Le Mercerie (in veneziano Marzerie), si trovano nel sestiere San Marco e collegano piazza San Marco alla zona di Rialto attraverso un fitto sistema di calli. Oltre a costituire la principale arteria commerciale di Venezia, le Mercerie occupano l’area strategica posta tra il centro politico-religioso di San Marco e quello commerciale-mercantile di Rialto, formando una specie di anello di collegamento tra i due poli della città.
In base alla zona che servono, vengono suddivise in quattro Mercerie principali: Mercerie dell’Orologio, dalla Torre dell’orologio in Piazza San Marco fino a Campo San Zulian; Mercerie di San Zulian, da Campo San Zulian fino al Ponte dei Baretèri; Mercerie del Capitello dal Ponte dei Baretèri fino al tratto rettilineo finale; e Mercerie di San Salvador, che sfociano in Campo San Salvador, nei pressi del Ponte di Rialto.
Nucleo dell’attività mercantile e commerciale della città fin dai primissimi tempi della Repubblica di Venezia, le Mercerie sono ancora oggi quasi esclusivamente sede di negozi e botteghe, posizionati al pian terreno di tutti gli edifici che si trovano da entrambi i lati del lungo percorso. Se in passato vi si vendevano giorno e notte le merci preziose che arrivavano nel porto della città lagunare dai luoghi più lontani e disparati, come pietre preziose, metalli e stoffe pregiate, oggi ospitano negozi d’alta moda, gioiellerie, pelletterie e innumerevoli negozi di souvenir che riscuotono sempre un certo successo tra i milioni di turisti che in ogni periodo dell’anno si riversano nelle calli veneziane.
La Merceria di San Zulian
A Venezia, ogni Merceria prende il nome dalla zona in cui si trova. Le Mercerie di San Salvador, quindi, devono il proprio nome alla chiesa di San Salvador posta all’inizio della strada, verso il Canal Grande, e la cui facciata principale dà proprio sul Campo.
Queste Mercerie erano un tempo sede delle botteghe dei principali editori musicali e dei grandi maestri dell’arte della liuteria: i Gardano all’insegna “del Leone e dell’Orso“, il liutaio Sigismondo Mahler, i Tieffenbrucker all’insegna “dell’Aquila nera“, Francesco Bonafin, costruttore di clavicembali, Giorgio Sellas all’insegna “alla Stella” famoso per le sue chitarre, Luigi Hoffer costruttore di fortepiani.
Proprio nei pressi della chiesa si trova la Calle degli Stagneri, una strada in cui gli artigiani che lavoravano lo stagno erano famosi per la loro incredibile abilità, che faceva sì che gli oggetti che essi producevano lavorando lo stagno alla fine del lavoro sembrassero d’argento.
Lungo le Mercerie del Capitello – chiamate così in onore al capitello alla Madonna posto nel punto in cui la calle svolta a gomito – si trova invece la Calle de le Balote. Qui sorgeva una fabbrica dedicata interamente alla produzione delle palline destinate alle votazioni delle magistrature veneziane e all’elezione del doge. Inizialmente fabbricate in cera e, solo successivamente in tela di lino pressata, queste “balote” sono all’origine del termine “ballottaggio” usato ancora oggi per le votazioni.
Uno scorcio da Calle degli Stagneri
Come arrivare
A piedi
Dalla stazione ferroviaria Venezia S.L. attraversare il Ponte di Rialto e tenere la destra fino a Campo San Bartolomeo, passando davanti alla chiesa in direzione di via 2 aprile. Da qui si arriva alle Mercerie: Merceria San Salvador, Merceria del Capitello, Merceria San Zulian, Merceria dell’Orologio. Quest’ultima porta direttamente alla Torre dell’Orologio in Piazza San Marco.
In vaporetto
Arrivando da Piazzale Roma o dalla stazione ferroviaria di Venezia S.L. prendere le linee 1 o 2 e scendere alla fermata “Vallaresso” (biglietto 7,00€) per arrivare così in Piazza San Marco, dove la Torre dell’Orologio sovrasta l’ingresso alle Mercerie dell’Orologio. Imboccata questa calle è possibile seguire tutto l’itinerario delle Mercerie fino ad arrivare alle Mercerie di San Salvador.
