Le mura di Grosseto sono la cinta difensiva del centro storico della città. Assumono un’importanza rilevante per il loro buon grado di conservazione, grazie anche ai numerosi lavori di restauro che ne hanno mantenuto intatto il suo antico splendore.
Si tratta, dunque, di un’antica cinta muraria, la cui lunghezza è pari a 4 Km, il cui percorso è costellato di edifici e luoghi di culto di particolare interesse storico e monumentale, e rappresenta una suggestiva passeggiata adornata grandi giardini e molti alberi.
La sera, grazie alla particolare illuminazione che il comune di Grosseto ha installato alla base delle mura, queste sembrano ancora più imponenti regalando una grandiosa esperienza visiva a chi le visita.
Cenni storici
Le mura di Grosseto vennero edificate la prima volta nel corso del XII secolo, in seguito all’abbandono della vicina Roselle. La cinta fu soggetta a grandi lavori di restauro durante il periodo medievale.
Fu Francesco I de’ Medici a commissionare a Baldassarre Lanci dei lavori di riqualificazione della zona, il cui risultato fu una cinta a mura esagonali ed i cui lavori terminarono nella prima metà del 1593. In seguito ad un’ordinanza di impiego dei prigionieri come forza lavoro, per 19 anni vi fu una modernizzazione delle mura di Grosseto secondo i canoni rinascimentali; vennero inoltre realizzate delle cisterne che servivano a raccogliere l’acqua piovana da distribuire nelle varie abitazioni vicine.
Le mura furono fornite di imponenti bastioni difensivi che mantenevano la tipica forma pentagonale, il tutto rafforzato da un’ulteriore coppia di bastioni che guardavano l’interno della cittadella. Fino al 1757 vi fu la presenza di un fossato tutto lungo le mura.
Le porte di accesso erano due principalmente: la Porta Nuova a nord e la Porta Vecchia o Reale a sud. Purtroppo durante il secondo conflitto mondiale le mura di Grosseto vennero danneggiate in alcuni punti e furono spazzati via le garitte rimaste in piedi dopo i lavori voluti da Leopoldo II nel 1855.
Descrizione
Le mura di Grosseto possono essere divise in 2 tipi: le mura medievali e quelle medicee. Le prime ebbero vita con la fondazione e costruzione della città di Grosseto. Purtroppo ben poco è rimasto di quelle mura e, quel poco, è stato inglobato nella ricostruzione della successiva cinta muraria, che contava ben quattro porte d’entrata: oltre a quelle tutt’ora presenti vi erano a est la Porta di Santa Lucia e a ovest quella di San Michele. Le mura medicee sono quelle che tutt’oggi possiamo ammirare.
La costruzione delle mura di Grosseto ebbe un grande impatto a livello topografico. Infatti molte case, conventi, chiese e monasteri dovettero essere demolite per far spazio a questo nuovo complesso murario. Dopo i lavori di ristrutturazione eseguiti nell’Ottocento, le mura acquisirono l’attuale importanza e funzione: un parco pubblico cittadino. Fu demolita la Porta Nuova per fare spazio ad una nuova porta detta Porta Corsica.
Per ammirare le mura di Grosseto in tutto il loro splendore è consigliabile partire dalla parte Meridionale della cinta, e più precisamente dalla Porta Nuova per proseguire poi in senso orario per vedere le seguenti architetture: Bastione Cavallerizza, Porta Corsica, Bastione Molino a Vento, Bastione Garibaldi, Bastione Rimembranza, Bastione Fortezza, Bastione di Santa Lucia, Cassero Senese, Porta Santa Lucia, Piazza d’Armi, Pozzo della Fortezza, Cappella di Santa Barbara, Bastione della Vittoria e il Bastione Maiano.
Si tratta di un percorso davvero suggestivo, che vi regalerà scorci architettonici molto interessanti della città di Grosseto.