La basilica di Santa Croce è la più grande chiesa officiata dai frati francescani. E’ famosa per dare riposo eterno a numerosi artisti, scrittori e scienziati; infatti per questo viene chiamata anche Tempio dell’Itale glorie e viene celebrata anche nell’opera “Dei Sepolcri” di Ugo Foscolo.
Viene intesa come Basilica minore e, tra i suoi sepolti, troviamo anche personaggi non credenti.
Cenni storici
Si narra che il passaggio di San Francesco a Firenze diede vita a questo edificio. Infatti, quando passo per la città, decise di accamparsi in un luogo poco fuori dalle antiche mura, in una insenatura dell’Arno. Da li venne fondato un oratorio, dove rimasero i frati. Questo edificio non presentava grandi prodezze estetiche poiché era più basato sullo stile di vita francescano.
Si pensa che il progetto della basilica di Santa Croce fu di Arnolfo di Cambio, poiché in quegli anni era impegnato in molte altre opere del comune. Di questo, tuttavia, non si è del tutto sicuri ma si è certi della fondazione della chiesa ovvero il 3 maggio del 1294.
Lo sviluppo di questo edificio trovò molti ostacoli. Crisi, alluvioni e peste rallentarono tutto ma verso il 1385, tra una vicenda e l’altra, fu terminata. Si è certi che la consacrazione fu eseguita dal cardinale Bessarione nell’epifania del 1443, alla presenza del papa di allora Eugenio IV. Il convento che vi fa parte nacque assieme alla struttura, e i ritocchi del Vasari e quelli fatti nell’Ottocento la resero quello che oggi è, un mausoleo della storia italiana.
Nel 1966 una tremenda alluvione arrecò numerosi danni alla struttura, portando alla distruzione di opere come il crocifisso del Cimabue. Nonostante questo, grandi opere di restauro e conservazione riportarono la basilica di Santa Croce allo splendore originale.
Descrizione della Basilica di Santa Croce
Rialzata su otto gradini, lo stile della basilica di Santa Croce è gotico. La facciata rimase incompiuta per molti anni, come la maggior parte delle chiese fiorentine; questo è testimoniato da numerose stampe dell’epoca. La facciata odierna fu realizzata tra il 1853 e 1863 da Niccolò Matas, che si ispirò al duomo di Orvieto e a quello di Siena.
Di particolare importanza è la presenza di tre opere nella facciata relative alla leggenda della Vera Croce. Da sinistra vi sono il Ritrovamento della Croce di Tito Sarrocchi, il Trionfo della Croce di Giovanni Duprè e la Visione di Costantino di Emilio Zocchi.
I fianchi hanno uno stile inconfondibile. Di natura gotica, sono rimati con forme triangolari, creando delle false capate verso la navata. Su ciascuno di essi si apre una nuova bifora, mentre il pavimento è di semplice pietraforte a vista, decorato solo da pluviali a forma di testa umana ed animale; purtroppo questi ultimi sono molto danneggiati.
Ingrandito e restaurato nella metà dell’ottocento è il grande porticato. Il campanile, infine, risale al 1847-1865, a cura di Baccani, è alto 78,45 metri. Internamente la struttura risulta essere molto essenziale ed aurea. Da notare è la tipica estensione a T di tutte le case convento, sicuramente sono più notevoli le cappelle sia per il loro contenuto che per le loro decorazioni. Esternamente, in quanto dedicata all’eccellenza italiana, vi è una magnifica statua di Dante.
Le cappelle
La prima che salta all’occhio è la cappella maggiore, che è di chiave più gotica transalpina. Le scene presenti su di essa riguardano alcuni eventi molto vicini alla croce di Cristo e vanno letti dall’alto verso il basso, partendo dalla parete di destra.
Le cappelle di destra invece sono dette Peruzzi e Bardi e sono entrambe decorate da Giotto, poi vi sono la Giugni, la Riccardi, la Baroncelli e la Castellani. Quelle di sinistra sono la Spinelli, la Capponi, la Ricasoli, Pulci-Berardi e la Bardi. Inoltre, vi è una cappella a parte che era dedicata alla famiglia Medici, ed è detta anche “del Noviziato”.
Oltre ad altri chiostri ed alla cappella della famiglia Pazzi è da ricordare che questa chiesa è detta Pantheon degli artisti, vista la presenza delle spoglie di celebri personaggi del passato che hanno regalato nel bene o nel male qualcosa alla nostra penisola.
Come arrivare
In autobus si possono usare le linee C1,C2,C3 e nottetempo (ATAF), se si vuole arrivare in auto è altamente sconsigliato poiché la Basilica di Santa Croce è ubicata nella zona ZTL di Firenze.
Prezzi ed orari
Lunedì-Sabato dalle 9:30 alle 17:00, Domenica e festività di precetto dalle 14:00 alle 17:00
Chiusure eccezionali: Capodanno, Pasqua, Sant’Antonio (13 Giugno), San Francesco (4 Ottobre), Natale, Santo Stefano (26 dicembre).
I prezzi: Intero 6,00€ – Ridotto 4,00€ (ragazzi dagli 11 ai 17 anni, gruppi di almeno 15 persone, scolaresche) – Visite Tematiche 10,00€ – Auricolari 1,50€
Contatti
Telefono: +39 055 2466105
Sito Web: https://www.santacroceopera.it/