Lo stretto di Messina è largo 3,14 km e fa parte del Mar Mediterraneo; anticamente lo stretto si era guadagnato l’appellativo di stretto di Scilla e Cariddi ovvero le due Ninfe trasformate in mostri marini secondo quanto narrato dalla mitologia greca e posizionati entrambi nello stretto di Messina. Lo stretto collega il Mar Tirreno con il Mar Ionio e dividendo le città di Messina e di Reggio Calabria, separa la Sicilia dalla Calabria.
Lo stretto di Messina è da sempre stato corteggiato da miti e leggende che hanno solleticato la curiosità di tutti. Sulle origini e sull’evoluzione dello stretto di Messina durante le ere geologiche, tra le varie e molteplici teorie formulate, quella che maggiormente si sposa con la sua realtà è quella riguardante la struttura a “GRABEN“ovvero una fossa oceanica tettonica; lo stretto di Messina è il prodotto di un inanellarsi di sismi accaduti nel corso del tempo.
Caratteristiche dello Stretto di Messina
Dello stretto di Messina (strittu, come lo chiamano i siciliani), va menzionata indubbiamente l’importanza dei rilievi che lo costellano. Tali rilievi presentano la medesima conformazione geologica dell’Aspromonte (Calabria), questa analogia geologica avvalora e corrobora la teoria del “GRABEN” quale struttura egemone della zona. Il crinale di questo massiccio rilievo sottomarino è raffigurato dalla “sella”, la quale non è altro che il punto meno profondo tra Ganzirri, lungo la costa sicula e Punta Pezzo lungo la costa calabrese.
Il fondale in questo punto lambisce circa i 64 metri ed è il punto in cui entrambi i versanti discendono verso il Mar Tirreno ed il Mar Ionio. Nel pezzo tra Messina e Reggio Calabria, nel cuore dello stretto di Messina, si raggiungono i 500 metri a sud di Punta Pelloro.
Le correnti dello stretto di Messina
Le correnti dello stretto di Messina sono caratterizzate da un movimento articolato e spinoso in quanto spesso si verifica che a nord sia presente un flusso indirizzato a sud e viceversa. Un’ulteriore complicanza può essere facilmente incarnata dalla presenza di un flusso in superficie in una direzione opposta al flusso presente in profondità. Altro fenomeno da rilevare concerne le correnti che si appalesano degradando verso il fondo e risalendo in superficie che danno luogo a gorghi.
A livello di temperatura, le acque dello stretto di Messina sono inferiori di circa 4/10 gradi rispetto agli altri mari e ciò è dovuto alla risalita delle acque profonde. Le acque del Mar Tirreno si presentano più fredde e decisamente meno salate di quelle del Mar Ionio, mentre lungo le coste siciliane che abbracciano Taormina o Messina, si verificano dei fenomeni di Upwelling che comportano la salita delle acque in superficie e la formazione di plancton in copiose quantità. Ciò comporta che le acque dello stretto di Messina siano maggiormente ricche (in diversità) di forme di vita marina rispetto agli altri vicini mari. Da sempre lo stretto di Messina dal punto di vista faunistico è definito, dagli zoologi, come un vero e proprio paradiso marino.
Come arrivare
Messina è collegata a Villa San Giovanni dai traghetti delle ferrovie dello stato, precisamente 18 corse al giorno, ed in più da quelli della Caronte & Tourist che prevedono 36 corse in direzione Villa San Giovanni e 35 in direzione Messina.
Da Reggio Calabria partono sia gli aliscafi di Ustica Lines che prevedono per Messina 3 corse al giorno dal primo giugno al 16 settembre; 2 corse al giorno dal 17 settembre al 31 maggio.
Verso Reggio Calabria, invece, sono previste 2 corse al giorno. Sono disponibili anche i traghetti della Meridiano che prevedono in direzione Messina dal lunedì al venerdì 12 corse al giorno ogni 2 ore, il sabato 4 corse, la domenica ed i festivi 2 corse; in direzione Reggio Calabria invece 2 corse al giorno dal lunedì al venerdì ogni 2 ore, 3 corse il sabato e 3 corse la domenica ed i festivi. I possessori di automobile viaggiano comunque sempre gratuitamente.
Informazioni utili
Caronte & tourist
Numero verde: 800 627 414
E-mail: [email protected]
Meridiano
E-mail: [email protected]