Porta di Brandeburgo di Berlino

La Porta di Brandeburgo è uno dei monumenti simbolo della città, che negli anni è stata al centro di numerosi avvenimenti importanti e restauri. Impossibile lasciare Berlino senza averla visitata

Porta di Brandeburgo di Berlino

Dopo aver prenotato i biglietti per raggiungere in aereo la capitale tedesca, approfittando magari di un conveniente volo low cost, dovete cominciare a pensare a quali delle tante attrazioni e monumenti di Berlino non volete assolutamente rinunciare. Fra un pezzo di strudel alle mele ed un buon bicchiere di birra, infatti, vi ritroverete a girare per le vie di questa splendida città ammirandone i simboli e le opere che rappresentano in modo tangibile la sua storia. Una di queste è la Porta di Brandeburgo.

Tale monumento ricorda in modo faraonico la divisione della città e la sua terrazza era meta di visitatori che volevano dare uno sguardo oltre quel limbo che separava, geograficamente, politicamente ed anche moralmente la Berlino est dalla Berlino Ovest.

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La facciata della Porta di Brandeburgo

La Porta di Brandeburgo fu il luogo in cui, il 12 giugno del 1987, Ronald Reagan invitò il suo avversario ad abbattere il Muro con la celebre frase “Signor Gorbachov, abbatta questo muro!”. Traendo spunto dalle parole del presidente von Weizsacker, inoltre, aggiunse “fintanto che la Porta di Brandeburgo rimarrà chiusa, la Questione tedesca resterà aperta”.

A seguito della riunificazione della Germania (e conseguente caduta del Muro di Berlino), nel 1989, la Porta di Brandeburgo simboleggiò la nuova città di Berlino, la Berlino Unita. Era il 22 dicembre dello stesso anno, il giorno in cui si aprirono i battenti della Porta di Brandeburgo, evento a cui parteciparono più di centomila persone, che nella foga danneggiarono gravemente il monumento, che pertanto fu chiuso per restauro fino alla recente riapertura ufficiale del 3 ottobre 2002.

La Porta di Brandeburgo è il frutto dell’abile mente di Carl Gotthard Langhans, che ne schizzò il progetto ispirandosi all’Acropoli di Atene. I lavori per costruire tale monumento iniziarono nel 1788 e terminarono nel 1791. La Porta realizzata da Langhans originariamente non aveva il compito di sigillare la città ma si rivestiva di un significato più profondo, cioè dare la possibilità allo spirito democratico della Grecia antica di invadere i territori di Berlino, così come voleva il re della Prussia. La Porta di Brandeburgo fu poi inaugurata nel 1974, poco dopo la rivoluzione francese.

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Uno scorcio della Porta di Brandeburgo di Berlino

La Porta di Brandeburgo è la più maestosa delle 18 porte originarie della città di Berlino. Sulla sommità della sua imponente struttura si può osservare la Quadriga, una maestosa scultura realizzata nel 1793 da Johann Gottfried Schadow e che rappresenta la Vittoria alata. Le sue dimensioni sono tali da riuscire a vederla anche da distanze considerevoli. Tale scultura fu oggetto di parecchie vicissitudini che l’hanno vista muoversi da una capitale europea all’altra, come avvenne nel 1806 quando Napoleone la fece prelevare come bottino bellico e la fece portare nella sua amata Parigi fino al 1814, anno in cui rientrò (ed in modo trionfale) a Berlino.

Infatti, al popolo di Berlino faceva quasi più male essere stati privati del loro simbolo che essere stati sconfitti da Napoleone e, dunque, la felicità e la gioia al suo rientro in città fu tale da essere ancora oggi commemorata come un evento di fondamentale importanza della storia berlinese.

Un episodio che mise la Porta di Brandeburgo al centro dell’attenzione mondiale fu la vittoria della battaglia di Sedan, nel corso della prima guerra mondiale. In tale occasione, infatti, l’imperatore ordinò di appendere sulla Porta uno striscione riportante il testo “Welch eine Wendung durch Gottes Führung” che letteralmente significa “Che svolta, grazie alla guida di Dio”, anche se poi la Germania fu sconfitta, l’imperatore diede le dimissioni e l’intero territorio tedesco si fregiò del titolo di repubblica.

Un altro striscione storico appeso alla Porta di Brandeburgo fu quello dei seguaci di Hitler, che intendevano mostrargli la massima fedeltà “Führer befiehl, wir folgen!” che significa “Ordina, Führer, noi seguiamo!”

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Un particolare del tetto della Porta di Brandeburgo di Berlino

La storia della Porta di Brandeburgo, in effetti, è molto più lunga di quanto si possa descrivere in queste poche righe, dal momento che è stata al centro di battaglie, vicissitudini politiche, guerre napoleoniche, guerre mondiali, per non parlare del nazismo, la guerra fredda o le lotte per la riunificazione della Germania.

Quando visiterete la Porta di Brandeburgo, prima di spostarvi sull’altro lato della piazza, sostate nella cosiddetta Raum der Stille, cioè Stanza del Silenzio, posizionata nell’ala nord, dove potrete godere di un po’ di tranquillità.

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La Quadriga della Porta di Brandeburgo di Berlino

Non andate via dalla Porta di Brandeburgo senza aver prima visitato le altre attrazioni che si trovano nelle vicinanze come Pariser Platz l’Akademie der Künste e l’ambasciata Americana, fresca di restauro. Inoltre, visitate la Platz 18 März (piazza 18 marzo) la quale deve il suo nome all’insurrezione del 1848 per la democrazia.

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Indirizzo: Pariser Platz 1, 10117 Berlin

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