Situata nel Campo Santo Stefano (detto anche Campo Francesco Morosini, da un doge del XVII secolo), nel sestiere San Marco, la Chiesa di Santo Stefano è, con la Basilica dei Frari e la Basilica ai SS. Giovanni e Paolo, la terza chiesa conventuale di Venezia, e custodisce le spoglie di Santo Stefano protomartire.
La chiesa fu eretta tra il XIII e il XIV secolo dai frati eremitani di Sant’Agostino; grazie alla ricostruzione nel Trecento e alle numerose migliorie sia strutturali che decorative del secolo successivo, la Chiesa di Santo Stefano è uno degli esempi più illustri dell’architettura gotico-fiorita veneziana. La chiesa è tristemente famosa anche per aver fatto da scenografia a numerosi episodi di violenza (in alcuni casi sfociati anche in omicidi) al punto che, nel corso dei secoli, essa fu sconsacrata per ben sei volte.
Descrizione
Da Campo Santo Stefano potrete ammirare il lato destro della chiesa, dove si aprono diverse monofore ogivali, ed è ben visibile il portale laterale, col suo meravigliose cornicione scolpito in marmo. Per un curioso gioco di percezione, la facciata appare molto più imponente di quanto in realtà non sia; gioco di proporzioni reso possibile dalla via molto angusta sulla quale affaccia.
Oltre al rosone centrale e alle bifore gotiche ai lati presenti nella parte superiore, dalla facciata potrete ammirare anche il meraviglioso portale realizzato da Bartolomeo Bono nel 1442, su cui spicca la lunetta gotica e le gugliette ottagonali ai suoi lati; inoltre, alla sommità dell’arco noterete anche una piccola statua marmorea raffigurante Gesù in trono.
L’interno della Chiesa di Santo Stefano è a tre navate divise da colonne in marmo di Verona che sorreggono cinque archi acuti per lato; il soffitto ha la caratteristica forma a ‘carena di nave’ rovesciata; nel presbiterio, invece, potrete notare il meraviglioso coro ligneo del 1488. Le opere presenti all’interno della Chiesa di Santo Stefano, la rendo un vero e proprio museo dei maggiori artisti rinascimentali veneziani.
Per elencarne solo alcuni, troviamo di Jacopo Tintoretto troviamo: L’orazione nell’orto (1579-80), Cristo che lava i piedi agli apostoli (1579-80), L’Ultima Cena (1579-80) e la Resurrezione (1565), opere realizzate tutte nello stesso periodo in cui il Tintoretto realizzò le sue magnifiche opere all’interno della Scuola Grande di San Rocco.
Di Bonifacio de’ Pietati, invece, troviamo la Sacra Famiglia con Santa Maria Maddalena e Santa Caterina (1528-30); ancora, la Crocifissione (1775) di Giuseppe Angeli che si trova al fianco dei meravigliosi San Nicola di Bari e San Lorenzo (1475); oltre a L’adorazione dei Magi e la Strage degli Innocenti (1733) di Gaspare Diziani, troviamo il Martirio di Santo Stefano (1630-38) di Sante Peranda. Infine, per chiudere questa lista, impossibile non citare la stele funeraria in ricordo di Giovanni Falier, opera realizzata nel 1808 dal Canova.
Oltre al campanile, di impianto romanico e, curiosamente, in pendenza, impossibile non menzionare il chiostro della Chiesa di Santo Stefano, progettato dallo Scarpagnino (1529), con le facciate affrescate dal Pordenone, salvate staccandole dalla parete ovest dopo un incendio nel Cinquecento. Tre di esse (la Cacciata di Adamo ed Eva, Cristo e la Samaritana, Cristo e la Maddalena) sono oggi custodite alla Galleria Giorgio Franchetti.
Come arrivare
La Chiesa di Santo Stefano si trova nella parte nord di Campo Santo Stefano, ed è facilmente raggiungibile coi mezzi pubblici. In particolare, potrete arrivare alla chiesa con le linee 2 (N negli orari notturni) alla fermata S. Samuele, o con la linea 1 (fermata Accademia).
Orari e prezzi
Orari: da lunedì a sabato dalle 10 alle 17 (chiusura biglietterie e ultimi ingressi alle 16.45)
Giorni di chiusura: tutte le domeniche, 25 dicembre, 1 gennaio, Pasqua, 15 agosto
Prezzi: intero 3 €, ridotto 1.50 €; per il Chorus Pass intero 12 €, ridotto 8 €
Contatti
Sito web (portale turismo Venezia): www.veneziaunica.it
E-mail: [email protected]
Telefono: 041 2750462
Indirizzo: San Marco 2774 – 30124 Venezia