorio moscovita.
Ma la notte…sì, già, ormai lo sapete.
Se il Rai è (letteralmente, quantomeno nella traduzione) il paradiso di chi ama i privé, la pelle nuda ed il classico divertimento “d’alto profilo” (o che ha quantomeno la pretesa di essere tale), con tavoli riservati, restrizioni sull’abbigliamento e tutte le più ovvie (e forse anche un po’ banali) promesse che un portafoglio gonfio può riuscire a strapparvi, il Solyanka è in qualche modo il suo opposto, o comunque qualcosa di molto distante da quella realtà.
Lo si potrebbe definire, in maniera alquanto sbrigativa, sempre un paradiso sì, ma per gli hipster. La musica che potrete trovare varia dalla new rave alla techno, all’hip hop, ma il locale non è consacrato ad una specifica corrente musicale. Varia un po’ a seconda delle serate.
Non ci sono restrizioni d’abbigliamento, ed i costi sono decisamente abbordabili: una precisa scelta di stile, e se un minimo avrete già avuto a che fare con gli hipster, o comunque ne conoscete grossomodo la filosofia, allora avrete già capito tutto del Solyanka.
In caso contrario non vi resta che farvi un giro da quelle parti: la ricerca empirica, in questo caso, è la metodologia di sperimentazione più consigliata. “Be foolish, be hungry” amava ripetere Steve Jobs. Il consiglio che posso darvi è di…raccogliere il consiglio. Dopotutto, non sarete certo giunti fino a mosca per starvene in albergo in pantofole, no?
Se invece preferite una soluzione più sobria e meno incasinata, una passeggiata lungo la Via Arbat o per la Piazza Rossa, di sera, può essere ciò che fa per voi. Da una parte avrete negozi, ristoranti ed un gran numero di artisti di strada a vostra disposizione, pronti ad intrattenervi nelle maniere più singolari. Dall’altra, non che la piazza principale di Mosca sia in grado di promettere chissà quali sfrenati eccessi, ma vedere con i propri occhi il freddo calore dell’illuminazione artificiale che si staglia sul Cremlino, in un meraviglioso gioco di luci ed ombre che mette ancora più in risalto la sua altera imponenza, può imprimere nella vostra mente una di quelle fotografie che non scorderete più nella vita.
Tirando le somme, che siate appassionati di opera classica e di balletti, che vogliate dedicarvi al gioco d’azzardo, o che siate in cerca di sfrenato divertimento all’insegna del “quando verrà giorno forse ripenserò a quel che ho fatto, ma finché è notte non ce n’è bisogno“, in ogni caso le notti moscovite hanno proprio ciò che fa per voi. E nel vostro viaggio all’insegna dello svago crepuscolare, mi raccomando, non preoccupatevi di poter apparire come demoni nichilisti: quel periodo è passato già da un po’. Con buona pace dell’integerrimo Dostoevskij e dei suoi eventuali epigoni contemporanei.