Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è uno dei parchi più grandi d’Italia, con i suoi 150.000 ettari di estensione. Il Parco Nazionale del Gran Sasso nasce e si sviluppa prevalentemente in Abruzzo, nella provincia dell’Aquila, di Pescara e Teramo, ma abbraccia anche parte del Lazio (Rieti) e delle Marche (Ascoli Piceno).
Il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga ubicato nel cuore dell’Appennino a cavallo tra i Monti del Gran Sasso e i Monti della Laga, oltre a respirare tra le città summenzionate, include 44 comuni che, incastonati come piccoli diamanti preziosi tra la sua meravigliosa natura, profumano di atmosfere sospese nel tempo.
Le particolarità che caratterizzano le architetture e i profili delle costruzioni, rendono i paesini unici nel loro genere e costituiscono tappe obbligate per un itinerario davvero indimenticabile. Il Parco Nazionale del Gran Sasso con la sua varietà di paesaggi ed ecosistemi unici, rappresenta un dipinto senza cornice in grado di emozionare ogni sguardo.
Cenni descrittivi
Il Parco Nazionale del Gran Sasso si sviluppa un terreno prevalentemente montano caratterizzato dalla magnificente presenza di tre gruppi montuosi che sono rispettivamente i Monti della Laga, composti da arenarie, i Monti Gemelli e, infine, la catena del Gran Sasso d’Italia, dolomitici e calcarei.
All’interno dell’area protetta vi sono 20 montagne la cui cima bypassa i 2000 metri di altitudine; la successione delle vette in quota è davvero sorprendente: come un vero e proprio defilè sul red carpet, queste sinuose cime si susseguono, palesando pareti rocciose vertiginose, forre e valli, pendii delicati e inquieti versanti, interrotti solamente dalla presenza del Valico delle Capannelle il quale mette insieme le dolomie ed i calcari del Gran Sasso con le arenarie dei Monti della Laga.
Il Gran Sasso in virtù della sua natura litologica ha mantenuto e custodito le orme degli importanti e repentini sconvolgimenti climatici delle glaciazioni. Le espansioni dei ghiacciai hanno indubbiamente suffragato la migrazione di animali e la nascita di nuove piante e lasciato il segno sul territorio. In conseguenza di ciò sussistono sui versanti settentrionali delle montagne del Gran Sasso oltre 50 circhi glaciali.
Flora
Per quel che concerne la flora del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, essa muta, varia drasticamente a seconda delle aree e della quota. Nella zona sud-est del Parco Nazionale del Gran Sasso si possono ammirare boschi solo a quote alquanto basse e si compongono prevalentemente di pini neri e magnificenti querce; salendo di quota invece il territorio è dominato da vasti pascoli. A quote medie ci si imbatte in roverelle, cerri, maggiociondoli, meli selvatici mentre nella piana di Campo Imperatore e della zona alta troviamo solo pascoli. Spostandosi a nord del massiccio del Gran Sasso svettano indisturbati faggeti con boschi fitti e sconfinati che danno all’area un tocco davvero suggestivo ed incantevole.
Nella zona di Campo Imperatore e di Monte Cristo durante i mesi autunnali, facendo lunghe ed amene passeggiate, si possono ammirare funghi prataioli, porcini e morette, molto ambiti nella zona. I Monti della Laga invece presentano numerosi nuclei di Abete Bianco e di Betulla mentre tra i boschi ed i pascoli d’altura, un’atmosfera particolarmente nordica si respira grazie alla presenza di un’estesa brughiera a Mirtillo.
Fauna
Per quel che concerne l’aspetto faunistico del Parco Nazionale del Gran Sasso, il simbolo che lo rappresenta è il Camoscio appenninico ed oggi ad abitare il parco ve ne sono 500 esemplari. Il patrimonio faunistico del parco vanta la presenza di grandi erbivori, mammiferi ed uccelli.
Nel novero degli erbivori del parco vi sono caprioli, daini, cervi e, tra i grandi predatori, c’è l’elegante lupo appenninico. Tra gli uccelli che ‘controllano’ il parco è presente l’aquila reale, il falco pellegrino, lo spioncello, il gufo reale ed il sordone.
Informazioni utili
Telefono: 0862-60521
E-mail: [email protected]
Sito Web: www.gransassolaga.it