Dopo Istanbul, Ankara è la città più grande (circa 2500 chilometri quadri) e più popolata (quasi 4 milioni di abitanti) della Turchia, oltre ad esserne la capitale. Situata sull’altopiano anatolico, Ankara si trova a 938 metri sul livello del mare, ed è in questa città che si trova il parlamento turco, così come la maggior parte delle ambasciate straniere.
Ankara, inoltre, rappresenta un importante punto di snodo dei trasporti, sia per quel che riguarda le autostrade, sia per quel che riguarda la rete ferroviaria nazionale, ed è uno dei più importanti centri commerciali ed industriali della Turchia: ad esempio, ad Ankara veniva prodotta la famosa lana mohair, proveniente dalle capre a pelo lungo allevate nella regione, la capra d’Angora.
La città turca, nonostante sia circondata da un territorio arido (prevalentemente composto da steppe, una delle zone più aride della Turchia), è sorprendentemente verde, grazie al gran numero di parchi pubblici. Si calcola, infatti, che la superficie dei parchi pubblici ammonta a circa 72 metri quadri per ogni abitante.
Circondata da steppe, a causa del clima continentale Ankara presenta inverni freddi e nevosi, con le estati che sono calde e secche. Nonostante non sia paragonabile alla capitale Istanbul, Ankara viene inoltre considerata una grande città culturale, in particolare per la grande moltitudine di università che ospita, ben nove.
Cosa vedere
In una città dalla storia ricca ed importante come Ankara, sono tantissime le attrattive per i turisti che la visitano. In questo breve articolo, abbiamo voluto citarvene solo alcune: quelle che, secondo noi, potrebbero risultare più interessanti ai vostri occhi. Buona lettura!
Il Museo delle Civiltà Anatoliche
Il Museo delle Civiltà Anatoliche è uno dei principali musei della città turca, ed è situato nell’edificio un tempo adibito a luogo di stoccaggio del bazar ottomano Mahmut Paşa. A causa del desiderio di Atatürk, il primo presidente della Turchia, di creare un museo che rappresentasse la storia ittita, venne aperto questo museo, i cui lavori di ristrutturazione cominciarono nel 1938, anno della morte di Atatürk, e furono completati 30 anni dopo, nel 1968, quando il Museo delle Civiltà Anatoliche venne definitivamente aperto al pubblico.
Il polo principale del museo è il Kurşunlu Han, che ospita anche gli uffici amministrativi, le conferenze e i laboratori del museo; alcune mostre vengono ospitate invece dall’edificio dell’ex bazar. Partendo dal Paleolitico, e passando attraverso il Neolitico, l’Età del Bronzo, l’arte assira, ittita, frigia, greca, romana, bizantina e ottomana, il Museo delle Civiltà Anatoliche è forse il miglior museo che spiega la storia dell’Anatolia. Non per niente, è stato il primo museo ad essere insignito del prestigioso titolo di “Museo Europeo dell’Anno”, nel 1997.
Il Castello di Ankara
Il Castello di Ankara (anche chiamata la Cittadella) è un’antica fortificazione situata nella città turca, risalente all’epoca medievale, ma impossibile da datare con certezza. Nonostante non sia chiara la data della sua costruzione, né chi fossero i primi ‘inquilini’ dell’imponente struttura, si sa con certezza che, dopo essere stato sotto il controllo dei Romani e dei Bizantini, il Castello di Ankara fu conquistato dai Turchi Selgiuchidi nel 1071, passò ai crociati nel 1101, per poi essere nuovamente conquistato dalla gloriosa dinastia turca (di fede sunnita) nel 1227.
Se il meraviglioso Castello di Ankara, nonostante la sua vita ultramillenaria, è arrivato in così buone condizioni fino a noi, lo si deve principalmente ai lavori di ristrutturazione voluti da İbrahim Paşa, durante l’era ottomana, che nel 1832 diede al via a questo importante restauro. La fortificazione circonda la Vecchia Ankara, e lungo le sue mura ci sono ben 42 torri pentagonali, che vanno dai 14 ai 16 metri di altezza.
La parte interna delle mura – Castello compreso – occupa invece una superficie di circa 43 chilometri quadri. Oltre alla testimonianza storica che il Castello rappresenta, che già di per sé ha un valore immenso, scoprirete dunque anche la grande importanza architettonica di questa meravigliosa struttura, e ne resterete stupefatti!
Il Mausoleo di Ataturk
L’Anıtkabir (letteralmente, “tomba commemorativa”) è il mausoleo di Mustafa Kemal Atatürk, il leader della Guerra Turca di Indipendenza e il fondatore e primo presidente della Repubblica di Turchia. Il mausoleo fu progettato dagli architetti Emin Onat e Orhan Arda, vincitori di un concorso organizzato dal governo turco nel 1941 per la creazione di un “mausoleo monumentale” in onore di Atatürk, su un totale di 49 proposte provenienti da tutto il mondo. Il mausoleo fu anche l’ultima dimora di İsmet İnönü, il secondo presidente della Turchia, che vi fu sepolto dopo la sua morte, nel 1973; la sua tomba si trova di fronte al mausoleo.
Lo stile classificato come Secondo Movimento Nazionale di Architettura è caratterizzato principalmente da costruzioni monumentali e simmetriche, con edifici in pietra che danno maggiore cura ai dettagli e all’artigianalità. L’Anıtkabir è considerato da molti come il massimo risultato di questo movimento artistico. Il sito scelto per la sua costruzione, il Rasattepe, nel 1942 era in una posizione centrale della città, sotto il quale sono emersi dei reperti appartenenti alla civiltà frigia, donati al Museo delle Civiltà Anatoliche.
La costruzione del mausoleo durò nove anni ed iniziò il 9 ottobre del 1944, e si compone di quattro fasi: la prima, che comprendeva lo scavo e la costruzione del muro di contenimento del ‘Cammino dei Leoni’, inizia appunto il 9 ottobre del 1944 e fu completata nel 1945. La seconda, che prevedeva la costruzione del mausoleo e gli edifici ausiliari che circondano il Cerimoniale, cominciò il 29 settembre 1945 e si è conclusa l’8 agosto 1950. La terza fase prevedeva la costruzione di strade che portano al mausoleo, mentre con la quarta fu allestito il Salone d’Onore, oltre a lavorare sui dettagli e sui rilievi. Questa fase si è conclusa il 1 settembre 1953.
Il Museo Etnografico
Il Museo Etnografico di Ankara è un museo etnografico dedicato alle culture e alla civiltà turca; il luogo, insomma, dove potrete meglio conoscere la storia di questo meraviglioso Paese. L’edificio è stato progettato dall’architetto Arif Hikmet Koyunoglu ed è stato costruito tra il 1925 e il 1928, ed ha ospitato temporaneamente il sarcofago di Mustafa Kemal Atatürk, dal 1938 fino al 1953, durante il periodo di costruzione del mausoleo. Dopo la sua morte, infatti, datata 10 novembre 1938, i suoi resti sono stati trasferiti qui, arrivando il 20 novembre dello stesso anno.
La bara è stata posta su un catafalco, nella parte anteriore dell’edificio della Grande Assemblea Nazionale Turca, per i funerali di Stato, e arrivò nel Museo Etnografico il 21 novembre 1938. La bara in mogano di Atatürk fu collocata all’interno di un sarcofago di marmo bianco, dove rimase per i successivi 15 anni; il 10 novembre del 1953, in onore del 15° anniversario della sua morte, fu trasferita nel mausoleo a lui dedicato.
Il Museo della Guerra d’Indipendenza
Il Museo della Guerra d’Indipendenza (il Kurtuluş Savasi Müzesi), ospita fotografie importanti, documenti e arredi dalla Guerra Turca di Indipendenza. Progettato dall’architetto Salim Bey, la sua costruzione iniziò nel 1915, e fu sede della Grande Assemblea Nazionale Turca durante la Guerra di Indipendenza, ed ebbe questa funzione fino al 15 ottobre 1924.
L’edificio poi servì come quartier generale del Partito Repubblicano del Popolo e poi come Scuola di Giurisprudenza, prima di essere consegnato al Ministero della Pubblica Istruzione turca nel 1952. I lavori per convertire l’edificio in un museo iniziarono nel 1957, ed fu aperto come Museo della Grande Assemblea Nazionale Turca il 23 aprile 1961.
Nel quadro delle celebrazioni del 100° anniversario della nascita del presidente Atatürk, fu convertito a Museo della Guerra d’Indipendenza, e inaugurato il 23 aprile 1981. Sono diversi i motivi di interesse per visitare questo museo: già nel corridoio principale noterete i dipinti ad olio raffiguranti gli eventi degli anni 1918-1923, mentre la seconda stanza a destra è stato lo studio privato di Mustafa Kemal, conservato nel suo aspetto originale e nella disposizione della stanza.
Le stanze che troverete nel museo, raffigurano le ‘stanze del potere‘ di questa importante fase della storia turca: le camere del Consiglio di Governo, la Sala Assemblee, la stanza dove si riunì il Comitato Legislativo che creò la Costituzione turca, e le stanze per le attività amministrative. Nel seminterrato, inoltre, vengono spesso allestite delle interessantissime mostre temporanee.
La Moschea Kocatepe
La Moschea Kocatepe è la più grande moschea di Ankara. E’ stata costruita tra il 1967 e il 1987 nell’omonimo quartiere, e le sue dimensioni lo hanno reso un punto di riferimento fisico e spirituale per i cittadini della città turca.
L’idea di costruire la Moschea di Kocatepe risale al 1940, ma divenne effettiva solo quando, l’8 dicembre del 1944, Ahmet Hamdi Akseki, il Vice-Presidente per gli Affari Religiosi turchi, istituì una società che si occupasse della sua realizzazione. Dopo che un primo bando per la sua costruzione andò a vuoto nel 1947, esattamente dieci anni dopo fu scelto il progetto di Vedat Dalokay e Nejat Tekelioğlu.
Il progetto presenta un design innovativo e moderno e, proprio per questo, fu causa di pesanti critiche da parte dei conservatori per il suo aspetto modernista, tanto che gli architetti dovettero modificarne la struttura. Oggi questa moschea, con la sua capienza di circa 24.000 fedeli, è una delle più grandi al mondo, oltre ad essere considerata un ‘capostipite’ della moderna architettura islamica. Se volete conoscere la tradizione turca, che si immerge nella modernità, allora siete decisamente nel posto giusto!