Siamo partiti per questa esperienza spirituale religiosa la mattina del 23 agosto 2015 alle ore cinque di mattina con una compagnia che partiva da Valmontone. Il punto di incontro era davanti la scuola elementare, dopodiché abbiamo atteso un quarto d'ora che arrivassero tutti quanti per poter partire.
Abbiamo viaggiato tutta la mattinata per poi poter prendere la nave ad Ancona alle 15:00 e sbarcare a Spalato. Siamo arrivati a quest'ultimo alle 21:00 circa, per poi rimettersi in viaggio per Medjugorje arrivando così in hotel per le 23:30. Abbiamo posato i bagagli e subito il primo saluto alla Madonnina, in quanto la chiesa è sempre aperta.
Nei giorni seguenti abbiamo scalato le due montagne: prima la più alta e rocciosa arrivando così alla Croce Bianca (Križevac), alta 8.5 metri e larga 3.5, e poi - il giorno seguente - la più "bassa" e meno rocciosa rispetto dell'altra arrivando alla Croce Blu.
Nelle ore libere sentivamo le messe oppure andavamo a visitare i paesi limitrofi, come Mostar, o le cascate.
Al ritorno non si poteva non fermarsi anche alla Piccola Lourdes.
Una volta sbarcati ad Ancona, ci siamo fermati prima alla Madonna di Loreto dove ci hanno benedetto con una messa, visitando così anche un po' il posto.
Davanti alla chiesa vi erano dei graffiti disegnati a terra con dei gessetti colorati che sembravano quadri.
Abbiamo continuato la nostra tabella di marcia fermandoci così a San Gabriele, arrivando per le 13:00 circa e aspettando che aprisse il santuario alle 15:00.
Abbiamo fatto il pranzo a sacco su delle panchine ricoperte da un gazebo sotto un albero. Affianco al santuario vi era una struttura che conteneva diversi presepi - fatti con diversi materiali e di diversa ampiezza - costruiti da alunni di varie scuole e vari artigiani.
Oltre ai presepi in codesta struttura, vi erano diverse stanze e, in una che mi ha colpito in modo particolare, vi erano dediche rivolte a persone morte, alcune anche di giovane età, devote a San Gabriele.
Abbiamo finito così la nostra visita alle 18:30 circa, arrivando a Valmontone.
La scoperta di nuove emozioni, nuovi posti, realtà diverse da quelle che vivi tutti i giorni. Il senso di estrema spiritualità, una grande luce che può aprire il cuore al dono della fede, alla preghiera, che dà una sensazione di pace interiore e riesce a far riflettere sul significato del perdono.
In particolar modo non c'è stato nulla che non mi sia piaciuto, a parte un po' il cibo; comunque nulla mi toglie dalla mente il pensiero di poterci riandare un domani, magari con l'aereo, in modo tale da non perdere giornate in ore di viaggio, tempo prezioso magari per poter visitare più di qualcosa.
Uno dei consigli primari che mi sento di dare è di andarci pensando: "io ci vado perchè ci credo", e magari non per fare una vacanza. Altro consiglio che mi sento di dare è portarsi panni comodi in quanto, non essendoci pub e quindi serate o feste, è inutile portarsi vestitini per uscirci la sera, e soprattutto, se si vuole fare la scalata delle montagne, portarsi scarpe comode... anche se qualcuno se l'è fatta pure a piedi...