Castello di Cardiff

Il Castello di Cardiff venne costruito nell'XI secolo dai Normanni e, grazie alle successive ricostruzioni e restaurazioni, è oggi uno dei più fulgidi esempi di castello in stile gotico vittoriano di tutto il Regno Unito

Castello di Cardiff

Il Castello di Cardiff (Castell Caerdydd in lingua gallese) è un castello risalente al XI secolo situato a Cardiff, in Galles, che unisce un numero davvero impressionante di stili architettonici differenti: questo edificio è infatti un ibrido tra un forte di derivazione romana, una fortezza normanna in stile Motte-and Bailey-castle e presenta forti connotazioni gotico-vittoriane, per via dei rimaneggiamenti ai quali venne sottoposto nel corso del XVIII e XIX secolo.

Storia e architettura

Il nucleo originale del castello consisteva in un forte romano, costruito probabilmente attorno al 55 a.C. ed utilizzato per una trentina d’anni quale vera e propria testa di ponte per la conquista della Britannia. L’estensione originale del forte era decisamente maggiore di quella che presenta il castello in data odierna, il suo perimetro era rettangolare ed uno dei suoi lati formava una parte del confine d’influenza romana in territorio gallese, nel periodo della guerra che portò alla sottomissione dei Siluri nel 78 a.C. per mano di Sesto Giulio Frontino.

In seguito allo spostamento dei confini, il forte perse gradatamente la sua importanza quale avamposto difensivo di frontiera. Dal VI secolo in poi non sono pervenute testimonianze di una sua occupazione fino all’XI secolo, quando i Normanni iniziarono il loro ciclo di incursioni nel Sud del Galles. Fu proprio in questi anni che sorse il Castello di Cardiff, ed il dibattito riguardo alla data della sua edificazione è tuttora aperto: è possibile che sia stato fatto costruire da William il Conquistatore nel 1081, o da Robert Fitzhamon, signore di Gloucester, nel 1091.

Castello di Cardiff

Lo splendido castello di Cardiff, elevato sulla caratteristica Motte

In questo periodo le soluzioni architettoniche del castello ricalcavano pienamente lo stile Motte-and-Bailey, ed i Normanni utilizzarono i resti delle mura romane collassate per innalzare le mura perimetrali del castello, scavandovi attorno un fossato di circa 8 metri. Nell’angolo a Nord-Ovest del complesso venne edificato un dongione di 12 metri circondato da un ulteriore fossato, e l’intera area della fortezza occupava complessivamente un territorio di circa 0,8 acri.

Il mantenimento del castello venne affidato di volta in volta a vari cavalieri che avevano il compito di prendersene cura, nell’ambito di un particolare arrangiamento del sistema feudale chiamato castle-guard system, ed i contadini anglosassoni sistemarono l’area attorno a Cardiff portando con sé le tipiche tradizioni inglesi, benché il territorio continuasse a godere di una certa libertà dal potere della Corona Inglese; privilegio che verrà mantenuto fino al XV secolo circa.

In seguito alla morte di Fitzhamon avvenuta nel 1106, il castello rimasto senza signore venne assegnato nel 1122 a Robert di Gloucester, figlio illegittimo del re. In seguito al tentativo fallito da parte di Robert Curthose, duca di Normandia, di conquistare l’Inghilterra, egli venne fatto prigioniero e rinchiuso proprio nel Castello di Cardiff fino alla sua morte, nel 1134. Il castello passò quindi nelle mani di William Fitz Robert, poi in quelle di sua figlia Isabel con il benestare di Enrico II, ed infine divenne proprietà di Gilbert de Clare nel in seguito alla morte di Isabel.

Il Castello di Cardiff divenne il centro del potere dei de Clare nel Sud del Galles, ed in questo periodo (XIII secolo) venne eretta la Torre Nera, facente parte della porta meridionale e visibile ancora oggi, e fu ricostruita parte della cinta muraria in pietra.

Nel 1314 Gilbert de Clare (da non confondersi con il suo omonimo antenato) morì nella battaglia di Bannockburn, ed il castello passò a Hugh Despenser “il Giovane”. L’inettitudine di quest’ultimo ed i suoi metodi rigidi e crudeli portarono alla ribellione gallese del 1316, capeggiata da Llywelyn Bren; l’epilogo della ribellione fu la cattura di Bren che subì un destino terribile: ciò che gli inglesi chiamavano being “hanged, drawn and quartered”, un genere di esecuzione terribilmente cruenta che vedeva il condannato impiccato fin quasi a soffocare, quindi castrato, eviscerato e decapitato. Il cadavere veniva poi sezionato in quattro pezzi, sovente esposti come monito in varie parti del castello o della città.

Nel 1404 il Castello di Cardiff e la città stessa, poco considerati dai Despenser che preferivano invece il castello di Caerphilly, vennero conquistati dai ribelli, e dopo vari passaggi di consegne il castello divenne proprietà di Richard de Beauchamp, che fece erigere un’altra torre accanto alla Black Tower e ampliò le parti residenziali, rafforzando inoltre l’impianto difensivo e facendo costruire un giardino fiorito con accesso privato alla propria camera.

In seguito alla Guerra delle due rose, dopo gli ormai consueti passaggi di consegne da un nobile all’altro, il Castello di Cardiff venne assegnato al principe Enrico, futuro Enrico VIII. Suo padre Enrico VII riportò nel frattempo il castello ed i suoi territori sotto il completo controllo della legge inglese come la contea di Glamorgan.

Castello di Cardiff

Le mura del castello di Cardiff

Il Castello di Cardiff venne ulteriormente arricchito con nuovi edifici e strutture, inclusi un frutteto, dei giardini ed una cappella, e venne usato come luogo di detenzione per imprigionare i criminali per tutto il XVI secolo.

Nel corso della guerra civile scoppiata nel 1642 tra i sostenitori di re Charles I ed il Parlamento, il castello venne preso dalle forze parlamentariane, e conteso aspramente dalle due fazioni. Al termine del conflitto esso riuscì a scampare alla distruzione sistematica delle fortezze, probabilmente a causa del non ancora scongiurato pericolo di invasioni da parte della fazione fedele al re. Il Castello di Cardiff rimase quindi sotto il controllo degli Herberts fino al XVIII secolo, quando finì in mano a John Stuart, marchese di Bute.

Questi fece rinnovare l’intero complesso allo scopo di farne una residenza per suo figlio, le mura in pietra che separavano i cortili interni ed esterni vennero demolite, così come le case dei cavalieri, e l’intera area fu rivestita con un manto erboso. Vennero demolite anche alcune addizioni erette sotto gli Herbert e costruite due nuove ali, per adattare l’estetica del Castello di Cardiff agli standard settecenteschi. Attorno alla motte venne costruita un sentiero a spirale, e la motte essa stessa divenne parte del paesaggio globale. Venne quindi edificata una residenza estiva, e furono pianificati ulteriori rimaneggiamenti che non videro però mai la luce, a causa della morte del figlio del marchese occorsa nel 1794.

Nel 1814 il castello ed il titolo nobiliare furono ereditati da John Crichton-Stuart, che divenne così il secondo marchese di Bute. Ad egli si deve la grandiosa riabilitazione del porto, che porterà successivamente all’esplosione demografica e commerciale della città. Sebbene il marchese preferisse vivere nell’Isola di Bute, il Castello di Cardiff rimase il centro del suo potere cittadino, e proprio da lì diresse le operazioni per far fronte alla rivolta del 1831.

Il terzo marchese di Bute, anch’egli chiamato John, ereditò il castello nel 1848 ma in esso vedeva solo una mediocre rappresentazione dello stile gotico. Chiamò così l’architetto William Burges per ristrutturare il complesso, con l’aiuto di quasi tutto il team abituale di Burges: John Starling Chapple, William Frame e Horatio Lonsdale. I lavori cominciarono nel 1868, con l’erezione della Torre dell’Orologio, i cui interni furono decorati con varie allegorie provenienti da fiabe, miti e leggende (analogamente a quanto accadde per Castell Coch, non a caso anch’essa opera del visionario duo John III di ButeWilliam Burges) e proseguirono con la Torre degli Ospiti, la Stanza Araba, la Chaucer Room, la Libreria, il Salone dei Banchetti e le camere da letto di Lord Bute e Lady Bute.

Il Castello di Cardiff venne così ristrutturato secondo una personale rivisitazione dell’archetipo di residenza vittoriana, divenendo una vera e propria perla architettonica, al punto che gli insigni storici Megan Aldrich e Morgaunt Crook lo definirono rispettivamente come “il più magnifico revival gotico mai portato a termine” e “un passaporto tridimensionale verso un regno incantato e reami dorati”, mentre John Newman lo elogiò elevandolo addirittura al “più riuscito tra tutti i castelli fantastici risalenti al XIX secolo”.

Castello di Cardiff

Parte del perimetro esterno di questo magnifico castello, una comunione di stili semplicemente visionaria

Agli inizi del ‘900 il quarto marchese di Bute (sempre, ostinatamente, irriducibilmente: John) ereditò il castello e varie proprietà alla morte del padre, ma a causa della crisi economica dovette cedere i suoi beni nei dintorni di Cardiff come le miniere di carbone, le proprietà del porto e la compagnia ferroviaria. I lavori al castello tuttavia proseguirono, furono ricostruiti la porta Ovest medievale e le mura cittadine accanto al castello stesso, mentre ulteriori scavi archeologici (successivi ai primi approcci del 1889-1890) portarono alla luce le antiche mura romane tra il 1922 ed il 1923.

Il Castello di Cardiff venne donato alla città dal quinto marchese di Bute (l’ennesimo John) nel 1947, diventando infine la famosissima attrazione turistica che è ancora oggi. Nel 2008 venne aperta una nuova area edificata di fianco alla porta Sud, ed ospitante il Cardiff Castle Museum of the Welsh Soldier (conosciuto più semplicemente anche come Firing Line) ed il museo reggimentale del 1° The Gueen’s Dragoon Guards e del Royal Welsh. Nel Castello di Cardiff si svolgono attualmente anche eventi sociali e culturali, e vi vengono organizzati concerti di vari artisti del panorama musicale internazionale (tra i quali si possono citare Tom Jones, Green Day e Stereophonics).

Come arrivare

Per arrivare al Castello di Cardiff in automobile, dalla M4 uscire allo svincolo 32 e seguire la A470 verso il centro di Cardiff.

Per raggiungere il castello in autobus o in treno, fare riferimento alla stazione centrale di Cardiff. Per informazioni sui trasporti pubblici locali, consultare il sito Traveline Cymru.

Orari e tariffe

Per conoscere nei dettagli gli orari nei quali è possibile visitare le varie sezioni del Castello di Cardiff, ognuna visitabile con tempistiche differenti, consultare il sito ufficiale.

Il biglietto intero costa 12 sterline, che salgono a 15 con il tour della casa incluso. Il ridotto (per bambini e ragazzi dai 5 ai 16 anni) costa 9 sterline per il castello, 11 con il tour della casa. Inoltre i ragazzi fino ai 16 anni compiuti non possono visitare il castello se non accompagnati da un adulto. Per gli studenti il costo del biglietto è di 10,50 sterline per il castello, 13 per visitare anche la casa.

I bambini al di sotto dei 5 anni entrano gratis.

Contatti

Indirizzo: Castle St, Cardiff CF10 3RB, Regno Unito
Telefono: 
+44 29 2087 8100
Sito web: www.cardiffcastle.com

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