Per gli amanti delle gite all’aria aperta e delle escursioni alla scoperta delle bellezze naturali che il nostro bel paese ci offre, una meta interessante potrebbe essere uno dei tanti bellissimi siti compresi all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio.
Uno degli scopi per il quale è stata creato il parco, oltre ovviamente a conservare e proteggere l’ambiente naturale, è quello di garantire, oggi e nel futuro, la possibilità di ammirare i tanti paesaggi in esso racchiuso. Quindi, proprio come sottolineano sul sito ufficiale, il Parco esiste per essere visitato.
L’estensione del parco è talmente grande da ricadere tra due regioni ed essere diviso in tre grandi settori: lombardo, altoatesino e trentino. Gli itinerari possibili sono moltissimi, ci sono infinite vie d’accesso attraverso paesi, valli e montagne che vi porteranno alla scoperta di percorsi naturalistici fantastici.
Settore Trentino
Una delle zone più significative di questo settore è la Val di Peio, dove, in località Cogolo, troverete anche un utile Punto Informativo con informazioni per le escursioni e sulle attività proposte dal parco. Inoltre, presso il centro, potrete noleggiare gli zaini da spalla per trasportare i bambini durante le escursioni.
L’area faunistica di Peio è un luogo perfetto in cui poter osservare da vicino cervi e caprioli ed è stata creata proprio per valorizzare l’ambiente e preservare alcune specie animali.
Molto bella anche la “Casa dei Cervi” , in cui troverete un caratteristico centro visita in cui, attraverso immagini e pannelli descrittivi, vi verranno spiegate le caratteristiche delle specie faunistiche presenti nell’Area protetta.
Un’altra bella zona è Malga Talé, nel bosco degli urogalli. La malga è stata recuperata e utilizzata per allestire un percorso tematico dedicato ai tetraoni, una specie di misteriosi uccelli selvatici che popolano l’area di pascolo in cui sorge la costruzione.
Nella radura che circonda il pascolo potrete incontrare, se siete fortunati, anche qualche gallo cedrone o un’affascinante pernice bianca. Il percorso che parte da Malga Talé segue le regole del birdwatching e vi accompagnerà alla scoperta di questi interessanti uccelli, direttamente nel loro ambiente naturale.
Settore Lombardo
La val Zebrù è un luogo molto interessante soprattutto per gli amanti della geologia. In questa zona potrete osservare bene i movimenti che causarono la formazione della catena alpina. Tra i monti più conosciuti, il Tonale, è anche un’importante meta per gli amanti degli sport invernali.
Belle anche, in alta val Zebrù, la Cima della Miniera con miniere di ferro e rame, e il Pizzo del Ferro in val Fraele, in cui potrete vedere gli affioramenti magmatici che hanno dato luogo a giacimenti minerari.
Nella parte valtellinese merita una menzione il bacino del torrente Frodolfo, in Valfurva, che il più esteso. Particolare la contrada Trepalle che, con i suoi 2096 metri sul livello del mare, è una delle più elevate dell’intero arco alpino.
Ogni valle del settore lombardo presenta aspetti naturalistici e paesaggistici diversi ed esclusivi, ad esempio la Valfurva è ricoperta di foreste di conifere, le valli Alpisella e Trela presentano tipici alpeggi, mentre la val Bruna, la val Paolaccia e la valle del Gallo, grazie all’alta quota, sono le più incontaminate del parco.
Se vi piacciono le baite, nella zona nord di Bormio, la val di Rezzalo, ha interessanti nuclei di baite, che vi avvicineranno al vecchio mondo rurale. Splendida anche la val di Viso con numerosi laghetti alpini.
Nel settore lombardo potrete vedere molte testimonianze di architettura rurale: in legno, con nuclei che risalgono al XVI secolo, miste in pietra e legno o interamente in pietrame. Ad esempio, nella sola Valfurva, ci sono più di 500 baite.
Settore Altoatesino
La parte altoatesina del Parco presenta un paesaggio davvero vario, che passa da zone coltivate e curate dall’uomo a paesaggi naturali incontaminati. Inoltre, si varia da altitudini molto modeste di 650 metri, del fondovalle venostano, ai quasi 4000 metri dei ghiacciai. La bella val Venosta è una vallata piuttosto secca ma è un luogo incantevole dove fare delle passeggiate immersi nella pace del suo ambiente naturale.
Salendo di quota troviamo, invece, quattro valli in cui potrete respirare l’atmosfera del mondo tipicamente alpino del parco nazionale. La prima è la valle di Trafoi, che arriva fino a verso Solda, località turistica di sport estivi ed invernali situata ai piedi dell’Ortles. La Val di Lasa è collegata a Solda attraverso un bell’itinerario in val di Zay, mentre la strada del Passo dello Stelvio si snoda ai piedi dell’Ortles e conduce ai 2757 metri dell’omonimo passo. La val di Lasa è un’area ancora piuttosto selvaggia, ottima per passeggiate nel silenzio e nella pace.
In val Martello, che inizia a Coldrano, potrete fare numerose gite d’alta quota, ammirando lo spettacolare massiccio del Cevedale, il gigante di ghiaccio che domina la conca terminale. La val Martello e la val d’Ultimo sono abitate tutto l’anno e il paesaggio è tipicamente agricolo con
numerosi masi e piccoli borghi davvero interessanti.
La coltivazione di mele è particolarmente importante in quest’area e, un po’ ovunque potrete vedere grandi estensioni di frutteti che, nel periodo della raccolta di popolano di tantissime persone che si occupano della raccolta.
Come avrete capito, proprio per la sua notevole estensione, nel Parco Nazionale dello Stelvio si incontrano paesaggi molto differenti, pertanto prima di decidere dove recarvi dovrete capire che cosa cercate dalla vostra escursione: pace e tranquillità, storia e cultura o incontro suggestivo con qualche bell’animale?