Essere a Tunisi e non vedere almeno uno dei tanti luoghi di culto islamico, renderebbe incompleta la visita della città. L’edificio religioso più importante in città è la moschea al-Zaytuna, conosciuta anche come la moschea dell’Olivo.
Questo appellativo viene dall’antica leggenda che narra che nel luogo in cui oggi sorge la struttura, un tempo si trovava un oratorio e un ulivo.
La moschea dell’Olivo è la principale moschea all’interno della Medina di Tunisi ed è anche il santuario più antico e più grande della città.
Cenni storici
Secondo alcune teorie la fondazione della moschea risale, presumibilmente, all’anno 732 e fu realizzata per volere dell’allora Governatore di Tunisi. Altre fonti sostengono che la moschea venne realizzata dal generale ghassanide Hassanal-Nu’man, giunto nel luogo in cui oggi si trova la moschea di ritorno dalla spedizione conquista islamica del Maghreb.
Il generale avrebbe restaurato l’antico oratorio nel 698 e successivamente, nel 704, diede il via alla costruzione della moschea. Alcune ricerche fatte in epoca recente hanno confermato che la costruzione sorge sulle vestigia di una basilica cristiana.
L’edificio che vedrete oggi non è quello originario, dato che venne quasi totalmente ricostruito nell’864, sotto il regno dell’Emiro aghlabide Abu Ibrahim Ahmad . Come riporta un’iscrizione sul basamento della cupola del mihrab, i lavori sono stati portati a termine dall’architetto Fath Allah.
Con il susseguirsi delle dinastie la moschea ha ricevuto diversi rimaneggiamenti: nel 990 il sovrano ziride Mansur ibn Bologhin fece costruire una cupola bicroma, nel 1250 vennero installate imponenti cisterne e nel 1316 furono eseguiti importanti restauri.
Nel 1450, il sultano ottomano Murad II, fece realizzare una biblioteca in stile turco, mentre nel 1637, a seguito dell’occupazione spagnola, venne costruita la galleria orientale. Infine, nel 1894, venne aggiunto un minareto di stile almohade. Dopo l’indipendenza, nel 1960, furono eseguiti altri importanti lavori di restauro.
Descrizione
La moschea è stata costruita su un’area di circa 5000 metri quadrati. La struttura è davvero imponente, dotata di nove ingressi e sorretta da 184 antiche colonne provenienti, quasi tutte, dal sito archeologico di Cartagine.
La moschea al-Zaytuna segue la tipologia delle moschee ispirate alla Grande Moschea di Cordova e a quella di Qayrawan e presenta una corte a trapezio circondata da una galleria.
All’interno della moschea ci sono 15 navate e 6 campate. La galleria è sostenuta da colonne e da capitelli antichi. In mezzo alla corte si trova una quadrante solare. La cupola del nartece ha un decoro realizzato con pietra nera e mattoni rossi. La sala di preghiera di forma rettangolare e misura ben 1344 metri quadrati.
Il minareto è di pianta quadrata ed è posto nell’angolo nord-ovest della corte; è alto 43 metri e la sua decorazione ricorda quello del minareto della moschea della Kasba.
Infine, vi ricordiamo che prima di essere uno stupendo esempio di architettura tunisina, la moschea al-Zaytuna è un luogo di culto, con regole che devono essere rispettate. Pertanto ricordate di portare qualcosa per coprire le parti scoperte del corpo, nel caso indossaste abiti corti.
In moschea si entra senza scarpe e se è in corso la preghiera sarebbe meglio attendere che il rito finisca. Alle donne sarà chiesto di coprire il capo almeno con una sciarpina.