Il Castello di Santa Caterina si trova sulla sommità del Monte Santa Caterina da cui si egemonizza l’intera Isola di Favignana. Si tratta di un castello che durante l’età moderna fu protagonista di plurime ricostruzioni e che oggi si presenta monumentale e di grande bellezza.
Il Castello di Santa Caterina è un castello demaniale che svetta nel punto in cui un tempo si trovava una torre di avvistamento edificata dai Saraceni nel periodo in cui occupavano il territorio, nello stesso tempo in cui veniva costruita un’altra torre dove si trovava Castello San Leonardo (oggi vi sorge il Palazzo Florio) e contemporaneamente una terza torre, battezzata Torretta, di cui però non ci sono resti.
Questo trittico di torri era destinato a fungere da sistema di protezione e difesa saraceno e molto probabilmente è da queste tre torri che nacque lo stemma del comune dell’isola di Favignana il quale raffigura le torri su cui è appoggiato un rapace, incarnante la figura del nemico.
Cenni storici
Ruggero d’Altavilla rese le due torri erette per prime dai Saraceni due Castelli, rispettivamente quello di Santa Caterina e di San Leonardo, facendo edificare anche il Forte di San Giacomo senza compromettere la terza torre, la quale infatti non subì alcuna rettifica. Nel tempo il Castello di Santa Caterina passò nelle mani di Palmerio Abate, battezzato dagli Svevi il governatore del Castello dell’isola.
Durante il regno angioino ci fu la rivolta dei Siciliani a causa delle forti pressioni fiscali. Sembra che fu proprio Palmiero Abate a caldeggiare la sommossa siciliana e così nel 1282 il presidio francese venne stravolto. Successivamente subentrarono gli Aragonesi ed il re Pietro d’Aragona nominò signori dell’isola di Favignana Palmerio Abate e relativi eredi.
Durante l’egemonia aragonese Andrea Riccio, signore di Favignana, intorno al 1400 ordinò di riedificare sia il Castello di San Giacomo che il Castello di Santa Caterina; attualmente entrambi i Castelli riverberano la struttura di quel periodo.
Descrizione
A livello strutturale il Castello di Santa Caterina venne costruito con pietra calcarea del luogo e presenta una forma rettangolare. Il piano terra del Castello è incavato nella roccia ed è il piano in cui venivano depositati i prigionieri politici. Un ponte levatoio di ridotte dimensioni consentiva l’ingresso al Castello. Le mura del Castello di Santa Caterina permettevano alla luce esterna di penetrare e filtrare all’interno grazie a finestre ogivali, spiragli e buche.
Nel piano superiore del Castello di Santa Caterina si snodano stanze a volta bassa oramai ridotte ai minimi termini che dovevano accogliere i soldati e gli ufficiali. C’è una cappella piccolina dedicata a Santa Caterina in cui il prete celebrava per i detenuti la messa e, molto probabilmente, il Castello eredita il nome da questa cappella.