L’Arco di Traiano è un monumento presente ad Ancona, e si tratta di una delle testimonianze più importanti tra i lasciti dell’epoca romana. Questa struttura venne dedicata all’imperatore Traiano ed ospitava una statua di quest’ultimo, ora non più presente.
Cenni storici
L’Arco di Traiano venne eretto in un periodo stimato tra il 110 ed il 116, ed il suo architetto sembra essere stato il siriano Apollodoro di Damasco, lo stesso che progettò anche il porto di Ancona ed il Foro Traiano di Roma. L’arco venne dedicato all’imperatore poiché questi aveva fatto ampliare il porto della città, importantissimo dal punto di vista commerciale, a proprie spese. Ciò fornì ai naviganti un accesso più sicuro all’Italia, facendo di fatto di Traiano un vero e proprio benefattore per Ancona.
Lo stesso imperatore romano partì proprio dal luogo in cui sorge oggi l’arco per combattere la guerra, poi vinta, contro il popolo dei Daci, e l’episodio è riportato nei bassorilievi della Colonna Traiana di Roma.
Con il passare del tempo, in seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale e con l’ampliamento delle banchine del porto, l’Arco di Traiano venne spostato sempre più lontano dal mare, cosa che snaturò l’essenza stessa del monumento, inibendo il suo profondo legame con l’acqua ed il porto stesso di Ancona.
Descrizione
La cosa che più di ogni altra colpisce una volta che ci si trova al cospetto dell’Arco di Traiano sono le sue proporzioni, è infatti molto più slanciato rispetto ai tradizionali archi romani. La sua struttura è alta 14 metri, ed è stato realizzato in marmo greco dell’Imetto. L’arco è ad un solo fornice con quattro colonne corinzie, e risultano particolarmente imponenti tanto la sua trabeazione, quanto il suo attico.
Sulla sommità del monumento era originariamente presente un bronzo corinzio dorato di Traiano, inizialmente ritenuto una statua equestre, sebbene recenti studi sembrino suggerire l’assenza del cavallo. Alla destra dell’imperatore romano si poteva trovare la statua di sua moglie Plotina, mentre dall’altro lato c’era la riproduzione della sorella Ulpia Marciana. Le statue e gli ornamenti che lo decoravano vennero saccheggiati forse dai goti nel VI secolo, o più probabilmente dai saraceni nell’848.
Non distante dall’Arco di Traiano sorgeva la torre di Gamba, posta più verso il Cantiere navale, che venne distrutta e riciclata quale materiale utile alla costruzione della Cittadella nel 1532. La scalinata d’accesso è invece un’opera aggiunta successivamente, nel 1859, e verso il 1930 tutta l’area del sito venne riqualificata.
Come arrivare all’arco di Traiano
Per arrivare all’arco di Traiano (situato all’indirizzo Banchina Nazario Sauro, Ancona) dalla via Flaminia, in corrispondenza della stazione ferroviaria di Ancona procedere dritto verso Nord, in direzione di via Guglielmo Marconi, alla rotonda tornare indietro ed immettersi nella Banchina Giovanni da Chio, percorrendola tutta senza svoltare, fino a trovarsi di fronte al monumento.