Prima tappa della mia visita a Roma è stata, come di consuetudine, la Basilica di San Pietro, in Vaticano. Sono giunta in Basilica di buon mattino. All'interno c'erano poche persone, quasi tutte erano là per seguire una delle tante messe che vengono celebrate nei vari altari. Qualche sacerdote, di spalle, pregava da solo. Anche i pochi turisti mattinieri rispettano il silenzio dei fedeli.
La prima, inevitabile sosta, è stata fatta davanti alla Pietà realizzata da Michelangelo Buonarroti. Ricordando che qualche anno fa ci si poteva avvicinare un po' di più, ho proseguito osservando affreschi, sculture e altari. Alla tomba di San Giovanni XXIII mi sono fermata: iniziava una messa.
Subito dopo ho sostato davanti alla statua bronzea di san Pietro. Anche se da lontano, com'è tenuta oggi la statua, si può notare il piede destro del Santo, consumato dalla devozione di chi, recandosi in Basilica, nel tempo in cui era possibile avvicinarsi, lo pregava appoggiandovi la mano.
Al centro della Basilica si trova il Baldacchino di San Pietro, un monumento che indica ai pellegrini e ai turisti dove si trova il sepolcro del Santo, primo Papa della Chiesa designato da Gesù stesso. Oltre il Baldacchino una rappresentazione dello Spirito Santo sotto forma di colomba veglia sul coro. Il reliquiario, opera di Gian Lorenzo Bernini, contenente la cattedra di San Pietro è sorretto da quattro statue che rappresentano i Padri della Chiesa: sant'Agostino, sant'Ambrogio, sant'Atanasio e san Giovanni Crisostomo.
Dopo aver percorso via della Conciliazione con la Basilica di San Pietro alle spalle, ho deciso di fermarmi a Castel Sant'Angelo. Le mura che collegano la Basilica di San Pietro a Castel Sant'Angelo sono ancora visibili e ancora, dicono, nascondono un passaggio segreto. Qualche foto al Tevere dal Ponte che appena costruito, nel 130 d.c portava il nome dell'imperatore Elio, e la passeggiata continua.
Percorrendo il lungotevere Tor di Nova sono giunta in piazza Cavour, di fronte al Palazzo della Giustizia, tante volte visto in televisione. Ho lasciato ponte Umberto I e continuato sul lungotevere Prati, quindi ho attraversato il Tevere passando per Ponte Cavour.
Percorrendo via Tomacelli, in prossimità di via del Corso mi sono accorda che in fondo alla strada, via dei Condotti, c'era la Scalinata di Trinità dei Monti e piazza di Spagna.
Mi sono fermata a fotografare la Fontana della Barcaccia, la Scalinata e poco più in là la colonna con la statua della Madonna Immacolata che l'8 dicembre di ogni anno riceve l'omaggio floreale dal Papa.
Il fiume Tevere e le fontane appartengono a una delle immagini collettive che si hanno di Roma. Ovunque ci sono fontane più o meno note, alcune si trovano di lato ai marciapiedi, altre, in molte piazze, costituiscono il centro d'interesse, come avviene per esempio con la Fontana di Trevi o la Fontana in piazza Navona, ma in realtà tutte sono importanti per il dono gratuito dell'acqua ai turisti.
Nel tragitto ho fotografato diverse di queste fontane, tra tutte riporto le foto delle 4 fontane che si trovano all'incrocio tra Via Porta Pia e Via Felice.
Le avevo sentite nominare tante volte, ma non le avevo mai viste. I monumenti che le costituiscono rappresentano il Tevere, Diana, Giunone e l'Arno.
L'ultima delle fontane viste lungo il percorso iniziato in piazza San Pietro e terminato alla Stazione Termini è stata la Fontana delle Naidi, in piazza della Repubblica dove un via vai di automobili, pullman, moto e biciclette permette uno scatto pulito solo dopo una lunga attesa.
Mi è piaciuto seguire un percorso "a caso", tenendo di riferimento la stazione Termini. Questo mi ha permesso di vedere angoli mai visti, come le 4 fontane, difficili da fotografare per il traffico dell'incrocio e per i turisti. Sono entrata anche in alcune chiese, dove ho notato la cura e il clima di preghiera.
Non mi è piaciuto vedere scatole e sacchi di immondezze lungo i lati della strada, un po' ovunque. Roma, secondo me ma lo dicono tutti, merita di più. So che è un punto in osservazione, ma vedere con i propri occhi è diverso che sentire al Tg. La sensazione è quella di voler far presto, di un "usa e getta" delle cose per far spazio ad altre.
Voler passeggiare per Roma senza alcuna guida è un po' difficile soprattutto se ad un certo orario ti attende il treno. Per questo consiglio una cartina con tutte le vie o Google map. Se Roma è una Città già visitata in passato si può anche "perdere" qualcosa, il già visto, altrimenti è meglio preparare uno schema delle cose che si vogliono vedere. Come sempre sono utili e direi necessarie anche delle scarpe comode.