La città di Herat era un tempo la capitale artistica e culturale dell’Afghanistan ed attualmente è una città situata nella valle dello Hari Rud, un fiume che scorre dai monti dell’Afghanistan centrale sino al deserto del Karakum.
Herat vanta una popolazione di 436.000 abitanti ed è la terza città afghana per ordine di grandezza. La città di Herat eredita dal nome dal suddetto fiume, Hari Rud e nel 330 a.C., Alessandro Magno fondò in loco Alessandria d’Aria e vi edificò la Cittadella. Herat passò poi nelle mani dei Sasanidi figurando tra i 12 capoluoghi dell’impero ed assunse un’importanza di grande rilievo in termini strategici in relazione alle continue guerre tra iraniani e popoli nomadi dell’Asia centrale.
Dopo essere stata conquistata dagli arabi, la città di Herat raggiunse l’acme del suo periodo migliore fino a quando entrò a far parte dell’impero corasmio nel XII secolo e diventò un importante centro di produzione di oggetti in metallo, in particolare modo bronzo. Herat cadde sfortunatamente nelle mani dei mongoli e venne demolita per due volte per essere poi nuovamente ricostruita sotto l’impero Timuride. Nel corso del XIX secolo, Herat fu plurime volte contesa tra iraniani e afghani sino a quando Dost Mohammad Khan la segnò in maniera definitiva entro i confini afghani.
Cosa vedere a Herat
Herat è una città dell’Afghanistan che nonostante abbia disgraziatamente subito l’oppressione ed il giogo del regime fanatico e perverso dei talebani, conserva dei notevoli luoghi di interesse e dei monumenti interessanti. Nella sua particolarità e nel carattere della sua storia, Herat è una città unica, decisamente sui generis.
Se ci si trova in questa singolare città afghana, non si può mancare l’appuntamento con quelle che sono tutt’ora le sue principali attrazioni come la Jama Masjid of Herat, la Herat Citadel, i Minareti di Musallah e, infine, il Mercatino di Herat.
Jama Masjid of Herat
La Jama Masjid of Herat è la grande moschea della città di Herat in Afghanistan. Questa suggestiva e grandiosa moschea afghana venne costruita ad opera del celebre sultano Ghayas ud Din Ghori il quale pose le basi per la sua fondazione nel 1.200 e timuridi, Moghul, Safavidi e Uzbeki nel corso del tempo, ne sostennero il progetto. Dopo che il sultano morì, la costruzione della Jama Masjid of Herat, continuò per mano del fratello Maometto Ghor. La moschea di Herat venne completata nel 1446 e e venne costruita in pietra, lapislazzuli e mattoni.
Nonostante la Jama Masjid of Herat non sia la moschea più grande della città, essa è comunque la più conosciuta e frequentata; essa presenta la classica forma rettangolare tipica delle moschee con tre pareti ed un ampio cortile centrale. Nella sezione centrale della moschea sono ancora visibili alcune decorazioni originali, ma la maggior parte di ciò che si può ammirare all’interno della Jama Masjid of Herat è stato sostituito e ricostruito.
Herat Citadel
La Ciitadella di Herat, altresì conosciuta come la Cittadella di Alessandro, si trova nel cuore del centro di Herat in Afghanistan. La Cittadella di Herat risale all’epoca di Alessandro Magno nel 330 a.C. quando Alessandro Magno stesso e le sue truppe giunsero in loco dopo aver terminato la battaglia di Gaugamela. Nel 1950, la Cittadella rischiò di essere distrutta e fortunatamente venne salvata per essere restaurata dall’Unesco tra il 1976 ed il 1979. Nel corso degli anni la Cittadella di Herat cominciava pian piano a sgretolarsi, a perdere la sua antica e storica bellezza sino a mostrarsi in vero e proprio stato abbandonico.
Tra il 2006 ed il 2011, la Cittadella di Herat è stata protagonista di un restauro e si presenta attualmente composta da due recinti murati. L’ultimo restauro effettuato sulla Cittadella coinvolse numerosissimi afghani e diversi milioni di dollari furono investiti per il suo rinnovo. Il composto più vecchio ad es, è conosciuto come Cittadella Superiore e presenta una pianta rettangolare di 18 per 42 metri ed è protetto da 13 torri semi circolari. Ad ovest si trova il composto chiamato Cittadella Inferiore e comprende strutture militari appartenenti all’epoca Timurid; la torre Malik sulla parete occidentale conserva le decorazioni sulle piastrelle smaltate della stessa epoca (Timurid). Dal 1970, sono stati collocati nella Cittadella Inferiore, il Museo Etnografico, il Museo Militare ed un Museo Archeologico; nella Cittadella Superiore invece è stato inaugurato un Museo Archeologico “en plain air”.
Minareti di Musallah
Quando si parla dei Minareti di Musallah, si fa riferimento ad un periodo compreso tra il 1417 e il 1438. Queste bellissime rovine si trovano a Herat (Afganistan) e sono composte da 6 minareti e due sale a volta. Il mausoleo di Gawhar Shad possiede una splendida cupola e allo stesso tempo un generoso e grazioso giardino. Anticamente il Mausoleo era un luogo di culto (di tipo funerario e religioso) costruito da Gawhar Shad, ma sfortunatamente le guerre e i conflitti armati sono stati i primi colpevoli del loro deterioramento e della distruzione della gran parte di loro.
Nel 1863, le vette di tutti i minareti vennero distrutte dai fuochi dei conflitti armati e 2 dei 4 minareti furono demoliti da un violento sisma verificatosi nel 1932; attualmente riescono ancora a sopravvivere, ma con difficoltà. La devastazione fu così grave che la Società per la conservazione del Patrimonio Culturale dell’Afganistan pensò nel 2001 di costruire un muro che recintasse la zona del Mausoleo e la scuola Shad Gawhar Sultán Husain, di restaurare i minareti restanti e di riforestare il giardino del Mausoleo. Nel complesso vi sono solo 5 minareti, ma sono sorretti da cavi. Se ci si trova ad Herat, una tappa ai Minareti di Musallah è d’obbligo perché ci si trova di fronte ad uno dei posti più splendidi della città.
Mercatino di Herat
La cultura afgana è indubbiamente una delle culture più affascinanti e contrastanti presenti in natura nonché una delle più rigide e draconiane. Dura, coriacea e severa soprattutto a causa della guerra, dura per la situazione disgraziata che stanno continuando a vivere molte donne e molti bambini, i quali devono però continuare a sperare in un miglioramento per tutti. Uno dei modi per sopravvivere a Herat è costituito dai suoi celebri e suggestivi mercatini, nei quali ci sono tre prodotti superstar molto richiesti dai turisti: i lapislazzuli, i burka e, infine, i tappeti.
Sapevate che, insieme al Cile, l’Afghanistan è il maggior produttore di lapislazzuli al mondo? Beh, oltre a ciò, posso aggiungere che qui ad Herat si possono ottenere lapislazzuli per un prezzo decisamente onesto. Come in ogni mercato che si rispetti si può, anzi si deve contrattare, altrimenti si pagherà quattro volte tanto il prezzo finale. I tappeti, prodotto massimo in ogni mercato afgano, sono decisamente belli e ben rifiniti. In ogni strada della città di Herat potete incrociare una bancarella o un negozio dove vendono queste cose a un prezzo modico. Herat è sicuramente un mondo in miniatura, con le sue contraddizioni, le sue durezze ma anche i suoi colori e le sue tradizioni che vale la pena conoscere.