L’Abbazia di San Mercuriale è una basilica situata nel centro di Forlì, in piazza Aurelio Saffi, che fu edificata nel XII secolo e dedicata a Mercuriale, il primo vescovo di Forlì. Le cronache riguardo all’abbazia sono confuse e talvolta contraddittorie, al punto che fino ad oggi non è stato nemmeno possibile riuscire a risalire alla sua effettiva consacrazione. Di certo c’è che si tratta del monumento più noto ed importante di tutta Forlì, nonché uno dei simboli più caratteristici dell’intera regione.
Sembra che i primi riscontri riguardo alla presenza di un edificio religioso situato ove oggi sorge l’Abbazia di San Mercuriale risalgano al V secolo, ovverosia all’epoca in cui Mercuriale si mise alla guida della comunità cristiana forlivese, che sotto di lui trovò unione e compattezza, al punto di riuscire ad affermarsi come non era mai accaduto in precedenza.
La storia tramandata da Leone Cobelli, storico italiano del XV secolo, narra che sul sito dell’abbazia sorgesse un tempo una chiesa dedicata a Santo Stefano, tradizionalmente riconosciuto come il primo martire della cristianità. Le prove storiche raccolte finora sembrano avvalorare l’ipotesi di Cobelli, ed è verosimile pensare che, in seguito alle invasioni del V e VI secolo, una comunità cristiana si fosse riunita in una zona esterna della città, approfittando della cinta muraria per trovare riparo. Proprio vicino alla tomba di Mercuriale. Qui essi traslarono le reliquie presenti nella chiesa in un nuovo edificio religioso, e proprio in questo periodo sarebbe avvenuto il cambio di intitolazione della chiesa da Santo Stefano, a San Mercuriale.
Nel 1173 la chiesa venne distrutta in buona parte, a causa dei conflitti in atto tra le fazioni dei guelfi e dei ghibellini, e nella stessa zona venne costruita una seconda abbazia più grande della precedente, in stile romanico padano; si suppone che i lavori per il completamento del secondo edificio siano terminati nel 1180.
Il complesso dell’Abbazia di San Mercuriale non era comunque ridotto solo al singolo edificio, ma si allargava anche al monastero, al chiostro ad un cimitero e ad un ospedale per i pellegrini che vi transitavano. All’inizio l’abbazia era esterna al cosiddetto “Campo dell’Abate”, il cuore dell’abitato, ma nel corso del XII secolo con l’ampliamento della città, anche le mura cittadine si estesero ed il complesso finì per venire inglobato all’interno del centro urbano.
Un successivo ampliamento della chiesa, operato fra il XIII ed il XIV secolo, comportò la costruzione di due nuove cappelle che, collegate in stile gotico, cambiarono l’aspetto originario dell’edificio realizzato in stile romanico.
Agli inizi del XVI secolo la volta del presbiterio crollò, distruggendo la cripta e seppellendo le reliquie del santo, recuperate solo nel 1575. Dal 1506 iniziarono quindi i lavori di ricostruzione, che non furono però giudicati soddisfacenti, tant’è che dal 1568 si procedette ad un ulteriore ampliamento. Nel 1646 vi furono ulteriori lavori, stavolta voluti dall’abate Garei, per dare all’Abbazia di San Mercuriale delle caratteristiche più consone all’arte religiosa in voga all’epoca, non senza l’aggiunta di elementi barocchi. Da allora l’edificio continuò ad essere restaurato sistematicamente, nel 1563 in seguito ad un terremoto, mentre nel 1781, nel 1786 e nel 1794 per ulteriori opere di rifacimento stilistico.
Agli inizi del XX secolo iniziò a lavorare sui progetti per riportare la facciata ad una condizione precedente alle modifiche apportate a partire dal 1781, e nel 1921 iniziarono frettolosamente i lavori per un ennesimo restauro. Ma il 24 Agosto 1944 la chiesa, a causa di un bombardamento ad opera degli Alleati, venne danneggiata ancora, in maniera talmente grave che il Genio Civile trovò opportuno demolire le volte della navata centrale.
Dal 1951 al 1956 cominciarono i sondaggi per la ricostruzione dell’abbazia e, complice la scoperta della Pieve protocristiana di Santo Stefano e della basilica distrutta nel 1173, fu deciso di affidarsi alle forme trecentesche per i lavori di ricostruzione, in quanto riconosciute come parti originali della chiesa, a scapito di tutta la miriade di restauri e revisioni stilistiche avvenute nei secoli seguenti.
Descrizione
L’Abbazia di San Mercuriale presenta una facciata tipicamente romanica, divisa in tre parti tante quante sono le navate interne. Sia la facciata che il campanile presentano una decorazione in mattoni. Il portale è stato realizzato con colonne di marmo chiaro, che proseguono a semicerchio verso l’alto circondando il complesso scultoreo rappresentante il Sogno ed Adorazione dei Magi, attribuito al Maestro dei Mesi e datato XIII secolo.
Il campanile, posto sul lato destro della chiesa si restringe gradualmente verso la vetta, probabilmente per alleggerire la massa con il procedere dell’altezza (all’epoca le leggi prospettiche non erano ancora state diffuse). Al momento della sua costruzione il Campanile di San Mercuriale fu considerato una delle meraviglie più mirabili del Regno d’Italia, e divenne l’archetipo del campanile per eccellenza, ispirando epigoni illustri, tra tutti il Campanile di San Marco a Venezia. Si tratta inoltre di uno dei campanili più alti d’Italia.
Come arrivare
L’Abbazia di San Mercuriale è situata in piazza Aurelio Saffi, la piazza principale di Forlì, ed è comodamente raggiungibile in automobile, andando verso il centro del comune, ed in autobus scendendo alla fermata Camera di Commercio servita dalla linea Piazza Saffi B.
Fra le altre attrazioni di Forlì, vi consigliamo di visitare anche la Cattedrale di Santa Croce ed il Parco Urbano “Franco Agosto”.
Orari e tariffe
L’Abbazia di San Mercuriale è aperta tutti i giorni, dalle 6:30 fino a tarda sera, mentre il campanile viene aperto in occasione di festività come Natale e Pasqua. Il 4 Febbraio di ogni anno, in corrispondenza della ricorrenza della Madonna del Fuoco, è possibile visitare il campanile dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 18:00. Per visite private al di fuori di queste date, contattare il parroco ai numero della basilica, o a quello della Chiesa di Santa Lucia, riportati nella sezione contatti.
L’ingresso sia alla chiesa che al campanile è gratuito, mentre per le visite guidate è richiesta un’offerta libera.
Contatti
Indirizzo: Piazza Aurelio Saffi, 4, 47121 Forlì Forlì-Cesena
Telefono: 0543 25653
Telefono Chiesa di Santa Lucia (visite fuori programma): 0543.33355