L’Archiginnasio è uno dei palazzi più conosciuti, nonché più caratteristici, di tutta Bologna. Esso si trova proprio nel cuore del centro storico della città, sia fisicamente (parliamo quindi di ubicazione geografica) sia idealmente, poiché fu sede dell’antica Università bolognese, un vero e proprio polo culturale internazionale annoverato all’epoca fra i più importanti di tutto il panorama europeo.
Ad oggi l’Archiginnasio è la sede dell’omonima Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio.
L’edificio fu costruito nel corso del XVI secolo, ovverosia nello stesso periodo in cui l’area che comprendeva Piazza Maggiore ed i suoi dintorni fu soggetta ad un drastico restauro, per volere di Papa Pio IV. Nello stesso periodo fu infatti costruita anche la famosa fontana del Nettuno, ma non solo: in quegli anni a Bologna era ancora aperto il cantiere della Basilica di San Petronio, aborrita dal pontefice in quanto paradigma di libertà ed indipendenza della città (tanto che lo stesso Papa Giulio II fece deporre sulla facciata della basilica una statua in bronzo raffigurante sé stesso, per ribadire la propria posizione di alpha dog dello scenario politico italico, e Bologna, pur nei suoi sogni d’emancipazione, non esulava suo malgrado dal contesto generale).
C’era inoltre un’altra questione di principio che preoccupava, e non poco, Pio IV: se fossero continuati i lavori della cattedrale, essa avrebbe potuto persino superare San Pietro in maestosità, ed era un’eventualità da scongiurare a tutti i costi. Fu così che insistette in maniera veemente e perentoria sulla necessità di ristrutturare Piazza Maggiore e costruire l’Archiginnasio, dando la massima priorità a questi progetti in maniera tale da sottrarre risorse e forza lavoro al cantiere della basilica (che infatti risulta tutt’oggi un’opera grandiosa, ma incompiuta).
La definitiva morte dei lavori alla Basilica di San Petronio fu però sancita dalla scelta del luogo ove costruire l’Archiginnasio, vale a dire a soli 12 metri dalla basilica stessa, e parallelamente alla sua navata centrale. In questo modo l’Archiginnasio andò ad occupare la posizione in cui si sarebbe dovuto edificare l’enorme transetto sinistro della basilica, togliendo di fatto spazio vitale alla sua espansione, poiché a quel punto il grandioso progetto di pianta a croce latina fu reso inattuabile.
Papa Pio IV, che non si fece problemi a finanziare interamente il progetto pur di essere sicuro che fosse portato a termine, commissionò quindi al cardinale legato Carlo Borromeo la costruzione dell’Archiginnasio, il cui progetto fu affidato ad Antonio Morandi, un noto architetto italiano che terminò i lavori di costruzione tra il 1562 ed il 1563. Il palazzo si articola su due piani, ed al centro del cortile, frontalmente rispetto all’ingresso, è situata la Cappella di Santa Maria dei Bulgari.
Al secondo piano del palazzo si trovano le antiche sale di studio dei Legisti, che studiavano il diritto civile e canonico, e degli Artisti, che si occupavano invece di scienze fisiche e naturali, di medicina, di matematica e di filosofia. Ad oggi esse sono rispettivamente la Sala dello Stabat Mater (così chiamata in onore della prima esecuzione dell’omonima opera di Gioacchino Rossini, avvenuta il 18 Marzo 1842) e la Sala di Lettura di quella che è oggi la Biblioteca Comunale.
Tra i luoghi più importanti più importanti all’interno del palazzo spicca anche il teatro anatomico, costruito su progetto di Antonio Levanti nel 1637. Si trattava di una sala a forma di anfiteatro e dedicata allo studio dell’anatomia, restaurata nel secondo dopoguerra. Tra le statue dei medici più illustri compaiono quelle di Ippocrate, di Galeno e del bolognese Gaspare Tagliacozzi, che curiosamente tiene in mano un naso: nessun rebus, si tratta infatti dell’insigne medico precursore dell’odierna rinoplastica.
L’Archiginnasio smise di assolvere alle proprie funzioni di università nel 1803, e dal 1838 il palazzo è diventato la sede della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, la più grande biblioteca di tutta l’Emilia-Romagna; essa conserva ancora numerosi testi relativi alle discipline storiche, filosofiche, letterarie, artistiche, politiche e bibliografiche dell’epoca, una sezione dedicata alla cultura bolognese e circa 35.000 documenti fra manoscritti ed incunaboli.
Come arrivare all’Archiginnasio
L’Archiginnasio si trova in Piazza Galvani, nel centro storico di Bologna, ed è possibile arrivarci sia a piedi che in autobus. Le fermate dei bus più vicine sono la Parcheggio Tanari e la Ronchio della linea 29-bis, la Poliambulatorio Rizzoli e la Fioravanti Piazza Liber Paradisus della linea A e la Parcheggio Tanari della linea C. Le uscite della tangenziale più vicine sono la numero 11 e la numero 11 bis, direzione centro.
Orari
Palazzo
E’ possibile accedere al palazzo (cortile e quadriloggiato) dal lunedì al sabato, dalle ore 9:00 alle 19:00, mentre l’orario della domenica e dei festivi si sposta con l’ingresso dalle 10:00 e la chiusura alle 14:00.
Teatro Anatomico e Sala dello Stabat Mater
Se non precedentemente occupate, queste sale sono visitabili dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 18:00, e la domenica ed i festivi dalle 10:00 alle 14:00.
Tariffe
Il biglietto d’ingresso per il Teatro Anatomico costa 3 euro, ma è gratis nel caso siate: giornalisti, guide turistiche, giovani fino ai 18 anni compiuti, portatori di handicap o accompagnatori e soci ICOM. L’ingresso è inoltre gratuito anche per le classi di scuole elementari e medie di primo e secondo grado, per due accompagnatori per ogni gruppo scolastico e per una persona ogni dieci (in caso ovviamente di appartenenza allo stesso gruppo).
Contatti
Indirizzo: Piazza Galvani 1 – 40124 Bologna (BO)
Telefono: 051 276811
Sito web: https://www.archiginnasio.it/