Ponte Carlo di Praga

Il Ponte Carlo fa parte del patrimonio artistico e monumentale della città di Praga, oltre ad essere diventato uno dei luoghi di ritrovo più amati dai cittadini e dai turisti, che possono trovare anche una vera e propria galleria d'arte barocca a cielo aperto

Ponte Carlo di Praga

Se siete rimasti affascinati dalle bellezze del Castello di Praga, allora sarete entusiasti di visitare anche il Ponte Carlo, noto ai cittadini come Karlův most. Si tratta di un ponte costruito in pietra secondo le tendenze dello stile gotico e collega la Città Vecchia alla Malà Strana e di uno dei più antichi ponti di tutta l’Europa Centrale. Il Ponte Carlo vanta la lunghezza di ben 515 metri ed una larghezza di 10 metri.

Durante i primi anni dopo la sua costruzione il Ponte Carlo veniva affettuosamente chiamato dagli abitanti della zona con il nome Kamenný most, cioè Ponte di Pietra. In realtà, quest’opera deve il suo nome al Sacro Romano Imperatore, oltre che re di Boemia, Carlo IV il quale ne ordinò la sua costruzione, anche se l’attuale nome gli fu attribuito solo nel 1870. La prima pietra del Ponte Carlo fu posata nel 1357.

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Una vista frontale del Ponte Carlo

La struttura del Ponte e la direzione dei lavori fu affidata all’architetto Petr Parléř, del cui genio sono frutto anche il Castello di Praga e la vicina Cattedrale di San Vito. Secondo le ultime ricerche, però, si è scoperto che la costruzione dell’opera venne iniziata dal Maestro Otto, per poi essere presa in mano da Parléř fino alla sua apertura al pubblico nel 1402.

In realtà, il Ponte Carlo non fu il primo ponte ad essere costruito a Praga. Infatti, già nel 1172 era stato realizzato il Ponte di Giuditta, una costruzione in pietra che però non resistette alla piena del fiume del 1342, che lo spazzò via senza lasciare alcun ricordo. Anche il Ponte Carlo, nel corso dei secoli, ha dovuto affrontare diverse alluvioni, fra le quali possiamo ricordare quella avvenuta recentemente, nel 2002, classificata dagli esperti come la peggior degli ultimi cinque secoli.

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Ponte Carlo: un luogo di ritrovo a Praga

Le due estremità del Ponte Carlo, che collega entrambe le sponde della Moldava, sono impreziosite e fortificate da due torri, le Torri del Ponte della Città Piccola e la Torre del Ponte della Città Vecchia, dall’alto delle quali si gode di un ottimo panorama. Si può salire sia sulla Staroměstská věž, posta sul lato della Cittá Vecchia, che sulla Malostranská věž sulla sponda di Malá Strana.

Le trenta statue barocche presenti sui lati del Ponte Carlo sono, invece, frutto di lavori fatti dal XVII secolo in poi ed in particolare degli anni a cavallo fra il 1683 ed il 1928, anche se quelle visibili sul ponte non sono altro che copie delle originali che trovano riparo al Lapidarium, un museo di Praga. Fra le varie statue, molto famosa è quella di Giovanni Nepomuceno, il martire che durante il regno di Venceslao IV fu gettato dal Ponte. Con tutto il suo complesso di statue, il Ponte Carlo potrebbe essere considerato una vera e propria galleria d’arte barocca all’aperto.

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Una delle 30 statue barocche del Ponte Carlo

Il Ponte Carlo, pertanto rientra di diritto nella lista di posti da vedere una volta giunti a Praga. Gli artisti locali e musicisti di jazz improvvisati, insieme alle bancarelle poste lungo i lati del ponte sono poi l’ideale per trascorre qualche ora in modo piacevole, soprattutto durante il tramonto quando il Castello di Praga sembra prendere fuoco toccando i raggi del sole. L’area del Ponte Carlo, nonostante in passato fosse sede stradale e tramviaria, oggi è riservata ai pedoni, divenendo in poco tempo uno dei punti di ritrovo più affollati di tutta la città.

Curiosità sul Ponte Carlo

Secondo un’antica leggenda, la prima pietra del Ponte Carlo fu posata in un giorno ben preciso, che rifletteva alcune considerazioni circa la posizione propizia del Sole rispetto a Saturno. Il primo blocco venne messo in posizione il 9 Luglio del 1357 alle ore 5 e 31 minuti. Dietro questa data si cela un altro mistero: gli studiosi hanno individuato la sequenza dei numeri dispari in ordine crescente e viceversa 1-3-5-7-9-7-5-3-1 e sarebbe proprio questa combinazione di fatti ad assicurare la longevità del ponte. Di certo, tale fatto incuriosisce i turisti di tutto il mondo che non possono fare a meno di restare a bocca aperta.

Sembrerebbe, inoltre, che nella calce usata per la sua costruzione siano stati aggiunti anche dei tuorli d’uovo, oltre a vino e latte, la cui funzione era quella di rafforzare la struttura portante del ponte.

Infine, la leggenda vuole che toccare la Statua di San Giovanni Nepomuceno sia di buon auspicio e garantisca il ritorno in questa caratteristica città.

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Una vista del Ponte Carlo

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