Partiti da Cremona in mattinata e scesi attraversando la Toscana, la prima cosa che si trova entrando in Umbria è il Lago Trasimeno che costeggia per buona parte il proprio percorso. L'avevamo già visto da Castiglione del Lago ma da questa parte è un'altra storia. Qui sei in alto ed hai la possibilità di vederlo bene e la sua presenza è una coccola che ti accompagna lungo il tragitto.
L'arrivo a Perugia è di quelli traumatici. I sensi unici sono la specialità della casa, la guida dei perugini (che già conoscono la strada giusta da percorrere) impone una scelta immediata e, a fronte di un piccolo errore, si rischia di dover rifare il giro della città.
Tempo di appoggiare i bagagli in albergo e resta un pomeriggio da poter investire. Si decide di passarlo nella meta più a nord che abbiamo programmato per il nostro viaggio, Città di Castello.
Un giro ai vecchi essiccatoi di tabacco per buttare l'occhio alla collezione Burri e poi un rapido giro del centro.
Fine pomeriggio con un aperitivo rinforzato presso il "Buligame" (mi pare di aver capito che si tratta della parola locale che sostituisce la più cremonese "Casino"); voto 8 perchè il viaggio è anche votato alla ricerca del 'signor Tartufo'.
Ritorno a Perugia in albergo, due chiacchiere con il caro amico cuscino e via fra le braccia di Morfeo.
Sveglia e colazione rigorosamente a base di cioccolato e via verso nord est, verso Gubbio. La vera domanda è perché fino ad oggi io non avessi mai messo piede a Gubbio... che poi è il paese con più omicidi d’Italia, si sa.
Un paese talmente bello che i vari striscioni “bar di Terence” o effigi varie di Don Matteo risultano quasi pacchiane. Tempo di venire dichiarati ufficialmente "matti" e di mangiare qualcosa in Piazza e il tempo è passato senza che nemmeno ci accorgessimo.
Dopodiché la Flaminia, che per me rappresentava la via da fare per raggiungere la mia scuola media. Una traversata fra l’Appennino umbro-marchigiano - che penso sia la "casa" di ogni motociclista o ciclista della zona. Il tutto per giungere a Gualdo Tadino (nel quale ho puntualmente perso una scommessa con mia moglie perché non sapevo fosse il paese con la fonte dell’acqua Rocchetta) e visita alla Rocca Flea.
Poi la cena a Perugia da 8 e 1/2 pieno (considerando anche il conto) e tutti a nanna.
Colazione ancora una volta 'paricalorica' ad un pasto completo. Il coraggio ci spinge a muoverci interamente a piedi dall'albergo... non troviamo subito le scale mobili e raggiungiamo il centro storico a piedi. Cos’è Perugia? È il maledire ogni cinque minuti il tuo senso dell’orientamento perché ti sembra di essere in cima, giri l’angolo e c’è una salita che nemmeno lo Zoncolan..! A parte questo era un altro posto dove mettere piede risultava obbligatorio!
Tra il sacro ed il profano, il classico ed il contemporaneo, il dire e il fare... un centro città vivo e pieno di iniziative nel quale se ti passa di fianco un under 25 potrebbe parlare qualsiasi tipo di lingua... Grifoni ovunque, manco fossimo in un film di Harry Potter!
Comunque Perugia è bellissima ed offre soddisfazione a chiunque ami arte e cultura. Puoi conoscere e saperne di musica, di arte rinascimentale, vedere cose dell'epoca risorgimentale o comunque avere a che fare con arte contemporanea. Perugia è un colpo di fulmine che porterà ad una cotta mostruosa che difficilmente passerà.
Ritorno in albergo e cena presto perchè l'indomani ci si deve alzare presto perchè c'è in programma la visita di Assisi.
Sveglia e colazione. Arriviamo presto ad Assisi. Di questa località di collina dell'Umbria, non c'è molto da dire, ma solo da ammirare, scattando foto e in silenzio! Certo che il Perù oggi l’ha fatta veramente da padrone! Veramente, non voglio contaminare il rapporto che ognuno ha con questa splendida città. Se qualcuno non dovesse averla visitata, ci vada!
Un momento molto bello è stato la visita alla Basilica di Santa Maria degli Angeli; ci siamo detti: “ma si, andiamo a vedere la basilica che hanno costruito intorno alla Porziuncola". Mai così tanta maestosità è stata inaspettata. Da lontano sembra una cupoletta sfigata di un piccolo santuario; invece, appena arrivi di fronte alla basilica, ti perdi nel marmo, nella sua doppia facciata.
E poi pensi: "se fuori è così, entrando la chiesa Porziuncola sarà in un angolino con seri problemi di autostima..." e invece è la vera protagonista di tutto, pur non essendo particolarmente grande.
Merita una visita anche la Rocca Maggiore.
La sera, stanchissimi ma contenti, cena in albergo.
Tra le mete odierne Spello, paese che passa sempre in secondo piano rispetto ai suoi vicini di casa ma che meriterebbe un ruolo da coprotagonista, se non altro perché è bello sia con il sole che con il temporale.
Abbiamo potuto seguire il temporale in diretta dalla Pieve di San Severino che si spostava per tutta la vallata.
Poi Bevagna e Bettona, mete mai sentite prima in vita mia... Bevagna è piccola ma spettacolare, con una piazza quasi mistica.
Bettona evidentemente non l’abbiamo visitata nel giorno giusto, complice la pioggia e il fatto di averla trovata molto spenta... il tutto al netto di un funerale nella chiesa principale del paese..!
Infine maioliche, ovunque! Maioliche come se non esistesse altro: sui marciapiedi, sulle panchine dei parchi, sulle case, sulle insegne, sui tavolini, maioliche da bere e maioliche da mangiare! Non so se si è capito ma Deruta è famosa per le maioliche...
Cena in albergo.
L'Umbria è inebriante con i suoi odori ed i suoi sapori, il clima è spettacolare e tutte le cose più belle da visitare sono a portata di mano, ovunque ci si trovi. Alcune strade sono concilianti con la vita perchè ti fanno immergere nella natura e ti catapultano di fronte a scorci mozzafiato. Alcune piazze sono mistiche da quanto sembrano legate alla loro storia.
Le cose che non mi sono piaciute penso siano state abbastanza soggettive e relative alla cattiva organizzazione di alcuni programmi. L'Umbria è assolutamente da visitare e forse è uno di questi posti che, se rivisitati a più puntate, aumentano l'amore e l'interesse nutrito per loro. Gli errori personali non possono essere una bocciatura per questi posti fantastici.
Consigli: nessuno, ognuno la interpreti a modo suo. L'unico consiglio è quello di tornarci a più riprese. A volte attraversiamo mezzo mondo per vedere cose che nemmeno lambiscono la misticità e la bellezza di alcuni scorci italiani. Perugia è facilissima ed accessibilissima, serve solo un po' di pratica sui sensi unici.