La meravigliosa capitale del Nepal, Kathmandu, è indubbiamente la città più rappresentativa del (relativamente) piccolo stato asiatico, oltre ad essere la città più estesa e con più abitanti del Paese: Kathmandu ha un’estensione di circa 50 chilometri quadri in cui vivono circa 1 milione di abitanti, i quali raddoppiano se consideriamo l’intera area metropolitana.
Situata nell’omonima valle del Nepal centrale, è bagnata dal fiume Vishnumati e dal più grande Bagmati; il primo, bagna la capitale a ovest, mentre il secondo a sud e ad ovest. La città è conosciuta e visitata da milioni di turisti ogni anno soprattutto per l’incomparabile patrimonio architettonico costituito da centinaia di templi hindu e luoghi sacri buddhisti, alcuni dei quali citeremo in questo stesso articolo.
Nel corso degli ultimi due secoli, l’influenza politica e religiosa di Kathmandu ha fatto sì che essa inglobasse numerosi villaggi attorno ad essa, ampliandosi a dismisura e confermandosi punto di riferimento della regione; negli ultimi anni, inoltre, l’enorme crescita urbanistica e demografica della città (addirittura, alcune stime parlano di una crescita attorno alle 150.000 unità l’anno!) le ha ‘donato’ un aspetto nuovo, decisamente più caotico, in netto contrasto con la sensazione di pace e di serenità che porta la semplice visione delle sue meraviglie: il suo centro storico, dal fascino impareggiabile, è stato giustamente inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO, contribuendo così ad alimentare un flusso turistico in continua espansione che, se tenuto sotto controllo, sta facendo sempre più conoscere ai visitatori occidentali il fascino e la bellezza di questi meravigliosi territori!
Soggiornare a Kathmandu
Se volete visitare questa splendida città, sono diversi i posti da visitare, mentre per quel che riguarda gli alloggi, la scelta è decisamente più limitata. Nonostante il fascino secolare, infatti, Kathmandu è diventata solo negli ultimi anni una città in grado di attrarre una gran mole di turisti, attratti dalla suggestiva spiritualità che questa città è in grado di offrire: non è un caso, infatti, se prima la comunità hippie e dopo i seguagi della new age abbiano scelto proprio questa come meta prediletta: un viaggio turistico, certo, ma soprattutto ‘introspettivo’! Soprattutto a seguito dell’avvento della new age, ampio movimento nato sul finire del secolo scorso: di conseguenza, solo negli ultimi anni la città ha cominciato a sviluppare le proprie strutture turistiche.
Su tutte le guide che trattano della capitale nepalese, il quartiere maggiormente consigliato sarà sicuramente quello di Thamel, sviluppatosi proprio con il movimento hippie, a partire quindi dagli ultimi quattro decenni. Oltre ad essere l’unica zona interamente coperta dal wi-fi, è il quartiere dove sono presenti la quasi totalità degli alloggi di Kathmandu per i turisti e, soprattutto per quelli che vogliono godersi una vacanza low-cost, è decisamente il quartiere più consigliato! All’interno di questo quartiere, troverete inoltre un gran numero di negozi tipici e venditori di strada, risultando caotico e affollato ad ogni ora del giorno!
Nei pressi di Durbar Square, poco più a sud, è presente l’altra zona dedicata agli alloggi per i turisti; più che di una zona, parliamo di una strada, Freak Street, in cui sono presenti alcuni economici hotel di Kathmandu, leggermente più ‘caratteristici’ di quelli del quartiere di Thamel. Se, infatti, vi aspettate di incontrare il Nepal vero, la Kathmandu autentica, né Freak Street né tantomeno il quartiere Thamel sono quelli adatti a voi! Dovrete, infatti, spostarvi nella periferia o, meglio ancora, nella valle circostante, per conoscere meglio la cultura e lo stile di vita di Kathmandu!
Per ulteriori approfondimenti e consigli sulle strutture ricettive, potrete consultare la guida Soggiornare a Kathmandu.
Cosa vedere
Tra le mille meraviglie di Kathmandu, ne abbiamo selezionate solo alcune, quelle che secondo noi sono impossibili da non visitare se vi recate nella capitale del Nepal. Siamo sicuri che, una volta giunti lì, ne scoprirete sicuramente tante altre!
Stupa di Boudhanath
Lo Stupa di Boudhanath è uno dei principali in Nepal e in tutta l’Asia del Sud. Conosciuto anche come Khāsti in Nepal Bhasa (la lingua dei Newari, l’antica popolazione nepalese) o come Jyarung Khasyor in lingua Tamang (il principale dialetto nepalese), lo Stupa di Boudhanath è situato a circa 11 km dal centro di Kathmandu, nella periferia nord-est della città.
L’antico Stupa di Boudhanath è uno dei più grandi al mondo, grazie ai rifugiati dal Tibet, che costruirono all’incirca 50 monasteri attorno ad essa; dal 1979, lo Stupa di Boudhanath è stato inoltre dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO. E’ un luogo di notevole interesse per i nepalesi ancora al giorno d’oggi; è qui, infatti, che si festeggia il Losar (il capodanno nepalese) con la cerimonia più grande e conosciuta di tutto il Nepal.
Oggi, lo Stupa di Boudhanath rimane un importante luogo di pellegrinaggio e di meditazione per i buddisti tibetani e per i nepalesi stessi, oltre ad essere un importantissimo sito turistico.
Tempio di Swayambhunath
Tra gli edifici più importanti da visitare a Kathmandu, rientra sicuramente il Tempio di Swayambhunath, uno dei più famosi e antichi templi buddisti della capitale nepalese, suggestivo soprattutto a prima mattina – magari di sabato, giorno di pausa dal lavoro per i nepalesi – quando sono più i pellegrini dei turisti!
Qui, inoltre, sono celebrate due importanti feste: il Buddha Jayanti (ad aprile o a maggio) e il Losar (a febbraio o a marzo), il capodanno nepalese. Diversi sono gli edifici di culto della capitale nepalese, ma pochi hanno il fascino di questo meraviglioso complesso!
Monastero di Kopan
Il Monastero di Kopan è un monastero tibetano buddista situato nei pressi dello Stupa di Boudhanath, alla periferia a nord-est di Kathmandu. L’importantissimo edificio è membro della Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana (FPMT), una rete internazionale di centri dharma Gelugpa, una scuola di buddhismo tibetano fondata da Lama tibetano Tsong Khapa (XIV secolo), che un tempo fungeva come sua sede principale.
Oggi, il Monastero di Kopan è sempre più considerato come una delle mete turistiche principali di Kathmandu, grazie al fatto di essere diventato ormai un punto di riferimento internazionale per coloro i quali vogliono essere introdotti al meraviglioso mondo della meditazione buddista.
Giardino dei Sogni
Il Giardino dei Sogni, detto anche il Giardino delle Sei Stagioni, è un giardino storico in stile neo-classico di Kathmandu, costruito nel 1920. Progettato da Kishore Narshingh, si compone di 6.895 metri quadrati di giardini con tre padiglioni, un anfiteatro, stagni, pergole, e urne.
La costruzione di questo magnifico giardino neoclassico è dovuta agli sforzi di uno statista, erudito, linguista, e conoscitore di orticoltura, arte e letteratura: Kaiser Shumsher Jung Bahadur Rana, che creò un meraviglioso insieme di padiglioni, fontane, mobili da giardino, decorativi e pergolati ispirazione europea, balaustre, urne, e statue; i sei imponenti padiglioni, erano ognuno dedicato ad una delle sei stagioni del Nepal.
Tempio di Pashupatinath
Quando parliamo dei templi di Kathmandu, ce n’è uno che spicca sugli altri: il Tempio di Pashupatinath, uno dei 7 gruppi di monumenti della Valle di Kathmandu che rendono quest’ultima patrimonio mondiale dell’umanità.
Il tempio è uno dei luoghi più conosciuti ed apprezzati dai turisti, che qui possono assistere a numerose cerimonie, soprattutto quelle funebri, durante le quali vengono cremati i cadaveri su una pira, prima di disperdere le ceneri nel Bagmati, il principale fiume di Kathmandu.
Pashupatinah è il luogo dove i rituali indù secolari vengono praticate nella loro forma ancestrale, dando la possibilità ai visitatori di sentire lo spirito unico delle tradizioni indù della vita, della morte e della reincarnazione.
Hanuman Dhoka
La maggior parte dei centri culturali del Nepal sono concentrati attorno alla valle di Kathmandu, che può essere a ragione considerata come un museo a cielo aperto. Tra i siti culturali più importanti, vi è sicuramente il Palazzo Reale Hanuman Dhoka, situato al centro di Kathmandu e chiamato così perché il re Pratap Malla mise un’immagine di Hanuman all’entrata del palazzo nel 1672; il suo secondo nome di Basantapur Durbar gli viene affibbiato dopo la costruzione di alcuni templi tutt’intorno a quello principale da parte del re Prithvi Narayan Shah, tra il 1770 e il 1771.
La zona orientale dell’Hanuman Dhoka, coi suoi dieci cortili, è la parte più antica del complesso, ed è datata alla metà del XVI secolo. Fu ampliato dal già citato re Pratap Malla nel secolo successivo, con l’aggiunta di diversi templi; nel 1768, furono aggiunte invece quattro torri di avvistamento nella lato sud-est del palazzo da Prithvi Narayan Shah. La famiglia reale ha vissuto in questo palazzo fino al 1886; dopo, si spostò a Narayanhiti. Leggenda vuole che uscirebbe del latte dall’iscrizione in pietra all’ingresso del palazzo se venisse letta in tutte e quindici le lingue in cui è scritta.
Enogastronomia di Kathmandu
A causa della sua posizione geografica, Kathmandu e tutto il Nepal rappresentano il perfetto mix tra due grandi cucine: quella indiana e quella cinese. Se nei paesi limitrofi la cucina può essere considerata abbastanza semplice, a base per lo più di ingredienti della terra, quella di Kathmandu è ben più elaborata, e presenta un gran numero di pietanze adatte ad ogni tipo di palato!
Partiamo innanzitutto dal piatto base della cucina nepalese, il Dal Bhat, che può essere tradotto come ‘riso (dal) e zuppa di fagioli (bhat)’, gustato con un delizioso curry di verdure (chiamato tarkari); cucinato in tanti modi diversi a seconda della regione in cui viene preparato, spesso a questi ingredienti viene aggiunta anche della carne (il masu), mentre il pane (chapati) viene preparato in maniera molto simile alla nostra piadina.
Spostandoci nei pressi del confine col Tibet, la cucina cambia notevolmente; anche a Kathmandu, comunque, potrete assaggiare questo tipo di dieta, composta principalmente dalla tsampa (una specie di ‘dado’, ingrediente indispensabile nel tè nepalese), da patate e dalla carne di Yak, il bue tibetano.
Tra le bevande che troverete a Kathmandu, quella di gran lunga più consumata è senza dubbio il tè, mentre l’alcolico più diffuso è sicuramente il Rakshi, il vino di riso tipico della capitale e di tutto lo Stato nepalese.
Per ulteriori informazioni ed approfondimenti potrete consultare la guida Dove e cosa mangiare a Kathmandu.
Cosa fare la sera a Kathmandu
Le notti di Kathmandu sono caotiche fino all’inverosimile, ma non nel senso che tutti noi vorremmo aspettarci: clacson, traffico, smog e tutto quello che non vorremmo trovare in una città da visitare! Nonostante ciò, quello che non manca a Kathmandu sono i locali in cui passare una piacevole serata!
Ce ne sono di tutti i tipi: dagli irish pub ai classici ristorantini, dai lounge-bar ai night club. L’unico problema è l’orario di chiusura dei locali, le 22:00, che spesso non viene rispettato.
La vita notturna di Kathmandu non è delle più originali, ma piuttosto si configura come un’imitazione della vita notturna delle città occidentali: sarà un bene oppure no? Scopritelo nella guida dedicata a Cosa fare a Kathmandu di sera.