Palazzo dei Capitani del Popolo ad Ascoli Piceno

Il Palazzo dei Capitani del Popolo è un importante monumento situato in Piazza del Popolo, ad Ascoli Piceno, un tempo sede del magistrato cittadino e dei vari nobili e vicari che amministrarono il potere sulla città

Palazzo dei Capitani del Popolo ad Ascoli Piceno

Il Palazzo dei Capitani del Popolo è uno dei più grandi edifici storici del comune di Ascoli Piceno, venne eretto nel corso del XIII secolo su una serie di edifici preesistenti e sorge in corrispondenza di Piazza del Popolo, la quale deve il suo nome proprio a questa importante costruzione.

Cenni storici ed architettonici

Il Palazzo dei Capitani del Popolo di Ascoli Piceno venne costruito a cavallo tra il XIII ed il XIV secolo, grazie all’accorpamento di tre edifici differenti che vennero tra loro unificati mediante due ruette, così da andare a comporre un’unica facciata comune. Le prime notizie riguardo alla costruzione del palazzo risalgono alla fine del 1200, e si trovano in documenti che lo citano come la sede dei deputati dei ceti artigiani, con il nome di Palactium Popoli.

La sua denominazione cambiò in Palactium Communis et Populi o Communis Antianorum nel periodo in cui Ascoli divenne libero comune, poiché la sua rappresentanza popolare incrementò enormemente, ed il palazzo divenne sede del nuovo magistrato (il Capitano del Popolo, per l’appunto). Il Palazzo del Capitano del Popolo fu successivamente il palazzo di rappresentanza dei vari nobili che si alternarono quali signori della città, dai Vicari del Re di Napoli a quelli degli Sforza, passando per quelli del Papa Re.

alazzo dei Capitani del Popolo

La torre del Palazzo dei Capitani del Popolo

Nel corso la dittatura di Mussolini, esso fu ribatezzato Casa del Littorio, e diventò sede del partito fascista.

L’accorpamento delle tre strutture di cui si compone il Palazzo dei Capitani del Popolo avvenne nel corso del XIII secolo, ma è solo nel XIV secolo che esso assunse l’aspetto attuale, grazie ai papi Giulio II e Leone X che stanziarono circa 1100 ducati per finanziare la sua ricostruzione.

Il disegno della facciata posteriore che dà su via del Trivio venne realizzato attorno al 1520 da Cola dell’Amatrice, il quale progettò i portali in travertino e le finestre aggettanti. La struttura dovette essere successivamente restaurata in seguito all’incendio avvenuto nella notte di Natale del 1535, quando alcuni nobili in rivolta appartenenti alle dinastie dei Guiderocchi, dei Malaspina e dei Parisani resero il palazzo una zona di guerriglia.

Il commissario pontificio Giovan Battista fece a quel punto appiccare un incendio per stanarli e sedare la sommossa, con il risultato che il Palazzo dei Capitani del Popolo continuò a bruciare per due giorni, costringendo gli Anziani ad approvare un tempestivo piano di restauro.

Il portone principale venne portato a termine del 1546 per opera di alcuni maestri lombardi, sotto la direzione di Lazzaro di Francesco, e fu dedicato a Paolo III Farnese che seppe restituire ad Ascoli un florido periodo di pace. In una nicchia sopra l’archivolto è ubicata una statua papale, mentre il cortile centrale ed i rispettivi loggiati furono costruiti da Camillo Merlì nel 1549.

alazzo dei Capitani del Popolo

Il Palazzo dei Capitani del Popolo visto dai margini di Piazza del Popolo

Il palazzo divenne poi sede dei Governatori Pontifici nel 1563, e questi vi rimasero fino all’annessione delle Marche al neonato Regno d’Italia, avvenuta nel 1860. Da allora il Palazzo dei Capitani del Popolo rimase sotto il controllo dello Stato fino al 1902, quando questo lo cedette alla Provincia, e quest’ultima infine al Comune.

All’interno del palazzo si trovano la Sala della Ragione, antica sede del Consiglio dei Cento, ed i pannelli dipinti del controsoffitto risalgono al XVIII e XIX secolo. Lungo la parete Nord si trova una nicchia con un affresco del XV secolo attribuito a Pietro Alamanno, mentre il terzo piano ospita la Sala degli Stemmi, che deve il suo nome agli affreschi delle pareti. Al piano terra è possibile visitare l’area archeologica in cui, grazie ai reperti scoperti del corso degli scavi, sono stati riscontrati ben 12 processi di rinnovamento edilizio differenti.

Come arrivare

Per raggiungere il Palazzo del Popolo in automobile, dalla stazione ferroviaria di Ascoli Piceno scendere lungo via Venezia, svoltare a destra e prendere la terza uscita alla rotonda per viale Guglielmo Marconi. Imboccare quindi la SS 81 girando a destra e proseguendo fino a trovare via Adriatico ancora sulla destra; dopo la rotonda che seguirà, prendere il ponte di Porta Cartara sempre a destra e continuare fino a trovare via Pacifici sulla sinistra. Da qui andare dritto fino all’incrocio con via Dino Angelini, svoltare a destra in quest’ultima fino a quando, sulla sinistra, non si troverà via del Trivio. Da lì per raggiungere Piazza del Popolo, e quindi il Palazzo del Capitano del Popolo sarà sufficiente proseguire a piedi (si consiglia comune di trovare parcheggio prima, essendo zona pedonale).

Orari e tariffe

L’area archeologica del Palazzo del Popolo può essere visitata in occasione di apposite mostre, o previa comunicazione al Comune via mail, quest’ultima reperibile nella sezione contatti. Il costo per la partecipazione a mostre ed eventi culturali ivi allestiti varia a seconda della manifestazione interessata.

Contatti

Indirizzo: piazza del Popolo 13 63100  Ascoli Piceno
Telefono: 073 6244988/073 6298228
Sito web: www.comune.ascolipiceno.it
E-mail: [email protected]

Chiudi