Leggenda vuole che Amalfi, la principale località della Costiera Amalfitana, debba il suo nome ad Ercole, che volle seppellire la sua amata (Amalfi, appunto) in un mare che fosse degno dell’amore di lui e della bellezza di lei.
Leggenda, appunto, mentre la storia vera di Amalfi parla della sua fondazione durante la guerra dei romani contro i barbari, che lottavano per ottenere un posto dal grandissimo valore strategico sia militare che economico, come si sarebbe poi dimostrato in seguito.
Cenni storici
Amalfi raggiunse l’indipendenza nell’893, dotandosi anche di un proprio autonomo codice giuridico, le famose “Tavole Amalfitane”; i tre secoli successivi furono i più floridi per la città, i cui commercianti riuscirono a stringere rapporti commerciali con tutti gli altri grandi porti del Mediterraneo, imponendosi come la più intraprendente tra le repubbliche marinare.
Il periodo di fortuna terminò nel XII secolo, con le numerose inondazioni che provocarono dei danni ingenti e, soprattutto, con la conquista da parte dei pisani nel 1137. La città risorgerà soltanto nel XVIII secolo, quando i romanticisti ne evidenziarono la storia e le bellezze paesaggistica, ridonandole quell’antico splendore che la storia gli aveva brutalmente sottratto.
Cosa vedere
La piccola cittadina di Amalfi è facilmente percorribile a piedi, date, appunto, le sue modeste dimensioni. Attrattiva principale della città è sicuramente il Duomo, l’edificio di culto più importante della città, e la storia della sua struttura è molto particolare, essendo uno dei primissimi esempi dell’Italia che denigra il proprio patrimonio artistico. Il Duomo, infatti, originariamente era composto da due chiese, che sono state unite solo nel 1861 (formando, appunto, l’attuale struttura) cancellando, di colpo, secoli di storia: gli abbellimenti che si erano stratificati sulla sua facciata, infatti, sono stati improvvidamente distrutti, per creare una struttura quasi ex-novo di cui vi era necessità (un tratto del coronamento, pochi mesi prima, era crollato per il forte vento che lo colpì), ma non certo in questa maniera. Oggi la struttura, pur affascinante e di alto valore artistico, porta su di sé questa grave ‘macchia’.
Oltre al Duomo, ad Amalfi vi consigliamo di dare un’occhiata alle botteghe in Valle dei Mulini, rinate di recente, dove viene prodotta la famosa carta amalfitana, utilizzata per edizioni di particolare pregio. La carta amalfitana, detta anche “Charta Bambagina”, sembra venisse prodotta già ai tempi delle repubbliche marinare, e deve la sua fama e il suo prestigio al complesso e laborioso metodo di lavorazione: la normale cellulosa, infatti, veniva mescolata con stracci di lino, canapa e cotone macerati; dalla poltiglia che ne usciva, nascevano le pagine dei libri, lavorate rigorosamente a mano; oggi, la storia di questa carta è rivisitabile nel Museo della Carta.
Altri posti che vi consigliamo di visitare sono gli Antichi Arsenali della Repubblica Amalfitana e la meravigliosa Grotta dello Smeraldo, coi suoi splendidi giochi di luce che creano un suggestivo arcobaleno cromatico.
Uno dei grandi eventi che, ogni anno, allietano le estati amalfitane è sicuramente la famosa regata storica, dove si sfidano Genova, Pisa, Amalfi e Venezia in una sorta di rievocazione storica del periodo delle antiche repubbliche marinare. Nulla è lasciato al caso: dopo la gara, infatti, vi è una manifestazione in cui sfilano dei figuranti coi costumi dell’epoca, in uno spettacolo imperdibile per ogni turista! Piccola curiosità: dagli anni ’50, la ‘squadra’ ad aver vinto più regate è il Leone di Venezia (30 vittorie), seguito a enorme distanza dal Cavallo alato di Amalfi, dal Grifone di Genova e dall’Aquila pisana, che chiude questa speciale classifica.
Come arrivare
In auto
- Da Napoli: potrete raggiungere Amalfi imboccando l’A3 e seguendo la segnaletica verso Pompei, Castellammare, Sorrento e quindi Amalfi;
- Da Salerno: prendete la SS163 in direzione Costiera Amalfitana, fino ad arrivare ad Amalfi.
In treno
- Dalla stazione di Napoli: prendete le linee della Circumvesuviana fino ad arrivare a Sorrento, da cui è possibile raggiungere Amalfi tramite gli autobus della SITA via Positano;
- Dalla stazione di Salerno: da qui, invece, potrete prendere gli autobus diretti della SITA nel piazzale antistante.
In bus
La SITA (www.sitabus.it) offre collegamenti diretti da Salerno e da Napoli lungo tutta la Costiera, Amalfi comprese. La compagnia Marozzi, inoltre, offre anche un collegamento diretto dalla stazione di Roma Tiburtina.
In aereo
L’aeroporto di riferimento è quello di Napoli Capodichino. Da qui, potrete raggiungere Amalfi o coi numerosi collegamenti diretti dall’aeroporto, oppure arrivando alla stazione e seguendo le indicazioni che vi abbiamo riportato nel paragrafo ‘In treno’.
Via mare
- Da Salerno: potrete usufruire dei servizi della Travelmar (tel.: 089-872050), che impiega circa 35 minuti per arrivare ad Amalfi;
- Da Napoli: da qui potrete prendere un traghetto delle Linee Marittime Partenopee (tel.: 081-8071812) o della Metro del Mar (sito web: www.metrodelmare.com)
Contatti
Amalfi Tourist Office
Sito web: www.amalfitouristoffice.it
Telefono: 089-871107
Indirizzo: Via delle Repubbliche Marinare – 84011 Amalfi (SA)
Museo della Carta
Sito web: www.museodellacarta.it
Telefono: 089-8304561
Indirizzo: Via delle Cartiere, 23 – 84011 Amalfi (SA)