La cattedrale di San Ciriaco è la cattedrale metropolitana dell’arcidiocesi di Ancona-Osimo, ed è conosciuta più comunemente come il duomo di Ancona. Questa chiesa venne edificata a cavallo tra il X e l’XI secolo sulla sommità del colle Guasco, una posizione sopraelevata rispetto alla città stessa ed al suo golfo.
La cattedrale di San Ciriaco sorge nello stesso luogo in cui era presente un tempio greco dedicato ad Afrodite, risalente secondo gli studiosi al IV secolo a.C. circa (sebbene alcuni storici lo datino attorno al II secolo), e la pianta del transetto dell’attuale edificio corrisponde esattamente a quella dell’antico tempio.
Nel VI venne costruita, proprio sul sito del tempio dorico, la basilica di San Lorenzo, un edificio paleocristiano di cui sono conservate ancora alcune tracce all’ingresso della Cripta dei Protettori. Agli inizi del XI secolo, con l’acquisizione dello status di repubblica marinara di Ancona, questa chiese divenne la nuova cattedrale della città soppiantando la vecchia chiesa di Santo Stefano. In virtù della sua rinnovata importanza, la basilica di San Lorenzo venne ampliata, ed i lavori per questa espansione terminarono nel 1017. Fu questo il periodo in cui nella cripta al suo interno vennero traslate le salme di San Marcellino e San Ciriaco.
Tra il XII ed il XIII secolo vi furono ulteriori lavori di ampliamento, vennero realizzati la pianta a croce greca ed il protiro, e tra il XIII ed il XIV secolo la basilica venne infine dedicata a San Ciriaco, patrono di Ancona nonché, secondo la tradizione, vescovo di Gerusalemme in epoca romana. Nel corso del Cinquecento, con la prosecuzione della navata centrale e la costruzione del coro e di due cappelle, la cattedrale di San Ciriaco assunse l’aspetto odierno.
Altre ristrutturazioni successive furono l’aggiunta dell’edicola (XVII secolo), il restauro di Giuseppe Sacconi volto a restituire alla chiesa le sue sembianze medievali (1883) e le ricostruzioni in seguito ai danni subiti nel corso della prima e della seconda guerra mondiale e del terremoto del 1972.
Descrizione
Una particolarità della cattedrale di San Ciriaco è la coniugazione nei suoi elementi architettonici degli stili romanico, gotico e bizantino, ed è uno degli edifici più importanti sotto questo punto di vista dell’Italia intera.
La facciata della basilica è tripartita, ed un’ampia scalinata prelude al protiro romanico, formato da un arco a tutto sesto sorretto da quattro colonne, che poggiano su leoni realizzati in marmo rosso di Verona (anteriori) e basamento (posteriori). I quattro Evangelisti sono rappresentati da simboli presenti nel sottarco, ed il portale, in stile romano-gotico e decorato con immagini simboliche, è un’opera attribuita a Giorgio da Como. Sopra il protiro, fiancheggiato quest’ultimo da due monofore, v’è un oculo.
Il complesso della struttura esterna, realizzata in pietra bianca del Conero (e marmo greco, nel caso della facciata) è incentrato sullo slancio della cupola a crociera, ed il campanile, isolato dalla struttura principale sorge sulla base di una torre militare risalente ad un periodo compreso tra il XIII ed il XIV secolo. La cupola della cattedrale di San Ciriaco è tra le più antiche d’Italia, poggia su base quadrata decorata ad archetti e venne coperta di rame nel XVI secolo.
L’interno della chiesa presenta una pianta a croce greca e tre navate, ed al termine delle colonne romane vi sono capitelli. Gli archi rampanti che la collegano alle pareti esterne sono posti al suo interno, al contrario di ciò che normalmente avviene per gli edifici gotici, e nel coro è esposto il dipinto Resurrezione di Cristo di Ercole Fava. Al termine dei bracci laterali dei transetti vi sono presbiteri con cripte sopraelevate ed absidi, nella fattispecie il transetto destro ospita la Cappella del Crocifisso, con formelle graffite di plutei risalenti al 1189 e raffiguranti santi, profeti ed animali simbolici. La Cripta delle Lacrime, sempre a destra, dà accesso alla zona archeologica.
Nel transetto sinistro si trovano invece la Cappella della Madonna e l’edicola marmorea (1739), opera di Vanvitelli.
Particolare importanza dev’essere concessa al quadro della Madonna, donato alla cattedrale di San Ciriaco nel 1615 da un marinaio veneziano e tuttora oggetto di devozione per molti cristiani anconetani, in quanto legato al Miracolo mariano di San Ciriaco. Il quadro venne incoronato nel 1814 da Papa Pio VII, e nella notte tra il 16 ed il 17 Dicembre 1936 esso venne rubato, e successivamente rinvenuto un mese dopo spogliato dei suoi ornamenti. La Maria Regina di tutti i Santi tornò ad Ancona il 31 Gennaio 1937.
Come arrivare alla Cattedrale di San Ciriaco
Per arrivare alla cattedrale di San Ciriaco dalla via Flaminia proseguire lungo via Guglielmo Marconi, via XXIX Settembre e continuare dritto fino a trovare via Papa Giovanni XXIII a destra. Imboccare quest’ultima che condurrà proprio di fronte al duomo.
Non vi sono fermate degli autobus nelle vicinanze, la più prossima è la fermata di Ancona – Piazza Kennedy, che dista un chilometro e mezzo dalla cattedrale.
Orari e tariffe
La cattedrale di San Ciriaco è aperta dalle 8:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00.
L’ingresso alla cattedrale è gratuito.
Contatti
Indirizzo: Piazzale del Duomo, 60121 Ancona
Telefono: 071 52688
Sito web: www.diocesi.ancona.it/