Guida di Bordeaux

Nelle classifiche delle mete francesi più amate, difficilmente troverete una città come Bordeaux. Qualora superiate questo pregiudizio, però, scoprirete un territorio che ha davvero tanto da raccontare!

Guida di Bordeaux

Il capoluogo del dipartimento della Gironda e della regione dell’Aquitania, Bordeaux, non rientra tra le mete più richieste all’interno del territorio francese, eppure avrete modo di scoprire che possiede in realtà un gran numero di attrattive turistiche, tra piazze, musei e luoghi di culto!

Per numero di abitanti del suo comune (poco meno di 250.000), Bordeaux rappresenta il 9° comune francese ma, se si prende anche in considerazione la sua area metropolitana – che comprende anche Libourne e Arcachon – coi suoi 1 milione e 200 mila abitanti è la quarta più popolosa di Francia.

La sua superficie, invece, di poco meno di 50 chilometri quadri, la inserisce nella media delle città francesi, fuori dalla ‘top 5o’. La sua provincia affaccia sull’Oceano Atlantico, infatti Bordeaux possiede anche un porto dal buon numero di traffico di merci; il clima, vista la non estrema vicinanza del centro abitato all’Oceano, ne subisce in parte gli effetti, avendo piuttosto il clima tipico della fascia sub-tropicale: precipitazioni frequenti soprattutto in autunno e inverno, e calde estati (si raggiungono anche i 40°), con le temperature che si alzano sensibilmente a causa della bassa umidità.

Nonostante, come detto, non rientri nel novero delle città più visitate di Francia, Bordeaux – il cui nome deriva dall’antica città romana di Burdigala, ‘al bordo della Gallia’ – può vantarsi del fatto che il suo meraviglioso centro storico è stato inserito dall’UNESCO nella lista dei Patrimoni mondiali dell’Umanità, nel 2007.

Pont de Pierre a Bordeaux

Pont de Pierre a Bordeaux

Cosa vedere

Ecco a voi una breve lista delle attrattive principali della città girondina. Si tratta, ovviamente, di un elenco indicativo; solo visitandola, potrete rendervi conto di quanto, in realtà, sia una città sottovalutata agli occhi dei più!

Il Quartiere di Saint-Pierre

Il cuore del centro storico è rappresentato dallo splendido Quartiere di Saint-Pierre, un luogo che sprizza vita da ogni poro, e che presenta un gran numero di vicoli caratteristici: se volete respirare l’aria di Bordeaux, non c’è posto migliore! L’attuale Place Saint-Pierre, situata proprio nel quartiere, un tempo era l’entrata del porto interno, che fungeva da attracco temporaneo per le navi cariche di merci, che da qui ripartivano poi verso altre città; sulle fondamenta del porto, inoltre, venne eretta in periodo medievale la prima chiesa della città.

Era il quartiere dei commercianti: i nomi delle vie, che indicano i diversi mestieri che qui si svolgevano, stanno lì a ricordarcelo. I lavori più importanti che furono compiuti nel Quartiere di Saint-Pierre furono quelli dell’abbattimento delle mura medievali, compiuto nel Settecento, che permisero di aprire un varco alla zona sulla Garonna e sul porto; in questa maniera, si sviluppano Place de la Bourse e la rue Royale, due dei principali luoghi di passaggio del quartiere.

Porte Cailhau

Porte Cailhau

All’interno di questo quartiere, poi, si trova una dei monumenti più conosciuti di Bordeaux: la Porte Cailhau, che rappresentava l’ingresso – non metaforico! – della città. Questa enorme porta, dell’altezza di circa 25 metri, fu costruita nel 1494, e da allora è diventata una vera e propria icona della città girondina. Al suo interno vi è, inoltre, un’esposizione permanente che illustra il modo in cui è stata edificata la Porte Cailhau, e i materiali utilizzati. Un’ulteriore motivo per visitare la Porte Cailhau – semmai ce ne fosse bisogno! – è che, al suo interno, potrete ammirare anche il Pont de Pierre, il ponte più antico di Bordeaux!

Il Grand Théâtre de Bordeaux

Il Grand Théâtre de Bordeaux è il teatro più grande e famoso della città girondina. Inaugurato il 17 aprile 1780, questo teatro è conosciuto anche al di fuori dei confini cittadini per aver ospitato la prima del La Fille Mal Gardée (1789), balletto messo in scena dal maestro Marius Petipa; un altro evento importante relativo a questo teatro fu che, 9 anni prima della sua inaugurazione (1871), ospitò per un breve lasso di tempo l’Assemblea Nazionale del Parlamento francese.

Questo teatro, dalle imponenti dimensioni, ha una capienza di ben 1.100 spettatori. Fu progettato dall’architetto francese Victor Louis, conosciuto agli appassionati di architettura per essere stato il progettista del Palais Royal e della Comédie-Française di Parigi. La struttura del Grand Théâtre prevede una facciata neoclassica, con un portico di 12 colonne in stile corinzio, che sostiene una trabeazione che sostengono altrettante statue, raffiguranti le 9 muse e 3 dee (Minerva, Giunone e Venere).

Il Grand Théâtre di Bordeaux subì degli importanti lavori di restauro nell’ultimo decennio del secolo scorso, durante i quali il cambiamento più importante e vistoso fu il ritorno ai colori originari blu e oro. Oltre all’incommensurabile bellezza della struttura, questo teatro può vantare un importante – e fortunoso! – record: è il teatro in legno più antico d’Europa ad aver mantenuto la struttura originaria: fortunatamente, infatti, non ha subito alcun incendio nel corso di questi 2 secoli e mezzo, e non sono stati così richiesti lavori ex-novo, ma solo ristrutturazioni, come quella citata pocanzi. Oggi, il Grand Théâtre è sede dell’Opera National de Bordeaux e del Ballet National de Bordeaux, le più importanti istituzioni artistiche del capoluogo girondino.

Il Grand Théâtre de Bordeaux

Il Grand Théâtre de Bordeaux

La Basilica di San Michele

La Basilica di San Michele è uno dei principali luoghi di culto cattolico di Bordeaux. Dichiarato Monumento storico dal 1846, la chiesa di San Michele, divenuta basilica minore nel 1903, è sulla lista dei Patrimoni mondiali dell’UNESCO dal 1998. Sorta su un edificio al di fuori delle mura della città, la costruzione della nuova chiesa fu affidata da re Luigi XI all’architetto Jean Lebas; i lavori non saranno completati prima del XVI secolo, e la basilica subirà diversi restauri nel corso dei secoli, come quello successivo al terremoto che colpì Bordeaux nel 1759.

La Basilica di San Michele misura 75 metri di lunghezza (dal coro all’ingresso della navata) ed è larga 38 metri. Presenta le caratteristiche dello stile gotico, e la sua pianta è a croce latina con tre navi. La navata, alta 23 metri, ha quattro campate ed è interamente coperta da una volta di testate oblunghe, lungo i lati. Un ampio transetto separa simbolicamente la navata dal coro, a sua volta composto da tre campate; infine, sono presenti tre absidi poligonali. Nelle navate laterali sono presenti 17 cappelle laterali, ricche di opere d’arte.

Il caratteristico campanile, invece, costituisce una struttura indipendente del santuario. Situato alcune decine di metri dal cancello principale, ed è alto circa 115 metri, e al suo interno ‘ospita’ un carillon composto da 22 campane. La cripta posta sotto il campanile è stata a lungo famosa per le suoi “mummie”, scoperte durante lo scavo del vecchio cimitero della parrocchia, nel 1791, e la cripta fu rapidamente trasformata in una sorta di museo. Purtroppo per gli amanti del macabro, la cripta è stata chiusa nel 1979, e le mummie furono nuovamente sepolte, questa volta nel cimitero della Certosa di Bordeaux.

La Basilica di San Michele

La Basilica di San Michele

La Cattedrale di Bordeaux

La Cattedrale di Sant’Andrea di Bordeaux, situata in Place Pey-Berland, è il più grande luogo di culto della città. Consacrata nel 1096 da Papa Urbano II, fu ricostruita poi in stile gotico. La ricostruzione della navata risale al XII secolo (per essere modificata nel XIII secolo), mentre il coro e le cappelle sono state fatte nel XIV secolo; il campanile e nel Quattrocento. Sul lato nord, la Porte Royale è stata invece costruita intorno al 1250; la stessa facciata, è poi dominata da due torri di 81 metri.

La cattedrale è affiancata, inoltre, da una torre del XV secolo ad est dell’abside: il campanile, o torre Pey-Berland, costruita per ordine dell’omonimo arcivescovo. Sull’architrave del timpano del portale nord della Cattedrale di Bordeaux è rappresentata l’Ultima Cena, l’ascesa di Cristo tra i Dodici Apostoli e il Dio Padre è raffigurato come un Cristo in trono tra due angeli. Al suo interno, inoltre, era presente uno dei migliori organi di Francia, riconosciuto come tale anche dai racconti di un cronista inglese nel 1535, che lo definì “il più magnificente organo di tutta la cristianità”.

La Cattedrale di Sant’Andrea – o, più semplicemente, la Cattedrale di Bordeaux – è stata classificata come Monumento storico di Francia nel 1862, a testimonianza del grande valore storico (e, perché no, affettivo) che ha non solo per i cittadini di Bordeaux, ma anche per i francesi tutti. Il riconoscimento internazionale, invece, è avvenuto a Kyoto, il 2 dicembre 1998, quando è stato inserito tra i Patrimoni mondiali dell’Umanità dall’UNESCO il Cammino per Santiago di Compostela in Francia, e le conseguenti 71 tappe che ne costituiscono uno dei percorsi, la Via Turonensis, tra i quali viene appunto inserita la meravigliosa Cattedrale di Sant’Andrea di Bordeaux.

La Cattedrale di Bordeaux

Particolari della Cattedrale di Bordeaux

Il Museo delle Belle Arti 1625

Il Musée delle Belle Arti di Bordeaux è un museo fondato nel 1801, ed è costituito principalmente da una collezione di dipinti che vanno dal XV al XX secolo, ma possiede anche collezioni di scultura e arti grafiche. Il museo nasce con il rapporto di Chaptal, che designa la divisione in 15 città di provincia di opere provenienti dalle collezioni del Museo Centrale delle Arti.

Di questa riorganizzazione, a Bordeaux se ne occupò Pierre Lacour, pittore, insegnante d’arte e membro della Società delle Scienze e delle Belle Arti. La costruzione dell’edificio attuale – dopo diversi spostamenti nel corso del secolo – iniziò nel 1875, e fu condotta prima da Burguet e poi da Marius Faget.

La collezione permanente attuale conta, all’anno 2014, 2297 dipinti, 666 sculture, 1564 stampe e 3328 disegni, che vanno, come detto, dal XV al XX secolo. La collezione italiana di pittura dal XV al XVI secolo vanta opere di pregio in particolare degli autori della scuola veneta (Tiziano, Veronese, Bassano), oltre che di Vasari e del Perugino; per quel che riguarda la collezione della pittura europea dal XV al XVI secolo, abbiamo invece opere di Hans Clot, Hans Maler, Hans von Aachen e Otto van Veen, tra gli altri, rappresentanti del passaggio dal Rinascimento al Manierismo.

Troviamo anche una collezione di pittura caravaggesca del XVII secolo, con opere, tra gli altri, di ter Brugghen e Vouet, una di pittura fiamminga del Seicento (Rubens e Van Dyck), di pittura olandese del XVII secolo (Porcellis, Jan Van Goyen, Abraham Hondius, tra gli altri), e di pittura italiana del Seicento e del Settecento (Pietro da Cortona, Giovanni Battista Pittoni…).

Ancora, il Museo delle Belle Arti di Bordeaux ha opere di pittura francese del Sei-Settecento (Allegrain, Courrège, Chardin), di pittura inglese, tedesca e fiamminga del XVIII secolo (Ramsay, Reynolds, Lawrence), di pittura del XIX secolo (Delacroix, Renoir, Saurat, Toulouse-Lautrec i più conosciuti) e, infine, una collezione di pittura del XX secolo, i cui autori più conosciuti sono Braque, Kokoschka, Matisse e Picasso.

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Il Museo delle Belle Arti di Bordeaux

Il CAPC (Museo d’Arte Contemporanea)

Il Museo d’Arte Contemporanea CAPC di Bordeaux (ex Centro d’arti plastiche contemporanee), inaugurato nel 1984, è il principale museo che espone opere di arte contemporanea della città girondina. Il Centro d’arti plastiche contemporanee è stato creato nel 1973 da Jean-Louis Froment, che ne fu direttore fino al 1996. Fu appunto nel 1984, che l’importanza delle opere prodotte e l’interesse della conservazione delle stesse, porta il Ministero della Cultura e la città di Bordeaux a elevare il CAPC al rango di “Museo di arte Contemporanea“.

Negli anni, il CAPC si è evoluto non solo nel suo aspetto, ma anche nella sua configurazione interna: gli inizi furono modesti – solo una piccola galleria al piano terra -, per poi prendere i tre livelli dell’edificio Entrepôt Lainé, sede del museo dal 1975. La prima mostra del CAPC del 1973, chiamata Regarder ailleurs (‘Distrarre lo sguardo’), e presenta il lavoro di giovani artisti, che fanno da apripista a mostre di artisti più noti, come Sarkis, Mario Merz, Richard Long e altri

La collezione del CAPC si è sviluppata per 20 anni, ed è particolarmente ricca di opere del movimento dell’arte concettuale, della Land Art, o ancora di Arte Povera. Si può anche notare una importante collezione di opere di Jean-Charles Blais, Tony Oursler, Wolfgang Tillmans e opere di artisti spagnoli come Miquel Barceló. La collezione, composta da un migliaio di opere di 140 artisti, è di notevole qualità.

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L’imponente struttura del CAPC di Bordeaux

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