Se cercate una meta davvero speciale in cui immergervi nella storia la vostra destinazione è alla scoperta dei resti del favoloso mausoleo di Alicarnasso, nella provincia di Bodrum. Si tratta di una monumentale tomba, che sorge al centro dell’antica città di Alicarnasso, realizzata in onore di Mausolo, marito e fratello di Artemisia di Caria.
Mausolo era figlio di Ecatomno di Milasa: durante il suo regno, Mausolo, trasferì la capitale da Milasa alla città costiera di Alicarnasso, e prese in moglie la propria sorella Artemisia. Secondo le cronache del tempo, l’opera fu fatta erigere proprio dalla sovrana greca nel IV secolo a.C. in onore del fratello-marito. Per l’esecuzione delle opere fu incaricato Pìtide, architetto e scultore molto attivo all’epoca, che si avvalse dell’aiuto di importanti artisti del tempo.
Il mausoleo di Alicarnasso è una delle architetture più spettacolari e imponenti mai costruite. Secondo le cronache le opere per la realizzazione della tomba furono terminate in breve tempo ma, vista l’imponente struttura, è molto probabile che le stesse fossero state avviate prima della scomparsa del sovrano e terminate in una data vicina alla sua morte: ovvero, iniziarono intorno agli anni al 370- 365 a. C. e furono ultimate nel 350 a. C.
Fu la bellezza dell’architettura della struttura e l’insieme dell’apparato decorativo che gli conferirono la qualifica di una delle sette meraviglie del mondo antico. Lo stile era essenzialmente classico e, secondo alcune ricostruzioni, aveva un grande basamento, di 22 metri di altezza, con un elegante colonnato ionico, di circa tredici metri di altezza.
Al di sopra del colonnato si trovava una struttura piramidale a gradini, di circa sette metri di altezza. Completava l’opera, sulla sommità della tomba, una quadriga, opera realizzata dallo stesso architetto Pytheos. L’intero mausoleo raggiungeva un’altezza di circa 49 metri ed era la rappresentazione costante dell’importanza della carica rivestita da Mausolo ad Alicarnasso.
Inoltre, l’opera fu un’importante testimonianza della bravura e della competenza degli artisti che hanno contribuito alla costruzione. La struttura era così importante che, nonostante prima del termine dei lavori Artimisia fosse morta, l’architetto Pìtide e i suoi scultori, decisero ugualmente di portare a termine i lavori.
La tomba di Mausolo, oltre ad avare primati in bellezza e maestosità, è stata anche la prima tomba monumentale di questo genere che preludeva l’avvento di un nuovo stile di pensiero, l’ellenismo e fu l’opera grazie alla quale oggi si usa il termine mausoleo per indicare un monumento funerario.
Le decorazioni erano composte da fasce con bassorilievi che, secondo gli studiosi, si trovavano sul basamento e un fregio con corse di carri che si supponeva ornasse la cella. Non ci sono molti elementi che ci permettono di sapere dove erano esattamente collocati tutti i fregi, infatti, quando nel 1856 iniziarono le prime ricerche, già i resti del mausoleo erano stati reimpiegati nella fortezza di Bodrun e altri frammenti si trovavano sparsi nelle vicinanze della tomba, senza consentirne una ricostruzione.
Se volete farvi un’idea precisa di quello che poteva essere il mausoleo di Alicarnasso, potrete fare una rapida ricerca su internet digitando “Shrine of Remembrance Melbourne“. Questo monumento, dedicato a tutti quelli che hanno servito l’Australia nei conflitti armati, è stato ispirato proprio dall’antico mausoleo di Alicarnasso.
Alcuni reperti del Mausoleo, soprattutto i resti dei cavalli e della quadriga, sono oggi conservati presso il British Museum di Londra. I reperti sono esposti unitamente ad un’esaustiva spiegazione delle proporzioni dell’opera. Solo a vedere le dimensioni notevoli dei resti dei cavalli, che erano l’ultimo ornamento del mausoleo, potrete immaginare la grandiosità dell’opera.
Secondo alcune fonti la distruzione definitiva del mausoleo è avvenuta a causa di un terremoto del XIV Sec., altre invece sostengono che i Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni demolirono la tomba per utilizzare i materiali nella costruzione di Castel S. Pietro.
Di certo c’è che quello che rimane oggi del mausoleo sono solo delle affascinati rovine, attraverso le quali è sempre interessante spingersi alla scoperta della storia e dell’incredibile magnificenza del sovrano Mausolo: vedrete uno scavo rettangolare nella roccia per le fondamenta, la scala a ponente lungo la quale fu trasportato il corpo di Mausolo per essere seppellito, il tracciato ricostruito della cripta funebre, i tamburi delle colonne e pietre da costruzione di vario tipo.
Il mausoleo sorge su una collinetta che potrete raggiungere salendo verso la Moschea di Tepecik dal porto degli yacht. Quella che era l’antica Alicarnasso è l’odierna Bodrum, una bella cittadina con porto dominato da un maestoso castello realizzato ai tempi dei Crociati: quello in cui sono state reimpiegate parti del mausoleo.