Taranto sotterranea

Se siete stati affascinati da Taranto e dai suoi bei monumenti, come la cattedrale di San Cataldo o il castello Aragonese, la città sotterranea vi rapirà con il suo fascino e il mistero delle architetture nascoste. Ecco cosa vi aspetta

Taranto sotterranea

La città vecchia di Taranto conserva le tracce importantissime dell’antica metropoli della Magna Grecia e racconta, in modo inconfondibile, l’evoluzione urbanistica dell’epoca bizantina.

Era caratteristico, in epoca tardo antica e altomedievale, ricavare i luoghi di culto e gli ambienti produttivi scavando il calcare, che compone il territorio tarantino, realizzando architetture sotterranee. La città di Taranto, nel suo borgo antico, presenta numerosissime opere che compongono una città sotto la città: la Taranto sotterranea.

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Area di Largo San Martino

Ecco le aree archeologiche della città sotterranea:

Area di Largo San Martino: nella piazza si conservano testimonianze archeologiche che partono dalla preistoria per arrivare fino all’età moderna. In questa zona è stata identificata una struttura di età arcaica, costituita da un ambiente quadrangolare con grossi blocchi e lastre di pietra.

Nell’area nord è invece visibile un muro che circondava l’acropoli della città greca nel V sec. a.C. L’età medievale è documentata dai frammenti di vasellame di varie tipologie mentre le età bizantina e normanna sono testimoniate da un focolare e un lastricato in pietra.

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Ipogeo Delli Ponti Via di Mezzo

Ipogeo Delli Ponti Via di Mezzo: Durante il restauro dell’omonimo palazzo  furono scoperti alcuni resti di antiche mura greche risalenti al V sec. a.C. Nell’area è conservata una costruzione sotterranea funeraria paleocristiana, con 8 tombe ad arcosolio e 11 tombe a fossa ricavate nella roccia.

Gli arcosoli erano originariamente rivestiti da uno strato di intonaco bianco e giallo. All’esterno delle deposizioni furono ritrovati oggetti in ceramica di origine nordafricana e lucerne con simboli cristiani; questi oggetti venivano, probabilmente, impiegati durante le cerimonie funebri, in particolari rituali che comprendevano un banchetto con i defunti.

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Area necropoli di Via Marche

Area necropoli di Via Marche: quest’area è il più grande settore con destinazione funeraria, attualmente visitabile. Al suo interno sono conservate circa 140 sepolture di epoca tardo classica ed ellenistica. Sono concentrate diverse tipologie di tombe: dai sarcofagi alle più semplici sepolture effettuate scavando la terra o la roccia, oppure ancora, rivestite da lastre.

Espressione di nuclei sociali più agiati, sono davvero interessanti, le otto tombe a camera collocabili fra il IV ed il III sec. a.C. Le otto tombe  sono collocate all’incrocio degli assi stradali o nei punti nodali degli isolati; al loro interno è visibile l’elegante letto funebre intagliato nella roccia.

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Cripta del Redentore

Cripta del Redentore: questo ipogeo è articolato in due spazi affiancati e intercomunicanti. Il primo è una grotta artificiale, con una sorgente perenne collegata all’esterno da un pozzo; il secondo è una tomba a camera di età romana. In età medievale il lato est della tomba è stato interessato dalla realizzazione di una grande abside che conserva una serie di affreschi datati al XII–XIII secolo.

Tomba a camera di Piazza Pio XII: quest’area sotterranea è databile ai primi decenni del III sec. a.C., si accede a questa stanza attraverso un corridoio dove è conservata la porta a doppio battente dipinta ad imitazione delle porte lignee. La camera funeraria è in parte scavata nel banco roccioso e sulla parete di fondo è possibile ancora notare le tracce di una decorazione a ghirlande e ai lati della camera  i letti funebri.

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Tomba a quattro camere di Via Pasubio

Tomba a quattro camere di Via Pasubio: questa tomba dimostra una nuova fase di monumentalizzazione della necropoli. La maestosità dell’edificio è sottolineata dalla presenza dei numerosi elementi architettonici relativi al monumento funerario esterno che accoglieva una statua marmorea, di cui si sono rinvenuti solamente alcuni frammenti. Una scala di accesso immette in un lungo vestibolo su cui si aprono quattro celle funerarie. Le porte delle celle sono del tipo a doppio battente e all’interno della camera è visibile un letto funebre realizzato in un blocco monolitico di carparo.

Tomba degli Atleti: All’angolo tra via Pitagora e via Crispi è visibile una grande tomba a camera di età arcaica (fine VI – inizi V sec. a.C.). La struttura presentava una copertura originaria con lastroni e architravi sostenuti da due colonne doriche. Affascinanti i sette sarcofagi, uno dei quali mai utilizzato, che sono disposti lungo le pareti. Di particolare rilievo, al centro della camera funeraria, l’anfora, premio agli atleti vincitori nel corso delle gare che caratterizzavano le feste celebrate ad Atene in onore della dea Atena.

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Tomba degli Atleti

Informazioni utili

E’ possibile effettuare itinerari guidati, fra i seguenti:

Itinerario del Borgo orientale: percorso guidato della necropoli di Via Marche, della Tomba a camera di P. Pio XII, della Tomba a quattro camere di Via Polibio e della Cripta del Redentore; durata percorso 2.30 ore circa.

Itinerario del Borgo: percorso guidato della Tomba degli Atleti e del MarTA (non include il biglietto di ingresso); durata percorso 2.30 ore circa.

Itinerario della Città Vecchia: percorso guidato dell’Ipogeo Delli Ponti, dell’area archeologica di San Martino e del Castello Aragonese; durata percorso 3 ore circa.

Il biglietto di ingresso ad ogni singolo sito costa 2,00 €, mentre il costo di un singolo itinerario è di 6,00 €, ridotto a 4,00 € . Inoltre è possibile prenotare due itinerari al costo di 10,00 €, ridotto a 6,00 €.

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