Il Palazzo Schifanoia, il cui nome è una contrazione della locuzione “schiva la noia”, volto a sottolineare la sua ideazione quale luogo di ristoro e divertimento, fu costruito nel 1385 per volere di Alberto V d’Este nei pressi dell’antico corso del Po, in una zona particolarmente florida e rigogliosa.
Il palazzo era stato pensato appunto per essere un posto ove potersi dedicare all’ozio, allo svago ed ai tradizionali piaceri conviviali. Esso consiste oggi nell’unico esempio ancora in piedi a Ferrara di dimora destinata unicamente allo svago ed alla rappresentanza, tant’è che un tempo gli avevano attribuito il soprannome di “delizia”, ed è tuttora conosciuto anche come “Delizia di Schifanoia”.
L’edificio fu costruito su un solo piano, con una base quadrangolare, quindi compatta e priva di ali laterali, una facciata urbana ed un’altra che s’affacciava su un fiorente giardino. In sostanza era stato pensato per ricalcare quella che fu in tempi antichi la classica villa suburbana romana, e precedette pertanto il modello rinascimentale.
Il Palazzo Schifanoia fu ampliato nel 1391, ma fu solo sotto la signoria di Borso d’Este, dapprima marchese quindi duca di Ferrara (dal 1452) che assunse l’aspetto che presenta ancora oggi. Borso volle infatti festeggiare adeguatamente la sua investitura a duca, arrivata prima dall’Imperatore Federico III (per i feudi imperiali di Modena e Reggio Emilia), e successivamente da Papa Paolo II per la città di Ferrara stessa: nel 1465 ordinò all’architetto Pietro Benvenuti degli Ordini di ampliare Palazzo Schifanoia con un piano supplementare, chiamato “piano nobile” e destinato ad ospitare un fastoso salone di rappresentanza e gli appartamenti ducali, e di allungare parimenti il corpo di fabbrica verso Oriente.
Commissionò al contempo anche un ciclo di affreschi, realizzati nel 1469 e dedicati al retto ordinamento dell’umanità e della natura, destinati a prosperare sotto il suo buon governo. Un classico, e non certo raro, esempio di autocelebrazione.
Nel 1493 il palazzo fu ulteriormente abbellito da una cornice di terracotta ad opera di Biagio Rossetti, che progettò la grandiosa opera urbanistica consistente nell’Addizione Erculea, ed al quale Ercole I d’Este (successore di Borso) commissionò anche l’estensione del piano nobile, che fu realizzata mediante l’estensione di Palazzo Schifanoia verso Est di ben sette metri.
Il monumentale portale di marmo che caratterizza la facciata anteriore dell’edificio fu realizzato nel 1470, e viene ad oggi attribuito ad Ambrogio di Giacomo da Milano su disegno di Pietro di Benvenuto degli Ordini. Al di sopra della porta ad arco si trova l’Unicorno, scolpito anch’esso nel marmo bianco e rappresentante una delle imprese araldiche di cui Borso faceva utilizzo.
La caratteristica più famosa di Palazzo Schifanoia sono gli affreschi del Salone dei Mesi, considerati tra i cicli pittorici parietali a carattere profano più importanti di tutto il XIV secolo in Italia. Realizzato dai migliori pittori della scuola ferrarese dell’epoca, come Baldassarre d’Este, Ercole de’ Roberti e Francesco Cossa (ed è tuttora oggetto di forti discussioni l’eventuale partecipazione di Cosmè Tura al progetto), fu sovrinteso per la parte iconografica da Pellegrino Prisciano, astrologo e bibliotecario di corte.
Il Salone dei Mesi deve il suo nome ai celebri dipinti delle personificazioni dei mesi dell’anno, ognuna corrispondente ad un segno zodiacale, nei quali furono disegnate anche le relative allegorie con le attività lavorative correlate a ciascun mese e segno.
V’è poi un’altra sala, chiamata degli Stucchi o delle Virtù, che presenta un soffitto a cassettoni ed un fregio realizzato in legno e stucco dallo scultore Domenico di Paris e dipinto poi da Bongiovanni da Germiniano, datato 1467. Le sale del XIV e XV secolo contengono invece collezioni di monete e medaglie, coniate da artisti quattrocenteschi per la commemorazione dei componenti della dinastia estense, ed altre antichità.
Palazzo Schifanoia conobbe anche un forte periodo di declino, coinciso con la cacciata della famiglia d’Este da Ferrara ed il dominio papale della città, e passò dapprima a Marfisa d’Este, attraverso un ramo cadetto della famiglia, quindi andò in eredità ai Cybo, duchi di Massa e Carrara. Nel 1703 finì in mano alla famiglia Tassoni, e fu il periodo in cui subì i danni più rilevanti, ma nel 1821 grazie al restauratore e pittore Giuseppe Saroli, cominciarono a riemergere le decorazioni quattrocentesche di Palazzo Schifanoia, all’epoca sfregiato ed abbandonato all’incuria ed allo sbando più completi.
Solo il 6 Novembre 1897 il Comune di Ferrara decise di intervenire, in seguito alla riscoperta delle decorazioni borsiane, per restaurare l’edificio ed i suoi affreschi. Grazie ai lavori di restauro, il 20 Novembre 1898 l’antico Palazzo Schifanoia divenne ufficialmente il Museo Civico Schifanoia.
Come arrivare a Palazzo Schifanoia
Palazzo Schifanoia si trova in Via Scandiana al numero 23, ed è raggiungibile in automobile, benché non abbia un parcheggio dedicato (è quindi necessario parcheggiare su strada nei suoi pressi). In alternativa può essere raggiunto in autobus, scendendo alle fermate Giovecca Ospedale (dalla quale dista 600 metri) servita dalle linee numero 1 e numero 9, e ancor più agevolmente dalla fermata Alfonso d’Este, servita dalla linea numero 6 e distante soli 300 metri dal palazzo.
Per chi intendesse invece girare la città in passeggio, Palazzo Schifanoia dista indicativamente 20 minuti a piedi dal Castello Estense.
A fine visita, potreste decidere di fare un salto anche al Palazzo dei Diamanti oppure di esplorare la magnifica Cattedrale di San Giorgio martire.
Orari
Aperto dalle 9:30 alle 18:00, chiuso tutti i lunedì ad eccezione del lunedì dell’Angelo.
Giorni di chiusura annuali: 1 e 6 Gennaio, Pasqua, 1 Novembre, 25 e 26 Dicembre.
Tariffe
Il biglietto intero costa 3 euro, il ridotto (richiedibile per gruppi di 10 o più persone ed over 65) costa 2 euro, e l’ingresso è gratuito per ragazzi fino ai 18 anni. Il biglietto per Palazzo Schifanoia è comprensivo dell’ingresso al Museo Lapidario.
Contatti
Indirizzo: Via Scandiana, 23, 44121 Ferrara
Telefono: 0532 244949
Sito web: https://www.artecultura.fe.it/159/museo-schifanoia