Treni per Atene

Di tutti i mezzi che potremmo scegliere di adoperare per raggiungere Atene, il treno è certamente il meno pratico. Non esiste un collegamento diretto che unisca l'Italia alla capitale della Grecia, ciononostante è tuttavia possibile arrivarvi su rotaie. Ecco come fare

Treni per Atene

In previsione di un eventuale viaggio alla volta della splendida Atene, una delle prime cose da fare è senz’altro quella di decidere come arrivare a destinazione. Il metodo più pratico, economico e veloce è senza dubbio l’aereo, meglio ancora (dal punto di vista del portafoglio) se facendo ricorso a compagnie aeree low cost. In quel caso saranno sufficienti solo poche ore per arrivare a respirare l’aria della Grecia.

Nel caso in cui preferiate invece evitare di rimanere sospesi in un velivolo a migliaia di chilometri dal suolo, e non abbiate alcuna intenzione di affrontare l’intero viaggio via mare, o semplicemente amiate i treni, allora vedrete le vostre opzioni venire ridotte in maniera drastica. Già, perché ci sono solamente due vie per arrivare in treno in Grecia dall’Italia, e solo una di queste esclude il tragitto via mare.

L'Orient Express, nei suoi anni d'oro attorno al 1930, collegava Zurigo ad Atene

L’Orient Express, nei suoi anni d’oro attorno al 1930, collegava Zurigo ad Atene

L’altra è la tratta linea Brindisi-Corfù-Patrasso-Atene, ed è compresa ovviamente anche di relativa traversata in traghetto. Quindi ci sono solo due treni per Atene. O meglio, non ce n’è nessuno in particolare. Ma per capirlo, andiamo subito a vedere la cosa nei dettagli.

Nella seconda ipotesi proposta, bisognerebbe innanzitutto, raggiungere il capoluogo della Puglia. Si tratta di un’altra bella città a dire il vero, anch’essa figlia di un passato antico e nobilissimo, che la vide come uno scalo di fondamentale importanza proprio per le tratte commerciali con la Grecia. Brindisi fu infatti elevata al rango di municipio dagli stessi romani nell’83 a.C., e fu tra le altre cose un importante crocevia culturale per chi intendeva recarsi, per l’appunto, nell’odierna Repubblica Ellenica.

Il celebre poeta romano Publio Virgilio, autore dell’Eneide, uno dei più grandi classici della letteratura di tutti i tempi (narrante la favolosa storia di Enea, un eroe troiano che, secondo la leggenda, fu il progenitore del popolo romano; ennesimo intreccio fra i miti della Grecia, nostro principale fulcro d’interesse, e la storia italica), vi spirò il 21 Settembre del 19 a.C., proprio al termine di cosa?

Già, di un viaggio in Grecia. I capricci della Storia.

Enea in fuga da Troia in fiamme, un celebre dipinto di Raffaello

Enea in fuga da Troia in fiamme, un celebre dipinto di Raffaello

Una volta giunti a Brindisi, dicevamo, c’è da imbarcarsi per Corfù. Il biglietto per una persona, maggiorenne e senza autoveicoli, si aggira attorno ai 100-140 euro, mentre in caso di due passeggeri maggiorenni con trasporto di automobile, la tariffa può salire fino a 450-500 euro. Con un pass InterRail è comunque possibile usufruire di forti sconti sulle traversate tra i porti italiani (Brindisi, Ancora, Bari) e la Grecia.

Ed anche una volta giunti a Corfù, comunque sia, la maniera più logica di arrivare ad Atene è sempre via traghetto, dal momento che si è appena approdati su un’isola.
Se intendete invece perseverare nell’impresa, ed almeno un treno siete decisi a prenderlo, a quel punto non resta che imbarcarsi su un ulteriore traghetto supplementare lungo la rotta Corfù-Patrasso, da dove potrete finalmente salire su un vagone che viaggerà via rotaia, diretto proprio alla stazione del Peloponneso.

Un traghetto della Egnatia Seaways, che copre la tratta Brindisi-Corfù

Un traghetto della Egnatia Seaways, che copre la tratta Brindisi-Corfù

Perché non arriva alla stazione di Larissa, potreste chiedervi. La risposta in questo caso è semplice: solo i treni per il Nord partono da Larissa, mentre per quelli diretti a Sud (Argos, Corinto, Kalamata e, per l’appunto, Patrasso) partono dalla stazione del Peloponneso. Una volta acquistato il biglietto e saliti a bordo, nel giro quattro ore sarete finalmente a destinazione.
Ad ogni modo, una buona notizia c’è: si dice che il circuito del Peloponneso sia assolutamente spettacolare, ed è altamente consigliato agli amanti dei treni e dei bei paesaggi.

Un tragitto del genere vi sembra un’Odissea? Aspettate a tirare le somme. Stavamo parlando di un altro modo di raggiungere Atene via treno, che non comprendeva viaggi in traghetto di sorta.

La stazione di partenza è quella di Venezia Mestre, ma nel caso vi troviate già dalle parti di Trieste, potrete salire a bordo anche da lì. Il treno è un diretto che, abbandonata Trieste, sosterà solamente a Lubiana, e poi vi porterà dritti a Zagabria. La durata complessiva del viaggio è di circa 7 ore e mezza.

Una volta arrivati alla stazione Glavni Kolodvor di Zagabria occorrerà poi viaggiare in direzione di Belgrado, in Serbia. Il biglietto costa circa 60 euro per la seconda classe (si arriva a 90 per la prima), e dopo un ulteriore viaggio di altre cinque ore e mezza sarete finalmente arrivati nella capitale serba.

La stazione centrale Glavni Kolodvor di Zagabria

La stazione centrale Glavni Kolodvor di Zagabria

Dopo aver attraversato due, o verosimilmente anche tre nazioni (a seconda dalla zona dell’Italia dalla quale sarete dovuti partire per andare fino a Venezia), nel vostro viaggio sarete quasi arrivati a metà strada. E quel “quasi” è decisamente disfemistico, serve principalmente a farvi forza. Perché Belgrado, per quanto possa essere una città interessantissima da visitare, non è certo la meta che vi siete prefissati.

Allora via, lungo il treno della Macedonian Railways che collega la capitale della Serbia a Skopje, in Macedonia, per un ulteriore viaggio della durata approssimativa di nove ore e mezza. Ad ogni modo, il costo del biglietto è decisamente accessibile rispetto a quanto visto in precedenza: si parla indicativamente di 20-30 euro a persona. Consigliabile chiaramente il treno notte.

Quando sarete arrivati in Macedonia, patria di Alessandro Magno (che confido mi perdonerà, ovunque si trovi ora, per una menzione tanto volatile, dacché meriterebbe quantomeno un capitolo a parte) potrete dire che il più sarà stato fatto. A quel punto non vi resterà che saltare a bordo di una carrozza diretta a Salonicco (Thessaloniki), per un ulteriore tragitto che durerà poco più di 6 ore. Attraversando l’Europa dell’Est, avrete finalmente messo un piede in Grecia.

Rimane un ultimo passo: arrivare nella culla della civiltà Occidentale. Ma dopo tutto quello che avrete passato, sarà una passeggiata di salute poiché per Atene, da Salonicco, parte un treno ogni quattro ore circa, ed il costo del biglietto si aggira pressapoco attorno ai 40 euro. Nemmeno le successive 5 ore abbondanti di viaggio potranno spaventarvi, dopo che avrete impiegato giorni interi per arrivare fino a lì. Dalla stazione sarà poi possibile raggiungere il centro di Atene con un breve viaggio in metropolitana.

Congratulazioni: siete finalmente riusciti ad arrivare nella capitale della Grecia via treno, snobbando aerei, traghetti e qualsiasi altro mezzo di trasporto pubblico e privato. In barba a spese, tempistiche e problematiche logistiche.

La città di Atene: finalmente siete arrivati!

La città di Atene: finalmente siete arrivati!

Nessuna ironia retorica, sia ben chiaro. O forse un poco sì, ma solo fino ad un certo punto. Perché per quanto possa sembrare una proposta di tragitto quantomeno bizzarra ed inusuale, cionondimeno fa parte di quella categoria di viaggi che, una volta ogni tanto, può essere un bene concedersi se ne si ha la possibilità.

Perché in fondo anche una piccola, personalissima Odissea sperimentale può risultare molto più interessante di un banale spostamento da A a B. Che potrà forse risultare rapido e senza imprevisti, certo, ma mancherà sempre degli odori, dei colori, dei sapori…di tutta quella vastissima gamma di esperienze che, di fatto, arricchiscono l’esperienza del viaggio, permettendo di trascendere il semplice concetto di spostamento. Affinché il percorso da intraprendere non debba essere più solo una fastidiosa pratica da espletare il prima possibile, ma possa diventare esso stesso un generatore d’emozioni. Dal suo principio, fino alla conquista della meta.

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