Porto è una città piena di contrasti, non dà un’unica impressione e fa cambiare idea. La cosa che più ci ha stupito quando siamo arrivati è che facesse freschino, ma ciò non ci ha disturbato poi tanto, visto il caldo afoso che ci eravamo lasciati alle spalle in Italia. Ad un primo impatto Porto non mi ha colpito, anzi mi ha deluso. Mi è apparsa un po’ sporca, incoerente, confusa. Ma mi è bastato un giorno per cambiare idea.
Ha un’atmosfera che unisce vecchio e nuovo, colore e opacità, vita e tranquillità. Noi abbiamo dormito in una stanza prenotata su Airbbnb accanto alla stazione di Sao Bento, il che, viaggiando con lo zaino in spalla, non è per niente male. Da non perdere il primo giorno a Porto è girare per le stradine curiosando tutti i monumenti e scendere di sera al fiume per vedere il ponte illuminato e bere un bicchiere di Porto.
Per cena vi consiglio Casa Virtude: le porzioni sono abbondanti (in generale tenetene conto, rischiate di arrivare a fine cena scoppiando), i sapori travolgenti e la vista assolutamente romantica. Il polpo alla griglia qui è uno dei migliori che abbia mai mangiato. Il tutto ad un prezzo accessibilissimo: tre antipasti, due piatti principali, dolce, acqua, vino e coperto sui 25 euro a testa con sconto TheFork.
Il secondo giorno noleggiate una bici, attraversate il ponte e andate fino al villaggio di pescatori Afurada. Lo riconoscerete perché è pieno di ristorantini che hanno all’esterno una griglia per il pesce fresco, rigorosamente in funzione. Noi ci siamo fermati a pranzo a Casa Machado. Abbiamo ordinato una grigliata di pesce misto in due: il pesce è pura materia prima, solo grigliato, accompagnato con patate e insalata ed è davvero ottimo. Anche qui le porzioni sono abbondanti. Accompagnate il pesce con una bottiglia di vinho verde e godetevi il sole sulla faccia. Il conto è davvero irrisorio (11 euro a testa per pesce, contorno, vino, amaro e caffè).
Riprendete poi le bici, tornate indietro e visitate una delle cantine produttrici di Porto. Noi abbiamo visitato Sandeman e l’opinione è positiva: una breve storia sul porto, sul significato del simbolo Sandeman, sulla differenza tra i vari tipi di porto e alla fine… degustazione! Il tour (con degustazione compresa) costa 10 euro.
La sera (non avrete fame) uscite e sempre dall’altro lato del ponte salite su una costruzione che all’esterno sembra vagamente il Colosseo. Da lì assistete al tramonto e godetevi il cielo che piano piano cambia colore.
Dopo aver girato Porto in lungo e in largo, salite sul treno e usate il primo giorno di viaggio interrail per dirigervi a Guimaraes, che si trova a circa un'ora e mezza di distanza. Si tratta di una piccola cittadina storica nota come luogo di nascita del Portogallo. Molto bello da visitare è il Castelo de Guimaraes, principalmente per la struttura, in quanto gli interni non hanno molto da offrire.
L’ingresso costa poco e niente (2 euro o 1 per gli studenti), quindi approfittatene per farci un giro e osservare i giochi di ombra e luce che vengono creati dalle guglie. Molto carina è anche una delle piazze della città, ravvivata dai tavolini colorati dei bar che la ospitano. Ogni bar ha un suo colore. Guimaraes è molto piccola, perciò prima di pranzo riprendete il treno e dirigetevi a Braga, un'altra città non molto distante, che è possibile visitare in un pomeriggio.
Essendo Guimaraes molto piccola avete tempo per risalire sul treno e raggiungere Braga. Sarà ora di pranzo, quindi fermatevi da A Brasileira, un caffè caratteristico in centro. Sedetevi ad un tavolino e ordinate una salada brasileira se volete stare leggeri (insalata con pollo impanato e una quantità incredibile di frutta fresca e dolcissima) o una francesinha se non avete fatto in tempo ad assaggiarla a Porto (e se non volete stare leggeri). Girovagate un po’ per le viette luminose della città e poi prendete un pullman che vi porti al Mosteiro Bom Jesus.
Noi siamo saliti con la teleferica perché avevamo poco tempo (1,20 euro solo per salire) e poi siamo scesi a piedi per goderci tutta la struttura, che sembra comporsi via via che si scende. Interessantissima è la scalinata, che crea un gioco visivo molto curioso e geometrico. A dormire siamo tornati a Porto, per l’ultima volta prima di salutarla.
A questo punto eravamo indecisi se usare il nostro secondo giorno di viaggio passando da Aveiro o da Coimbra. Visti i consigli contrastanti degli amici, abbiamo deciso di fermarci ad Aveiro, denominata la “Venezia del Portogallo”. Inutile dire che, nonostante qualche casetta colorata e il canale, di Venezia ha ben poco e che ci ha lasciati un po’ delusi.
Il ristorante in cui abbiamo pranzato è O Telheiro, nella piazza dove si trova il mercato del pesce: il locale è molto particolare, richiama un po’ l’atmosfera di un vascello, con reti da pesca che pendono dal soffitto. Il pesce è molto buono, ma se soffrite l’aglio ricordatevi di chiedere espressamente di toglierlo! Aveiro è poi conosciuta per i suoi dolcetti caratteristici, gli ovos moles, a base di uova e zucchero. Se siete dei golosi fermatevi in una pasticceria e prendetene un paio da assaggiare. Se doveste capitare nel giorno giusto, esistono anche dei corsi per imparare a farli presso la Oficina do doce.
Ad ogni modo non ritengo Aveiro una tappa imperdibile, con il senno di poi avrei visitato Coimbra. Riprendete il treno e dirigetevi a Lisbona, dove dormirete.
Della prima parte di questo viaggio ho apprezzato la varietà dei posti visitati, la bontà e abbondanza del cibo, i prezzi convenienti, i contrasti e il tramonto di Porto, la particolarità di Afurada, la visita alle cantine Sandeman, la scalinata del Mosteiro Bom Jesus e la gentilezza delle persone. Ho amato l'atmosfera. La temperatura di Porto è perfetta per visitare la città.
Non mi ha per niente convinta Aveiro, le mie aspettative erano forse troppo alte per quello che poi ho trovato. Con il senno di poi, avrei visitato Coimbra, anche se non avendola vista non so dire se fosse più bella di Aveiro. Se devo riconoscere una parte positiva di Aveiro, più che il paragone con Venezia che non trovo adeguato, ho apprezzato le viette nella cui parte alta erano appese reti con pesci fatti di carta o tessuti, vari e colorati.
Il Portogallo è uno stato da scoprire, con una gastronomia varia, anche se fortemente basata sul pesce, fresco e ben trattato. Il costo della vita è conveniente, le persone ospitali e ci sono molte cose da vedere. Non c'è modo di annoiarsi. Viaggiare in treno ha il suo fascino ed è anche piuttosto comodo.