Istanbul, Capodanno da mille e una notte

Un capodanno fuori dalle aspettative, vissuto senza troppa organizzazione ma 'alla giornata', cercando di assorbire tutto quello che la meravigliosa Istanbul ci raccontava ad ogni nuovo angolo.

Istanbul, Capodanno da mille e una notte
Data e giorni
Gennaio 2013 - 4 giorni
Tipo di viaggio
Arte e Cultura
Alloggio
Hotel
Partecipanti
2
Costo a persona
400 €
Mezzi di trasporto
Aereo
TAPPA 1
L'antica Costantinopoli

Io ed il mio compagno di viaggio abbiamo deciso di staccarci completamente dai tour di gruppo e abbiamo cercato di viverci la città scoprendola da soli. Abbiamo alloggiato in un albergo a Sisli, zona piuttosto ben servita ma, comunque, consiglio di scegliere qualcosa di più centrale anche perchè se non ci si vuole affidare agli spericolati tassisti, muoversi con i mezzi pubblici è difficile quanto ad informazioni perchè parlano poco l'inglese e, pertanto, bisogna un po' affidarsi alla fortuna.

Abbiamo visitato le meravigliose moschee, osservando con rispetto i riti dei fedeli del togliersi le scarpe e del lavaggio dei piedi in apposite fontane site all'ingresso, nonchè della divisione dell'area donne e uomini per il momento della preghiera.

Esterno moschea in notturna

Abbiamo visitato lo splendido Museo di Arte Moderna ma consiglio vivamente di non fermarsi al bar per un attimo di ristoro perchè i prezzi sono decisamente alle stelle.

Le mille spezie

Inevitabile è attraversare il lungo mercato, dove si viene lettaralmente assaliti dai venditori che provano a farti comprare la qualunque ma di cui a me resta in particolare il ricordo delle coloratissime spezie esposte con ordine meticoloso e delle meravigliose lampade.

Le coloratissime lampade

Cosa mi è piaciuto

Il fascino cosmopolita di questa città. Quella che, ancora nel 2013, poteva sembrarmi un'integrazione possibile. I tanti colori, i tanti odori, i tanti suoni, i tanti volti diversi... una magia mai vissuta altrove. Mi ha colpito particolarmente l'inno che si eleva potente per la chiamata alla preghiera. La prima volta mi ha addirittura spaventata. Poi è diventata una sorta di musica incantatrice.

Cosa non mi è piaciuto

Il cibo e la poca pulizia. Ogni volta che visito un posto nuovo cerco sempre di capire ed apprezzare le culture altrui ma questa volta ho fatto davvero tanta fatica a farmi andare giù cibo tanto speziato e dolci super glassati, serviti con poca attenzione un po' in ogni posto in cui siamo stati. Anche il famoso e buon Simit, che è una ciambella salata al sesamo che viene venduta per strada all'interno di una specie di carrozzelle che stanno nel traffico e non danno nemmeno lontanamente un'idea di pulito.

I consigli di Maria Guerricchio

Non voglio sembrare incongruente nel dare un voto pari a 5 e poi a non consigliarlo come posto da visitare. Non lo consiglierei ora chiaramente, non è il momento più adatto. Quella multiculturalità che si viveva ai tempi del mio viaggio come una presenza viva e formativa oggi è, purtroppo, instabile e, pertanto, pericolosa.

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