Di cose da fare a Budapest ce ne sono davvero tante. L'ideale per godersi ogni angolo è girarla a piedi. Se volete limitare le spese, potete prenotare una pensione in un quartiere periferico che abbia nelle vicinanze una fermata della metro. Noi abbiamo pernottato a Budaors.
Buda e Pest è come se fossero (e lo sono state) due città indipendenti, divise dal Danubio, a collegarle sono sette ponti, più due ad uso esclusivamente ferroviario. Tassativo il passaggio attraverso il Ponte delle Catene, il più suggestivo e antico, nonché simbolo della città.
Anche se non siete amanti dei viaggi culturali, godetevi l'architettura impressionante del Palazzo del Parlamento e del Castello a Buda. Potete usare la funicolare per raggiungere quest'ultimo oppure evitarvi la coda e andare a piedi usando il percorso che si snoda tra la vegetazione.
Se non soffrite di vertigini, fate un giro nella Budapest Eye, la ruota panoramica a Pest. Un modo per tornare bambini e vedere la maestosità della città nella sua interezza.
Spendete qualche ora all'Isola di Margherita, luogo di ritrovo per giovani e turisti in cerca di relax. Stendete un asciugamano nei prati perfetti e oziate senza sensi di colpa. Se la calura è impegnativa, toglietevi le scarpe e mettete i piedi nella Fontana Musicale.
La sera non rinunciate a una puntata ai Bagni Széchenyi, le grandi terme gratuite.
Vale la pena andarci anche solo per il trasferimento, si passa attraverso paesini sonnolenti con le classiche casette dell'epoca comunista, dove ci si può fermare per fare una sosta e bere qualcosa di fresco. Sono circa duecento chilometri, ma non ci si accorge nemmeno di averli percorsi.
Una volta arrivati a Hortobagy, centro del parco nazionale che porta lo stesso nome, lo spettacolo è assicurato. Un pianura sconfinata, ricoperta di bassa vegetazione e animali in libertà.
Nel paese si trova anche un centro di recupero per uccelli di tutte le specie e con un'offerta libera, è possibile accedere all'ospedale delle cicogne, che sono ovunque con i loro caratteristici nidi.
Merita una visita anche il museo locale della vita dei Magiari, una delle sette tribù che conquistarono l'attuale Ungheria nell'896.
Se poi avrete la fortuna, come è successo a noi, di essere sorpresi da un elettrico temporale estivo, be', resterete ancora più incantati.
Mi è piaciuta la città di Budapest in ogni sua sfaccettatura, ma anche l'atmosfera rilassata che si respira lontano dai circuiti turistici classici. Lontano dalla città, poi, è come tornare indietro di qualche decennio, si respira tranquillità e la frenesia sembra non essere ancora riuscita a irrompere da quelle parti.
Un unico, inevitabile neo, almeno per quanto riguardale zone principali di Budapest: un turismo esagerato, invadente. Gruppi rumorosissimi di ogni nazionalità che urlano, disturbano, mancano di rispetto ai luoghi storici. E poi il cibo, ma questo è soggettivo. In ogni caso, anche se la loro cucina è discutibile, la città pullula di ristoranti etnici di tutto il mondo dove trovare alternative interessanti.
E' possibile sfruttare anche solo un weekend e, grazie soprattutto alle tariffe molto abbordabili, andarci in aereo. Ma io vi consiglio di prendervi qualche giorno in più e andarci in auto, con calma, fermandovi magari a dormire in itinere in un paesino a caso. E' un modo per riappropriarvi del tempo e riscoprire ritmi che troppo spesso sono dimenticati.