Bruges è una delle città belghe più importanti, ed è il capoluogo della regione delle Fiandre Occidentali. Divisa in otto distretti, quest’incantevole città è oggi un luogo estremamente importante per il Belgio dal punto di vista turistico, e accoglie ogni anno un altissimo numero di visitatori.
Ciò che fa di Bruges una meta così ambita è sicuramente la sua unicità: risparmiata dalle devastazioni dei due grandi conflitti mondiali e sopravvissuta praticamente indenne agli ultimi dieci secoli di storia, Bruges vanta forse uno dei centri storici più affascinanti d’Europa.
Tra un Reien e l’altro – così vengono chiamati i canali che un tempo servivano agli abitanti per il trasporto delle merci e per collegare la città al mare, mentre oggi vengono sfruttati solamente a fini turistici – sorgono imponenti edifici medievali, perfettamente conservati e dal fascino indescrivibile.
Passeggiare per il centro storico di Bruges vuol dire immergersi in un’atmosfera unica e magica, che ha il potere di riportare il viaggiatore indietro di secoli e fargli così riscoprire il fascino mai andato perduto di una delle città più romantiche del Belgio, dove da ogni angolo fanno capolino meraviglie storiche, artistiche e architettoniche difficili da dimenticare.
Cosa vedere a Bruges
Bruges è una città da esplorare con calma, passando in barca nei Reien e perdendosi durante splendide passeggiate tra i vicoli e le piazze. Qui vi consigliamo quelle che consideriamo delle ‘tappe obbligatorie’ a cui far visita durante un soggiorno in questa meravigliosa città.
La Torre civica
Sulla splendida piazza del mercato di Bruges – la Grote Markt che si estende nel centro della città coprendo una superficie totale di circa un ettaro – svetta il Beffroi di Bruges, la Torre civica simbolo della città. Grazie ad una ripida scalinata di ben 366 gradini è possibile raggiungere la cima dell’edificio e, dai suoi 83 metri d’altezza, ammirare il panorama mozzafiato che si apre a 360° su tutta la città belga, permettendo di raggiungere con lo sguardo – quando il cielo è limpido e il tempo lo permette – la località portuale di Zeebrugge.
Costruito come simbolo della ricchezza e dell’indipendenza della città, il Beffroi veniva un tempo utilizzato come osservatorio da cui le vedette cittadine controllavano il territorio in modo da poter intervenire subito in caso di incendio o altri pericoli e annunciavano a tutti gli abitanti di Bruges il ritorno delle navi portatrici di nuova ricchezza non appena le avvistavano all’orizzonte. Passando per Grote Markt è anche possibile ascoltare il suono delle ben 47 grandi campane della Torre civica, che ogni ora si attivano portando l’attenzione di tutti i passanti sulla protagonista assoluta della piazza, e facendo subito passare in secondo piano l’edificio neogotico del Consiglio Provinciale e il museo di Salvador Dalì.
La Piazza del Burg
Vicino alla Grote Markt sorge uno dei nuclei più antichi di tutta la città: la Piazza del Burg. Un tempo centro politico e religioso di Bruges, il Burg è una piazza che si sviluppa su una pianta quadrata ed era originariamente una fortezza murata alla quale si poteva accedere solamente attraverso grandi cancelli.
Sulla piazza si affaccia oggi il Municipio – lo Stadthuis -, uno splendido edificio in stile gotico brabantino finito di costruire nel 1420 con lo scopo di dare agli scabini di Bruges una nuova sala pubblica in cui riunirsi dopo che un incendio aveva distrutto quella del Beffroi di Piazza Markt. Un altro edificio storico che affaccia sulla Piazza del Burg è la Basilica del Sacro Sangue, una doppia cappella edificata nel XII secolo alla quale è stato conferito il titolo di basilica solamente nel 1923.
All’interno della Basilioca del Sacro Sangue – realizzata inizialmente in stile romanico e poi ricostruita completamente in stile gotico – si trova, oltre a numerosi pregiati dipinti della scuola pittorica di Van Dyck, una delle reliquie più venerate dai fedeli: una fiala di cristallo nella quale, secondo la tradizione, sono conservate alcune gocce del sangue di Cristo.
La Chiesa di Nostra Signora
La Chiesa di Nostra Signora – Onze Lieve Vrouwekerk – è un altro degli edifici imperdibili di Bruges. Col suo altissimo campanile – che supera i 122 metri d’altezza – è tra gli edifici in mattoni più alti del mondo, superato solamente dalla Mole Antonelliana di Torino e dal campanile della chiesa tedesca di San Martino, a Landshut.
La costruzione della chiesa fu iniziata nel 1230 e i lavori di edificazione terminarono solamente nel 1465, anno in cui fu completato il Portale del Paradiso. L’edificio è caratterizzato da stili architettonici diversi: alla costruzione in mattoni si affiancano elementi tipici dello stile gotico di Schelda e altri propri del gotico brabantino; allo stesso modo sono diversi i materiali utilizzati per la costruzione, tra i quali la pietra blu e la pietra di Tournai.
L’opera più famosa e più importante custodita all’interno della Chiesa di Nostra Signora di Bruges è sicuramente la statua marmorea raffigurante la Madonna col Bambino – anche chiamata ‘la Madonna di Bruges’ -, un’opera realizzata da Michelangelo nei primi anni del 1500 e fatta arrivare a Bruges nel 1508 in gran segreto.
L’Ospedale di San Giovanni
L’Ospedale di San Giovanni è uno degli edifici ospedalieri più antichi e meglio conservati di tutta Europa, luogo da visitare anche per il suo bellissimo giardino botanico pieno di erbe aromatiche. Il Sint-Janshospitaal viene chiamato anche Hans Memlingmuseum, nome che deriva dal fatto che al suo interno custodisce diverse opere del pittore fiammingo Hans Memling.
L’edificio, che sorge a pochi passi dalla Chiesa di Nostra Signora e affaccia sulla Mariastraat, fu costruito addirittura nell’XI secolo e nel corso del Medioevo si espanse sempre più, con la costruzione di altri otto edifici, arrivando a comprendere anche una cappella e un monastero. Partito come semplice ricovero, in poco tempo l’Ospedale di San Giovanni divenne una grande istituzione ospedaliera che, oltre ad accogliere gli ammalati, si occupava anche dei pellegrini.
Oggi, invece, l’Ospedale di San Giovanni di Bruges viene utilizzato come centro congressi e spazio espositivo per mostre temporanee. Oltre a ciò, il museo ospita una collezione di opere e documenti sulla storia dell’ospedale, alla quale si affiancano numerose opere di Hans Memling e di altri artisti realizzate dall’artista appositamente per l’ospedale.
Tra queste spiccano per importanza il Trittico del matrimonio mistico di santa Caterina d’Alessandria – pala d’altare posizionata all’interno della cappella ospedaliera -, il Reliquiario di Sant’Orsola, il Trittico di Jan Floreins, il Trittico di Adriaan Reins, la Sibylla Sambetha e il Dittico di Maarten Nieuwenhove.
Il Minnewaterpark
A pochi passi dalla stazione ferroviaria principale di Bruges si trova lo splendido Minnewaterpark, ovvero il ‘il parco del lago dell’amore’. In questa meravigliosa area verde si respira un’atmosfera incantata, quasi fiabesca, motivo per cui il nome del luogo non potrebbe essere più adatto!
Tutto il parco è circondato dai bellissimi canali che caratterizzano tutta la città, un tempo usati per il trasporto delle merci dai commercianti e dagli abitanti di Bruges, oggi percorsi dalle barche che accompagnano i turisti nelle loro visite sull’acqua alla città, regalando alcuni scorci unici di cui i visitatori possono godere solamente da questo particolare punto d’osservazione. Circondano il parco e il Minnewater anche molti edifici storici, caratterizzati da quell’architettura medievale che fa Bruges una città fuori dal tempo, ma tutt’altro che ‘vecchia’ o ‘senza vita’.
Distante una ventina di minuti a piedi dal centro della città, Minnewaterpark è il luogo ideale per un pic-nic durante la bella stagione e per assistere a concerti e spettacoli all’aperto durante tutta l’estate. In inverno, quando la neve cade sui tetti degli edifici storici e imbianca prati e alberi, Minnewater si ghiaccia e il parco diventa silenzioso e, forse, ancora più affascinante: insomma, il luogo ideale per una passeggiata rilassante o per una bella battaglia a palle di neve!
Il Groeningemuseum
Il Groeningemuseum è il Museo delle Belle Arti di Burges. Collocato nel centro della città, il Groeningemuseum ospita nelle sue sale una collezione d’opere d’arte realizzate dal XIV al XX secolo, con particolare attenzione a quelle opere che sono state realizzate da artisti che sono stati in qualche modo legati alla città di Bruges, perché ci sono nati o perché ci hanno trascorso un periodo durante la loro vita.
La ‘città Museo delle Belle Arti’ – come a volte viene chiamato il Groeningemuseum – ha iniziato a raccogliere le opere per la sua collezione nel XVIII secolo, ma l’edificio che lo ospita è stato costruito solamente tra il 1929 e il 1930, quando è stato ‘battezzato’ col nome di Groeninge in ricordo alla battaglia nei campi Groeninge del 1302, a Kortrijk, occasione nella quale l’esercito fiammingo sconfisse le truppe francesi. Le opere dei maestri fiamminghi sono sicuramente l’orgoglio del museo, dove spiccano i lavori di artisti come Jan van Eyck, Hieronymus Bosch, Adriaen Isenbrant, Hugo van der Goes, Jan Provoost e Nicolaes Maes.
Di importanza a livello mondiale è la collezione dei ‘Primitivi fiamminghi’ – la scuola di pittura più famosa nelle Fiandre, nonché quella più importante (insieme a quella italiana) nel panorama delle arti figurative del XV secolo -, tra cui troviamo i già citati Jan van Eyck e Hugo van der Goes, oltre a Robert Campin, Rogier van der Weyden, Petrus Christus, Dieric Bouts, Hans Memling. Molto importanti anche la collezione rinascimentale e quella barocca, e alcune opere simboliste, espressioniste e d’arte moderna.
Il Frietmuseum
A Bruges non può mancare il Frietmuseum, il Museo delle patatine fritte. Se la cosa, almeno di primo acchito, può sembrare bizzarra, basta pensare al ruolo che questo cibo ha nella tradizione gastronomica della città per poter accettare più velocemente l’idea di un museo intero dedicato all’argomento. All’interno del Frietmuseum viene spiegata, a tutti gli appassionati di patatine fritte – o ai semplici curiosi che vi si recano per capire meglio di che cosa si tratti -, tutta la storia delle patate e quella della produzione delle patatine fritte belghe.
Il museo si sviluppa al suo interno su ben tre piani, il primo dei quali illustra la storia della patata dall’inizio della sua coltivazione in Perù più di 10 mila anni fa. Passando al piano superiore tutto si concentra sulla storia delle patatine fritte e dell’inizio della loro storia in Belgio; al piano interrato, invece, trova spazio una collezione di friggitrici d’epoca e vari macchinari utilizzati per sbucciare le patate. Finita la visita consigliamo di passare per la cantina medievale del palazzo, dove potrete finalmente assaggiare delle autentiche patatine fritte belghe accompagnate da carne e salse, perchè ve lo assicuriamo: dopo aver tanto sentito parlare di patatine, vi sarà sicuramente venuta fame!