La chiesa Collegiata dei SS. Gervasio e Protasio è uno dei più antichi edifici religiosi della Valtellina. Si hanno tracce di questo edificio già in alcuni documenti del 1100 ed oggi si presenta a noi come chiara testimonianza di un passato travagliato che ha definitivamente cancellato ogni riferimento medievale dell’originale struttura.
Molte delle vicende che hanno segnato il destino della Collegiata dei SS. Gervasio e Protasio purtroppo non sono documentate, a differenza di alcune modifiche strutturali del Quattrocento ad opera delle maestranze lariane, proprio in quel periodo in cui la città stava vivendo un momento di particolare splendore artistico. In tale occasione vennero, infatti, ricostruiti l’abside, la sagrestia ed il coro.
Descrizione ed ulteriori cenni storici
La navata, invece, fu ampliata in corrispondenza dell’ingresso principale, richiedendo per questo la realizzazione di una nuova facciata che accolse gli affreschi della Vergine con il Bambino e dei Santi Patroni. Si presume che in questa occasione sia stato realizzato anche il portale di marmo, i cui resti sono oggi visitabili presso il Museo Civico di Sondrio.
Alcune testimonianze ci fanno immaginare una Collegiata dei SS. Gervasio e Protasio finemente affrescata, con una copertura in capriate a vista e mensole lavorate, che è possibile scorgere ancora oggi nel sottotetto. Nei secoli successivi, nonostante le guerre, la peste ed eventi politico religiosi molto importanti, si tentò di rinnovare l’aspetto della Collegiata dei SS. Gervasio e Protasio sulla base delle nuove direttive sul culto imposte da Carlo Borromeo.
Il Seicento vede da un lato il rinnovo degli arredi e suppellettili ad opera del Rusca, mentre dall’altro si trovano il Gasparri, lo stuccatore Bernardo Bianchi di Carona ed i pittori Recchi, che lavorano alla realizzazione di quattro cappelle laterali. Risale al 1640 l’Oratorio del SS. Sacramento di cui purtroppo non abbiamo traccia dopo la demolizione avvenuta nel 1927 per fare spazio all’attuale piazza.
Durante il Settecento, la Collegiata dei SS. Gervasio e Protasio subisce un ampliamento ambizioso diretto da Pietro Ligari, che mantenne solo parte dei vecchi muri portanti, innalzando la navata centrale ed allargandola verso la piazza. L’interno fu vestito di barocco, come si può chiaramente intuire dagli altari marmorei laterali.
Anche il campanile non ebbe una storia semplice, più volte oggetto discussione a causa dei costi di costruzione elevati, ma alla fine venne realizzato sulla base del progetto di Giacomo Cometti. La Collegiata dei SS. Gervasio e Protasio custodisce alcune tele di Pietro Ligari dal grande interesse artistico, fra cui ricordiamo la Madonna del Rosario col Bambino e santi e il Miracolo di San Gregorio Magno .
Contatti
Indirizzo: Via Maurizio Quadrio, 4 – Sondrio