Qualche secolo fa (1489-1509), una regina, Caterina Cornaro abitò nel Castello di Asolo (TV) che per questo motivo venne chiamato “Castello della Regina Cornaro". Prima della regina Cornaro era stato la residenza dei Podestà veneziani (1339) e prima ancora (1242) da Ezzelino da Romano.
Le pietre che noi oggi vediamo, raccontano, dunque una lunga storia che la Città di Asolo non ha voluto perdere nel tempo e, proprio quel Castello, ha riconsegnato, almeno in parte, alla popolazione mediante il famoso Teatro Eleonora Duse realizzato nel grande salone pretorio all'interno del Palazzo. La visita al grande balcone panoramico ha completato la mia prima tappa nella città di Asolo.
Passeggiando lungo le stradine del centro ho potuto affacciarmi a panorami naturali completati dall'opera dell'uomo. Guardandomi intorno mi è stato facile comprendere come mai poeti, compositori, scrittori e artisti hanno trovato ispirazione in questa cittadina veneta.
La cordialità della gente incontrata per strada mi ha fatto pensare a un piccolo borgo in cui ci si conosce. L'ex Convento di San Pietro, il Duomo di Santa Maria Assunta ed altri particolari mi hanno raccontato la storia di fede e di devozione degli asolani.
Un'antica fontana, mai stanca di donarsi mi ha dissetato nel caldo pomeriggio d'estate.
La passeggiata è continuata oltre la città di Asolo, verso l'antica Rocca. L'avevamo vista da lontano arrivando in macchina nei pressi della Città, la guida ci ha assicurato che la salita non sarebbe stata faticosa e così è stato.
Prima di cominciare a salire ci siamo inoltrati in una stradina che conserva un albero importante: la Castanea, un castagno secolare che appartiene agli alberi monumenti d'Italia.
Fermati un attimo ad ammirare il testimone silenzioso, com'è stato definito in passato, ci siamo diretti alla Rocca.
Il percorso verso la Rocca è chiaramente segnato dal passaggio di tante persone. A tratti si è fatta sentire la fatica, ma la soddisfazione di vedere sempre più vicina la metà ha sostenuto il nostro cammino. L'ultimo tratto è agevolato da gradini.
Giunti alla Rocca, abbiamo toccato le mura che si ergono alte ricamando il cielo con il loro merlo, un cancello-porta in legno ci ha lasciati guardare dentro: non c'è molto da vedere. A tutti resta la soddisfazione di essere arrivati fin lassù!
Il pomeriggio passato ad Asolo, la storia che mi ha raccontato attraverso la natura e i monumenti è stato senz'altro molto interessante e piacevole. Il paesaggio naturale che incornicia la Città è incantevole. Non conoscevo il Castello Cornaro, prima Asolo significava soltanto la Rocca e qualche accenno al Teatro di Eleonora Duse.
E' passato qualche mese dalla mia visita ad Asolo e gli aspetti negativi sono passati in secondo ordine. Penso che la Città di Asolo abbia molto da rivelare e forse qualche cartello in più, per particolari altrimenti visti in maniera superficiale, potrebbe esserci. Il tempo dedicato, ma questo è un problema mio, è stato poco.
Consiglio di portare con sé una guida, un cappellino, scarpe comode, i bastoni da trekking e la fotocamera o almeno lo smartphone. Dal Casello Cornaro si possono fare foto della Città incorniciate dalle finestre: mai fare una foto sola, ci sono piccole inclinazioni della fotocamera che mostrano particolari interessanti, provare per credere!