Il Parco Naturale Adamello Brenta è la più grande area protetta dell’intero Trentino Alto Adige, coi suoi oltre 62.000 ettari di superficie. Rientra interamente nella provincia di Trento, e venne istituito nel 1967, con la sede amministrativa a Strembo, piccolo Comune di poco più di 500 abitanti.
Si tratta di uno dei parchi naturali più visitati non solo del Trentino, ma dell’intero Nord Italia, accogliendo ogni anno migliaia di turisti provenienti da tutta Europa. Dotato di una vastissima flora e fauna, il Parco del Brenta (ufficialmente Parco Naturale Provinciale dell’Adamello-Brenta) è una tappa obbligatoria per gli amanti della natura e degli amanti del Trentino!
Confini del Parco Naturale Adamello Brenta
Il Parco Adamello Brenta comprende gran parte del territorio della Val Rendena, la parte occidentale della Val di Non, e parte dell’Altopiano della Paganella, oltre ad uno ‘spicchio’ della Val di Sole e delle Valli Giudicarie. Ovviamente, a dare il nome al parco sono le due famose catene montuose: il Gruppo dell’Adamello, massiccio montuoso delle Alpi Retiche meridionali situato tra le province di Brescia e Trento, e le Dolomiti di Brenta, sottosezione anch’esse delle Alpi Retiche meridionali, l’unico gruppo montuoso delle Dolomiti a spingersi ad ovest del fiume Adige.
Parco Naturale Adamello Brenta: cosa vedere
All’interno del Parco Naturale Adamello Brenta sono presenti oltre 50 laghi, il più famoso dei quali è senza dubbio il bellissimo Lago di Tovel. Ma di certo, a farla da padrone all’interno del Parco, sono ovviamente la flora e la fauna, qui come da nessun’altra parte decisamente varia e particolare.
Per quel che concerne la fauna, menzione specialità merita l’orso bruno, ma sono davvero tante le specie che troverete nei confini del parco: i cervi, i camosci, i caprioli, il tasso, la donnola, la martora, la marmotta, la lepre, la volpe, la faina, il gallo cedrone, il forcellino, solo per citare i più diffusi tra gli animali del Parco Naturale Adamello Brenta.
Decisamente meno rappresentata è la categoria dei rapaci; tuttavia sono presenti diverse specie quali l’aquila, il gheppio, il gipeto, il falcone e la poiana. In tutto il parco, secondo un recente censimento, sono presenti nel Parco Naturale Adamello Brenta diverse specie di anfibi, 11 di rettili, 15 di pesci, 51 di mammiferi (con quasi 4.000 caprioli, 7.500 camosci e 1.300 cervi) e 92 specie di uccelli nidificanti, fra i quali si segnala una ventina di coppie di aquile reali.
Circa un terzo del territorio del Parco Naturale Adamello Brenta è composto da boschi di vari tipi, a seconda dell’altitudine. Tra gli 800 e i 1.000 metri sono presenti arbusti che non riuscirebbero a sopravvivere a temperature troppo rigide: nocciolo, corniolo, sorbo, oltre a piante come il rovere, la roverella o il castagno, solo per citarne alcune. Tra i 1.000 e i 1.400 metri troverete soprattutto il faggio, ai quali si affiancano l’acero montano, il tasso e l’abete bianco; sopra i 1.800 metri troviamo soprattutto esemplari di larice e cirmolo, mentre sopra i 2.000 metri, nella fascia della ‘tundra alpina‘, crescono il pino mugo, il ginepro, l’ontano verde e il rododendro. Insomma, una flora decisamente varia!
Caratteristica particolare del Parco Naturale Adamello Brenta è che la flora è distinta; le specie del gruppo montuoso Adamello-Presanella non sono presenti sulle rocciose Dolomiti di Brenta e viceversa. Fra i fiori più ammirati dell’intero parco vi sono senza dubbio le stelle alpine, le orchidee chiamate anche scarpette della Madonna, il raponzolo di montagna e il giglio martagone. Numerose, inoltre, sono le specie di funghi presenti nel sottobosco, la cui raccolta però, per questioni ambientali, è rigorosamente regolamentata da una legge provinciale.
Adamello Brenta Geopark
A testimonianza del suo grandissimo valore naturalistico, il 26 giugno 2008 a Osnabrueck, il Parco Naturale Adamello Brenta ha ricevuto la denominazione ufficiale di Adamello Brenta Geopark, entrando a far parte della Rete Europea e Globale dei Geoparchi, organizzazioni che lavorano in simbiosi allo scopo di conservare e valorizzare il proprio patrimonio geologico sotto l’egida dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura: l’Unesco, in altre parole, la stessa organizzazione che un anno dopo ha dichiarato l’intera catena montuosa delle Dolomiti come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Si tratta di un risultato storico, anche perché va a premiare gli sforzi che sono stati fatti nel corso di tutti questi anni per portare avanti un discorso di sviluppo sostenibile che, oltre a dare i propri frutti per lo stesso Parco Naturale Adamello Brenta, ha anche ottenuto i giusti riconoscimenti a livello internazionale. L’Adamello Brenta Geopark comprende l’intera superficie del Parco Naturale Adamello Brenta, oltre al territorio dei Comuni a esso afferenti, andando a ricoprire un’area totale di circa 115 chilometri quadri.
Hotel nel Parco Naturale Adamello Brenta
Per poter visitare il Parco Naturale Adamello Brenta, sono moltissime le strutture da poter prenotare. Si tratta, infatti, di uno dei parchi più visitati del Nord Italia, come detto nel paragrafo precedente premiato (e tutelato!) anche a livello internazionale per la sua indubbia bellezza. Per questo motivo, non avrete problemi nel trovare l’alloggio che fa al caso vostro, soprattutto se date un’occhiata ai consigli che seguono!
Se volete la vacanza dei vostri sogni, soprattutto durante le vacanze invernali, allora il nostro consiglio è quello di prenotare al lussuosissimo Hotel Chalet del Sogno di Madonna di Campiglio, struttura a 5 stelle che offre accesso diretto alle bellissime piste della località trentina. Moderno centro benessere, eleganti camere con ogni tipo di comfort, wifi gratuito in tutta la struttura, vasca idromassaggio in tutte le camere, TV Led, ricco buffet a colazione, riscaldamenti alimentati ad energia geotermica (per i più attenti all’ambiente) sono solo alcune delle incredibili sorprese che troverete qui. Non per tutte le tasche, ma straconsigliato!
Tra gli hotel a 3 stelle del parco, il nostro consiglio è quello di dare un’occhiata all’Albergo Garnì Hotel Verde, nel Comune di Bocenago, che offre viste panoramiche, servizi completi quali una rilassante sala da tè, una sauna, una jacuzzi e servizi quali trattamenti aromatici e cromatici, oltre alle convenzioni con numerosi ristoranti della Regione, che permettono di risparmiare e di godersi appieno la vacanza nel Parco. Decisamente appetibile!