Isola di Dino a Praia a Mare: cosa vedere ed escursioni

L'Isola di Dino, al largo di Praia a Mare, è una delle isolette più conosciute del Sud Italia, grazie alle sue suggestive grotte, tra cui la famosissima Grotta Azzurra

Isola di Dino a Praia a Mare: cosa vedere ed escursioni

L’Isola di Dino è una piccolissima isola della superficie di 0,5 chilometri quadri, appartenente al comune di Praia a Mare, in provincia di Cosenza, sulla costa tirrenica. E’ situata di fronte all’abitato di Praia a Mare, davanti a Capo dell’Arena, nel sud del paese.

Il suo nome, con grande probabilità, deriva dal greco dina (‘tempesta’), poiché un tempo le acque di Frontone, la punta sud dell’isola, quando vi era una tempesta erano molto pericolose per i naviganti. Fino agli anni ’60, questo territorio apparteneva al comune di Praia a Mare, mentre da quegli anni in poi venne acquistata da Gianni Agnelli. Oggi l’isola è ancora privata (il proprietario è il giovane imprenditore Matteo Cassiano), ed è in una fase di rilancio turistico.

Cosa vedere sull’Isola di Dino

Date le piccole dimensioni di quest’isola (oppure un ‘grande isolotto’, scegliete voi), le uniche attrattive degne di rilievo sono quelle naturalistiche: 50 ettari di verde, con tantissime grotte millenarie, falesie calcaree e alte scogliere che si ‘lanciano’ a capofitto nel mare.

L'Isola di Dino vista dall'alto

L’Isola di Dino vista dall’alto

L’unica eccezione è rappresentata da quella della Torre dell’Isola di Dino, una struttura di origine normanna e dalla forma quadrangolare che venne utilizzata come torre di avvistamento in epoca Angioina e Borbonica. Venne edificata nella punta occidentale dell’isola (il ‘Frontone’), a quota 73 metri sul livello del mare, ed è il miglior punto dell’isola per ammirare lo splendido panorama circostante!

Il perimetro dell’isola è di circa 3 chilometri, e non è provvisto di spiagge: è così che la principale delle attrattive dell’isola, come noto, sono le sue meravigliose grotte, numerosissime e tutte molto suggestive, che sono il risultato di una millenaria erosione dell’acqua e, in parte, del vento.

La Grotta del Leone

La Grotta del Leone

Una delle più famose è senza dubbio la bellissima Grotta del Monaco, un luogo dove le rocce assumono dei lineamenti quasi umani, all’interno della quale troverete un mare limpido, con sfumature che vanno dal verde smeraldo fino ad arrivare all’azzurro.

Anche la Grotta delle Cascate è una delle più importanti dell’isola; deve il suo nome al rumore che produce lo scrosciare delle cascate al suo interno. Qui vedrete tantissime stalattiti, stalagmiti e anche delle rocce dal romantico color rosa, tra le più suggestive dell’isola.

Molto famose anche la Grotta delle Sardine (dalla presenza di numerosi banchi di sardine al suo interno), la Grotta del Frontone (toponimo derivante dalla sua posizione, proprio di fronte alla punta occidentale dell’isola, il ‘Frontone’ appounto), e la Grotta del Leone, chiamata così per la presenza di una roccia che sembra, appunto, un leone accovacciato.

La Grotta del Gargiulo

La Grotta del Gargiulo

La più ampia dell’Isola di Dino è senz’altro la Grotta del Gargiulo, una delle più spettacolari. Si estende all’interno della roccia per decine e decine di metri, ed è completamente sommersa, se si fa eccezione per due piccole bolle d’aria. E’ assolutamente sconsigliata la visita, a meno che non siate dei sub esperti, data la sua estrema pericolosità!

Nel 1990, sulla Rivista “Il Subacqueo”, due esperti sub comunicano l’esistenza nei fondali dell’isola di Dino di una splendida foresta di Paramuricee. Si tratta di un ambiente che si estende su una piattaforma localizzata all’altezza del Frontone, come detto l’estremità occidentale dell’isola, da circa 30 e fino a 50 metri di profondità, che ospita inoltre una notevole varietà di fauna acquatica.

La 'Foresta di Dino'

La ‘Foresta di Dino’

Sono esemplari che si trovano anche nei fondali dell’isola di Medas in Spagna, di Tavolara in Sardegna e della splendida Portofino. La particolarità della “Foresta di Dino” (così è stata ribattezzata) consiste in una suggestiva gamma di sfumature di colore, dal rosso al giallo cromo. Molto interessanti, da un punto di vista paesaggistico e naturalistico, la presenza delle colonie di Gorgonie, che arrivano fino a oltre un metro di altezza.

Grotta Azzurra all’Isola di Dino

Abbiamo volutamente segnato in un paragrafo a parte la splendida Grotta Azzurra, lunga circa 70 metri e posta anch’essa sul versante sud dell’isola. La sua bellezza, evidenziata anche da tutte le guide nazionali ed internazionali, risiede nella combinazione di numerosi fattori: la sua profondità (circa 12 metri), la disposizione e le altezze diverse delle rocce (non levigate) e gli effetti della luce.

Proprio questi effetti luminosi sulla splendida acqua di colore azzurro (da cui il nome della grotta) sono il vero fiore all’occhiello di questa meravigliosa grotta, sia quella diretta che arriva dall’ampio ingresso, sia quella indiretta, che viene riflessa dai fondali e che all’azzurro della parte superficiale associa un suggestivo colore verde rame.

L'ingresso della Grotta Azzurra

L’ingresso della Grotta Azzurra

Escursioni all’Isola di Dino

Uno dei modi per trascorrere una piacevole giornata sull’Isola di Dino è la possibilità di fare numerose escursioni lungo tutta l’isola, dentro la quale ammirare una bellissima varietà di flora e di fauna. Al suo interno, sono tantissime le specie floreali, tra cui il mirtillo, il lentisco, la ginestra, il leccio, il pino. Per gli amanti della botanica è da sottolineare la presenza di macchia mediterranea.

Qui vi sono anche varietà floreali particolarmente rare, come ad esempio la Palma Nana (anche chiamata Palma di San Pietro), il Talittro Calabro, il Garofano delle Rupi e la Primula di Palinuro, che deve il suo nome al fatto che, fino a poco tempo fa, si credeva crescesse solo a Capo Palinuro, in provincia di Salerno.

La Primula di Palinuro, prima specie endemica della località campana

La Primula di Palinuro, prima specie endemica della località campana

Diverse anche le varietà faunistiche, tra cui diversi esempi di conigli selvatici, rondoni, colombaccio, il colombo terraiolo, la quaglia marina. Sull’isola di Dino, peraltro, sono moltissime le specie di volatili che la usano come sosta durante le loro migrazioni: ricordiamo, tra questi, almeno la marzaiola, il germano reale, la beccaccia di mare.

Come arrivare sull’Isola di Dino

Per arrivare a Praia a Mare:

In auto – percorrete l’A3 Salerno-Reggio Calabria: uscendo a Lagonegro Nord, dovrete poi percorrere 36 chilometri della strada statale 586 Valle del Noce fino ad imboccare la SS. 18 Alto Tirreno cosentino.

In treno – Linea ferroviaria Salerno – Reggio Calabria: scendete alla stazione di Praia-Aieta-Tortora per tutti i convogli espressi ed interregionali; scendete alle stazioni di Maratea (Pz) e Scalea (Cs) per i treni Intercity.

In Aereo – Gli aeroporti più vicini sono quelli di Lamezia Terme o Napoli

Per visitare l’Isola di Dino, invece, potete scegliere sia di affittare un pedalò per ammirare le sue splendide grotte, sia una delle numerose imbarcazioni (nel caso vogliate sbarcare proprio sull’isola) che partono dal lido di Praia a Mare, al costo medio di circa 10 € a persona.

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