Le monumentali e splendide Mura di Costantinopoli o Mura Teodosiane sono un’opera di matrice architettonica bizantina e rappresentano in assoluto l’opera più grande dell’Impero bizantino. Le Mura di Costantinopoli (l’antica Istanbul) furono costruite in pietra con lo scopo di proteggere la città dagli invasori.
Le massicce Mura di Costantinopoli che cingevano l’intera città in un sicuro e rassicurante abbraccio,vennero più volte fortificate e corroborate sino alla caduta di Costantinopoli che avvenne nel 1453 ad opera degli Ottomani.
Ab originem, le Mura di Costantino erano finalizzate a difendere sia per mare che per terra la città da potenziali attacchi. In un secondo momento però, Arcadio, l’Imperatore bizantino decise di far edificare nuove cinte murarie dato che la città si stava sempre più ampliando.
Il compito della costruzione della cinta muraria venne attribuito all’architetto Flavio Antemio il quale diede vita alle mura nel corso del V secolo durante l’egemonia di Teodosio II. La cinta muraria edificata da Antemio rese la città di Costantinopoli inattaccabile, tant’è che la salvò dagli attacchi degli arabi e bulgari.
Le nuove mura cedettero al terzo attacco ottomano; fu così che gli Ottomani conquistarono Costantinopoli e segnarono l’epilogo dell’impero romano d’Oriente. Nel corso del XIX secolo, parti delle Mura di Costantinopoli vennero smantellate al fine di rendere più ampi i confini della città di stampo medievale. Attualmente le Mura di Costantinopoli sono ancora visibili e, dal 1980, il Governo Turco ha dato il via ad un processo di restauro delle stesse.
Descrizione
Le monumentali e massicce Mura di Costantinopoli vennero magistralmente costruite su due linee difensive con l’aggiunta di un fossato. La cinta muraria interna era quella precipua caratterizzata da un’altezza di ben 12 metri ed uno spessore di 5 metri; per quel che concerne invece l’imponente muraglia di fronte, essa si presenta esternamente formata da blocchi di calcare mentre, internamente, è composta da calce, malta e, infine, mattoni schiacciati.
L’intera scenografica struttura è attraversata da 11 fasce di mattoni caratterizzate da uno spessore di 40 cm. Al fine di difendere in modo ulteriormente icastico e deciso la struttura, la cinta muraria venne accompagnata da ben 96 torri a pianta esagonale o ottagonale e alte 20 metri.
Ognuna delle 96 torri, presentava al suo acme, una terrazza e, internamente, era dicotomizzata in due sezioni. La camera inferiore era sfruttata per lo stoccaggio, mentre, quella superiore, era caratterizzata da feritorie per sparare i proiettili. Il muro principale venne edificato con notevole distanza dalla cinta muraria esterna, circa 15-20 metri; la distanza che intercorreva tra i due punti venne chiamata Peribolos. Le porte principali e porte più piccole, ubicate alla base della parete interna della torre, consentivano l’ingresso alla cinta muraria esterna.
La cinta muraria esterna, con le sue 96 torri monumentali e solide, rappresentò un’incredibile garanzia difensiva per la città di Costantinopoli sino alla sua caduta, come summenzionato, nel 1453.