All’angolo di Via Milano con Via San Domenico, a Torino, sorge la bella chiesa di San Domenico che sembra proprio essere parte integrante del tessuto urbano, un po’ vittima e un po’ artefice dell’andamento delle due arterie: il corpo della chiesa si prolunga su via Milano mentre la facciata si apre su un piccolo spazio inserito nell’asse viario di via San Domenico.
La chiesa di San Domenico è la più significativa testimonianza dell’architettura medievale di stile gotico a Torino ed è uno dei luoghi di culto più antichi della città.
Cenni storici
Eretta tra il 1227 e il 1280 era il fulcro della comunità torinese dei Domenicani. Nello stesso periodo fu edificato anche l’annesso convento ma la costruzione della chiesa rimase incompleta per lungo tempo. Infatti, la facciata fu realizzata solo nel 1334, mentre il campanile fu elevato addirittura nel 1451. Pur essendo incompleta la chiesa di San Domenico rappresentò da subito il fulcro della cultura torinese.
La chiesa di San Domenico era molto amata dalla casa reale dei Savoia e per questo fu spesso oggetto di donazioni. Per volere della famiglia regnante l’interno della chiesa venne decorato secondo il gusto barocco e vennero erette alcune cappelle laterali.
Anche dopo che il violento incendio del 1762 distrusse la cappella del Rosario e parte dell’edificio, i Savoia intervennero e ordinarono la ricostruzione di quanto andato perduto. Si deve, invece, ai domenicani la realizzazione del nuovo altare maggiore risalente al 1776.
Nel corso dei secoli la chiesa ha subito molte trasformazioni e l’attuale aspetto medioevale si deve ad un radicale intervento di restauro stilistico operato tra 1906 ed il 1909, con il quale si sono recuperate le strutture e le decorazioni tipiche del periodo trecentesco piemontese.
Essendo sede della comunità domenicana, il convento fu il fulcro delle vicende cittadine legate all’inquisizione e un’intera ala del convento venne dedicata alle pratiche inquisitorie; erano annessi anche un carcere e un cimitero: qui vennero condannate alla pena capitale 80 persone tra cui il filosofo Jean Jacques Rousseau.
Descrizione della Chiesa di San Domenico
L’interno della chiesa è a tre navate e due cappelle fiancheggiano il coro e l’altare maggiore. La cappella di sinistra è detta Cappella delle Grazie ed è stata affrescata verso la metà del XIV secolo, mentre al centro della cappella è esposta un’icona del XVI secolo raffigurante la Vergine.
La cappella di destra è detta Cappella del Rosario e qui potrete ammirare la pala d’altare del Guercino che raffigura la Madonna del Rosario.
La piazzetta su cui si affaccia la chiesa di San Domenico è stata intitolata al beato Giuseppe Girotti, frate del convento ucciso dai tedeschi nel 1945 per avere aiutato gli ebrei e beatificato nel 2014.