Capitale della Moravia e seconda città della Repubblica Ceca dopo Praga (dalla quale dista circa 200 km), Brno è una città perfetta da visitare in un fine settimana. Col suo centro storico molto caratteristico, ha molte aree verdi e si lascia scoprire facilmente a piedi tra piccole strade sulle quali si affacciano palazzi storici e la piazza principale, Náměstí Svoboda, Piazza della Libertà.
Divenuta città nel 1243 sotto il re Venceslao I, si trasforma in capitale della Moravia nel XVII secolo, sotto gli Asburgo. Conosciuta anche come la “Manchester della Moravia”, durante la Rivoluzione Industriale inizia il suo sviluppo economico.
Sede di uno dei 45 sottocampi del campo di concentramento di Auschwitz, la città è il centro culturale e politico della Moravia del sud, grazie anche alla presenza dell’università Masaryk, fondata nel 1919 ed intitolata al primo presidente della Cecoslovacchia.
Situata ai piedi dei colli Spielberg e Petrov, tra i fiumi Svitava e Svratka, Brno si trova nella zona sud-est della Repubblica Ceca ed è, dopo Praga, una delle città più affascinanti dello stato.
Cosa vedere
Scopriamo allora insieme le maggiori attrazioni di Brno dandovi tutte le informazioni utili per pianificare al meglio un viaggio qui.
Il castello Spilberk
Conosciuto anche come la Fortezza dello Spielberg, questo castello si erge imponente su Brno. Fondato dal re ceco Premislao Ottocaro II nel XII secolo, ebbe subito funzione difensiva. Tale ruolo raggiunse il suo culmine durante la Guerra dei Trent’anni, un conflitto che vide opporsi in tutta Europa protestanti e cattolici dal 1618 al 1648: la fortezza, fedele all’imperatore Ferdinando III d’Asburgo, venne circondata dall’esercito svedese che si dirigeva verso Vienna e gli uomini al suo interno riuscirono a resistere per quattro mesi, causando anche gravi perdite all’esercito nemico che interruppe l’assedio nel 1645. Venne trasformata in prigione nel 1783 sotto l’imperatore Giuseppe II, prigione tra le più temibili dell’impero Asburgico per divenire poi prigione per civili nel 1820.
Proprio qui vennero imprigionati molti politici ribelli che si opponevano all’impero e tra la fine del Settecento e la metà dell’Ottocento ospitò alcuni rivoluzionari francesi nonché alcuni patrioti italiani, il più famoso dei quali fu proprio Silvio Pellico, autore del libro “Le mie prigioni”. Chiuso nel 1858, il castello più famoso di Brno venne poi utilizzato come caserma fino al 1959 a parte una breve parentesi nuovamente da prigione durante la Seconda guerra mondiale. Dichiarato monumento culturale nazionale, dal 1960 ospita il Museo Civico di Brno all’interno del quale è possibile conoscere la storia della città attraverso l’architettura e l’arte figurativa.
La Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo
Sulla collina di Petrov e conosciuta semplicemente con questo nome, la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo venne edificata probabilmente intorno al 1170 (lo testimoniano alcune indagini stratigrafiche) e poi nel 1296 in stile Romanico, diventando Chiesa Collegiata. Tra il XIX ed il XX secolo venne però ricostruita in stile neogotico ed oggi troneggia su Brno.
Inizialmente dedicata solo a San Pietro, intorno al 1500 venne intitolata anche a San Paolo. Nei secoli ha subìto diverse ricostruzioni, una delle più importanti dopo l’incendio avvenuto durante la Guerra dei Trent’anni: grazie a questa gli interni vennero arricchiti in stile barocco. Divenne Chiesa Cattedrale nel 1777 dopo che a Brno venne attribuita la cattedrale vescovile: vicino alla cattedrale venne poi costruita la residenza del Vescovo tuttora presente.
A distinguere la Cattedrale, riconoscibili da ogni parte di Brno, sono i suoi due campanili alti 81 metri. Con le loro caratteristiche guglie sono stati progettate dall’architetto August Kirstein, lo stesso del Duomo viennese di Santo Stefano: risalgono al 1904, anno in cui il suo progetto venne scelto tra altri ed oggi rappresentano uno dei capolavori neogotici della Repubblica Ceca.
Gli interni della cattedrale sono caratterizzati da un arredo barocco molto ricco e decorato: molto affascinanti sono poi le vetrate policrome che si trovano nell’abside. Tra le opere che si trovano all’interno spiccano le due statue dei santi Cirilli e Metodio. L’indirizzo della Cattedrale? Biskupská and Petrská.
Piazza della Libertà
Náměstí Svobody: questo il nome della Piazza della Libertà, vero cuore pulsante di Brno dove oggi si svolgono tutti i principale eventi della città. Qui un tempo si teneva il mercato (che oggi si svolge a Zelny Thr) ed è da qui che partono a raggiera tutte le strade più importanti di Brno. Al centro della piazza potrete vedere la Colonna della peste: venne costruita nel 1689 dopo che una terribile epidemia di peste dilanià la popolazione.
Alla sua base ci sono quattro statue: San Rocco, San Sebastiano, San Francesco Saverio e San Carlo Borromeo. Sempre al centro della piazza si trova anche la Fontana Parnas: un tempo ospitava delle carpe che venivano pescate e subito vendute al mercato.
Su Piazza della Libertà si affaccia anche l’originale Casa dei Quattro Mamlas, caratterizzata da quattro figure dall’espressione contratta che sembra reggano la casa stessa oltre a tenersi le braghe. Ci sono poi Palazzo Schwarz e Palazzo Klein: quest’ultimo venne costruito nel 1800 circa da Franz Klein che era proprietario di miniere e forgerie (le finestre, i balconi in ferro e le statue in ghisa caratterizzano la sua facciata). Tra i più antichi edifici di Brno che si affacciano sulla piazza c’è poi la Casa dei Signori di Lipa: sulla sua facciata spicca uno dei simboli di unione del territorio moldavo. Oggi, al suo interno, è ospitato un centro commerciale.
Villa Tugendhat
Tra i Patrimoni dell’Umanità secondo l’Unesco, Villa Tugendhat è uno dei capolavori dell’architetto Ludwig Mies van der Rohe, rappresentante del cosiddetto Funzionalismo. Nata nel 1928, ispirò successivamente Frank Lloyd Whright e ancora oggi ammalia per il suo carattere razionalista, estremamente moderno per l’epoca in cui fu edificata. Con i suoi tre piani con vista sul centro di Brno, la villa si trova all’indirizzo Černapolní ulice 45 ed è possibile visitarla a pagamento.
La sua linea estremamente minimalista e di design spicca per il suo carattere estremamente razionale: ampie vetrate, interni open space mai visti per quell’epoca, arredi costruiti su misura, ambienti progettati in base alla loro funzionalità.
Il piano superiore, che si trova a livello stradale, ospita la zona notte con le diverse stanze degli ospiti della casa; il piano intermedio è invece un enorme spazio aperto di circa 300 m² in cui le quattro aree sono divise senza soluzione di continuità; il piano inferiore venne invece progettato per la servitù e per i locali tecnici. L’arredo visibile attualmente non è quello originale: alcuni pezzi rimasti sono infatti conservati altrove perché troppo delicati; il resto è stato invece riprodotto fedelmente.