Da Genova, la prima tappa decisa del nostro itinerario è stato il Lago delle Lame. Posto a 1048 m. s.l.m., è un laghetto di origine glaciale situato nell’omonima foresta. Il Lago è alimentato da un ruscello stagionale, da alcune piccole sorgenti sublacustri e da un rigagnolo perenne che sgorga nelle immediate vicinanze. Il Lago, profondo solamente otto metri, è popolato da trote, immesse regolarmente dal secolo scorso per la pesca.
Dal Lago numerose sono le escursioni che si possono compiere ma quella che ha attirato maggiormente il nostro interesse è stata alla Cascata della Ravezza, raggiungibile dal Lago percorrendo 2 km in circa 45 minuti.
Il sentiero, con segnavia trattino giallo, è ben battuto e opportunamente segnalato, inizialmente è pianeggiante, prosegue con un tratto di discesa ed infine occorre superare una salita piuttosto ripida ma non di particolarmente impegnativa. Il ritorno avviene percorrendo lo stesso percorso a ritroso.
Per il pranzo ci siamo fermati al Rifugio presente affianco al Lago ma vi raccomando di accertarvi dell'apertura prima di farvi affidamento (non in tutte le stagioni dell'anno è aperto).
Raggiunto Santo Stefano d'Aveto nel pomeriggio, ci siamo goduti un bel panorama dal Passo del Tomarlo e poi dormito al Rifugio delle Casermette del Penna.
Al risveglio, già alle Casermette del Penna, alle ore dieci ci siamo messi in cammino per ammirare il panorama dalla vetta più prossima, ovvero il Monte Penna.
Abbiamo compiuto un percorso ad anello che in breve racconto, accompagnati da segnavia pallino giallo abbiamo iniziato l'escursione percorrendo qualche centinaio di metri su strada sterrata e poi svoltato a sinistra seguendo la segnaletica per "Laghetto del Penna", un gioiello non solo paesaggistico, ma anche di grande valore naturalistico, che ospita flora acquatica tipica e soprattutto popolazioni assai ricche di anfibi rane montane, tritoni...
Superato il Laghetto il sentiero prosegue in salita nel bosco sempre ben segnalato e nell'ultimo tratto è attrezzato, la salita non è semplice ed adatta a tutti, occorre reggersi con forza e superare grandi massi (livello escursionistico EE). La cima (1735 m.s.l.m.) si raggiunge percorrendo 2,2 km in circa 1h.
Dopo pranzo ci siamo messi in cammino per tornare "alla base", per concludere l'anello seguire il segnavia quadrato giallo. Il sentiero è molto semplice, procede in discesa nel bosco fino al Passo dell'Incisa e poi pianeggiante su strada sterrata fino al punto di inizio dell'itinerario.
Giornata semplice, non troppo impegnativa, divertente e con un panorama strepitoso.
La Val d'Aveto essendo situata in provincia di Genova ma al confine con l'Emilia Romagna è facilmente raggiungibile. E' una Valle molto frequentata che offre davvero molte attrazioni naturali. Molte sono le escursioni con partenza dai principali paesi che ne fanno parte e tutte le attività presenti cercano di sfruttare al meglio in territorio.
E' difficile trovare aspetti negativi da elencare. Le Casermette del Penna sono molto frequentate quindi non potrete trovare pace assoluta, ma la soluzione che abbiamo trovato noi è stata ottima, un'ora di cammino e ti trovi da solo in cima ad un monte con una vista a 360 grazi ottima. La strada da Genova per raggiungere Santo Stefano non è in ottimo stato.
Unicità. La Liguria è unica sotto vari aspetti ma poter godere di un panorama su Alpi e mare allo stesso momento, a 1700 metri di altezza, è superiore a tutto. Consiglio di dedicare il tempo che merita alla zona e a scoprire le zone più impervie e meno frequentate, in prossimi articoli racconto altre avventure.