La chiesa di San Franscesco è uno dei monumenti più importanti della città di Ascoli Piceno, e compone un importante polo storico ed architettonico situato in Piazza del Popolo, insieme al Palazzo dei Capitani del Popolo ed al Caffè Meletti. E’ riconosciuta come uno dei più grandi esempi di architettura francescana d’Italia, e nel suo complesso sono inclusi anche due chiostri.
Cenni storici
La chiesa di San Francesco venne eretta a partire dal 1258 in memoria della visita del santo cristiano ad Ascoli, e conserva ancora il suo nome originale benché sia stata riconsacrata, il 24 Giugno 1371, a San Giovanni Battista per opera del vescovo Giovanni Acquavita. Il messaggio di Francesco d’Assisi attecchì particolarmente tra i giovani ascolani, ed alcuni di loro decisero di unirsi per formare la prima comunità francescana della città.
Nel 1257 Papa Alessandro IV concesse l’autorizzazione per l’edificazione di un convento francescano ad Ascoli, ed in questo contesto sorsero la chiesa di San Francesco ed i relativi chiostri; la prima pietra, benedetta direttamente dal Papa, venne posta proprio nel 1258, anche se il cantiere aprì solo nel 1262.
Il progetto originale prevedeva una sola navata, sette absidi e due pilastri centrali a sostegno di un arco, ma tale progetto venne abbandonato all’inizio del XIV secolo per favorire invece una costruzione impostata internamente su tre navate e dieci pilastri. L’architetto che disegnò le modifiche da apportare all’edificio è tuttora ignoto, ma è opinione diffusa tra gli storici che abbiano lavorato alla sua progettazione diversi artisti dell’epoca.
La costruzione della chiesa di San Francesco venne interrotta diverse volte, per poi riprendere sotto la direzione di Matteo Roberti da Como nel 1443. La torre esagonale risale al 1444, mentre quella prospiciente a piazza del Popolo venne terminata nel 1461.
Nel 1521 vi furono ulteriori interventi per portare a termine il progetto, con la costruzione delle due navate laterali sotto la supervisione di mastro Giovanni detto Bozo, mentre le volte della navata centrale sono datate tra il 1527 ed il 1545. Gli ultimi lavori interessarono la cupola, e furono ultimati tra il 1547 ed il 1549, mentre tra il 1852 ed il 1858 furono rimosse le aggiunte decorative risalenti al XVIII secolo.
Descrizione
La pianta della chiesa è rettangolare, a croce latina e presenta tre navate separate tra loro da pilastri ottagonali, privi di capitelli, i quali sorreggono archi gotici e volte romaniche. Il pulpito è stato realizzato in travertino tra il 1605 ed il 1607, e si trova accanto al quarto pilastro della navata sinistra, mentre lungo la parete opposta è situato il monumento funebre a Costanza Cavina Saladini, disegnato da Ignazio Cantalamessa e realizzato da Emidio Paci nel 1837.
Su una nicchia della prima cappella viene posto un reliquiario d’argento in occasione dei festa in onore di San Francesco, realizzato nel 1596, e sulla navata sinistra è presente un monumento dedicato al mecenate cittadino Giovanni Vincenzo Cataldi. In fondo a questa parete si trova un crocifisso d’argento del XV secolo.
La sagrestia custodisce preziosi dipinti datati tra XVI e XVIII secolo, ed altri reperti interessanti.
La facciata principale della chiesa di San Francesco è situata su via del Trivio, ed è composta da blocchi di travertino a muratura liscia. Nell’ordine inferiore si trovano tre portali gotici, mentre ai lati dell’ingresso due piccoli leoni stilofori sorreggono colonnine dalle quali s’innalzano pinnacoli, a loro volta sormontati da statue di santi dell’Ordine Francescano.
Anche la Corporazione dei Lanari viene qui celebrata, mediante un agnello scolpito a metà dell’arco, simbolo della corporazione stessa. Ciò è dovuto al contributo economico che questa ha offerto per la realizzazione dell’edificio. I portali laterali, più piccoli, presentano invece decorazioni dedicate a San Giacomo, San Vincenzo e San Anastasio. L’oculo situato nella parte superiore della facciata è invece il risultato di un ripristino avvenuto nel 1951.
Su piazza del Popolo s’affaccia il fianco meridionale della chiesa di San Francesco, e sono da quel punto visibili due delle sette absidi poligonali, la cupola e due campanili a sezione esagonale schiacciata. Tra le absidi si aprono sedici grandi bifore con vetri policromi, mentre il portale prospiciente piazza del Popolo presenta una porta in legno disegnata da Cola dell’Amatrice, e sembra risalire al XIV secolo. Questo portale è in stile gotico, con arco a tutto sesto con sfondo a risalto sorretto da tre ordini di colonne tortili. All’interno della lunetta è ancora ben visibile lo stemma di Papa Paolo V, mentre sopra il portale si trova il monumento a Papa Giulio II, realizzato da Bernardino di Pietro da Carona ed ivi posto tra il 1506 ed il 1510.
Lungo la fiancata destra si può trovare un portico denominato “Loggia dei Mercanti”, la cui costruzione fu promossa dalla Corporazione della Lana, mentre a ridosso della prima abside che dà su piazza del Popolo si trova l’edicola di Lazzaro Morelli, che la tradizione attribuisce per convenzione all’omonimo artista, mentre in realtà sembra essere invece un’opera realizzata dallo zio Silvio Giosafatti.
Come arrivare
Per raggiungere il Palazzo del Popolo in automobile, dalla stazione ferroviaria di Ascoli Piceno scendere lungo via Venezia, svoltare a destra e prendere la terza uscita alla rotonda per viale Guglielmo Marconi. Imboccare quindi la SS 81 girando a destra e proseguendo fino a trovare via Adriatico ancora sulla destra; dopo la rotonda che seguirà, prendere il ponte di Porta Cartara sempre a destra e continuare fino a trovare via Pacifici sulla sinistra. Da qui andare dritto fino all’incrocio con via Dino Angelini, svoltare a destra in quest’ultima e proseguire fino a trovare via della Fortezza sulla sinistra. Quindi prendere la prima a destra, corso Giuseppe Mazzini, quindi la prima a sinistra, la prima a destra e poi ancora la prima a destra, che vi condurrà alla chiesa di San Francesco. E’ consigliabile cercare parcheggio prima, poiché da lì è tutta zona pedonale.
Orari e tariffe
La chiesa di San Francesco è aperta tutti i giorni, indicativamente dalle 7:30 alle 19:00.
L’ingresso è gratuito.
Contatti
Indirizzo: Ascoli Piceno AP
Telefono: 0736 259446