Partiti dal sentiero in via Fornetto, a destra di Villa dei Vescovi, abbiamo fatto un percorso tutto in salita. Le indicazioni lette nel sito del Parco Regionale dei Colli Euganei parlavano di 195 metri di dislivello, quindi non abbiamo avuto nessuna sorpresa, ma solo il desiderio di salire in alto per ammirare il panorama.
Il sentiero, abbastanza largo, ha richiesto un poca di attenzione perchè costituito per lo più da sassi a causa dei quali facilmente si poteva scivolare. La prima tappa, che mi piace chiamare "respiro", perchè finalmente per qualche metro potevamo camminare non in salita, ci ha regalato un crocifisso posto dalla gente del posto qualche tempo fa in segno di riconoscenza e di preghiera. Oltre il crocifisso abbiamo ammirato i primi tratti di un panorama stupendo che ci portava a rintracciare le cose note, come il Monte Grappa e i Colli Asolani.
Tra fiorellini variopinti, farfalle e abbondanti grappoli di more ci siamo spinti oltre, senza accorgerci che il sentiero n. 28 aveva proseguito per una strada diversa dalla nostra. Ritrovando altri cartelli di sentieri letti sul sito già citato, non ci siamo spaventati, il tempo c'era abbiamo proseguito ammirando il paesaggio e cercando di indovinare i nomi dei monti circostanti.
Davanti a noi, eravamo sicuri, il Monte Venda faceva bella mostra di sè. Non avevamo con noi nessuna cartina e così ci siamo accontentati di azzardare solo questo nome.
Un secondo nome che avevamo in mente era quello del Monte Pirio perché una delle tappe sarebbe stata proprio quella della Madonna del Monte Pirio, chiamata anche Chiesetta degli Alpini. Una Chiesetta piccola e ben curata, tanto da far pensare che la popolazione frequenti spesso e con affetto questo luogo. Nel nostro camminare, tra le vecchie mura di una casa abbiamo scorto la statuetta della Madonna con il Bambino incastonata in un quadro a forma di altare, molto suggestivo.
Lo sguardo verso Est, vista la giornata limpida e il panorama ampio, ha cercato d'incrociare il mare senza però riuscirvi. Perso il sentiero originario abbiamo proseguito per la strada asfaltata, il tempo c'era e il riferimento per il punto d'arrivo arrivo era chiaro: Villa dei Vescovi.
La distensione di una domenica pomeriggio in compagnia di persone care in un luogo non lontano da casa, ma lo stesso rilassante è stata la cosa che mi è piaciuta molto e che auguro a tutti di poter fare. A volte cerchiamo luoghi lontani senza accorgerci che accanto a noi c'è davvero molto!
Il sentiero n. 28 lo abbiamo perso di vista, oppure non era sempre segnato? E' questa la domanda che ci siamo fatti. Di fatto ci sentivamo "a casa" e quindi per niente spaventati, il giro tutto sommato era corto, ma forse se ci fosse qualche indicazione in più sarebbe meglio.
Il primo consiglio che do è quello della cartina geografica, una piantina di carta fa sempre bene. E' vero che esistono Google Map e tante App capaci dire ogni cosa, ma non sempre la rete prende. Secondo consiglio i bastoni da trekking, quindi scarpe comode e per ultimo l'acqua sempre necessaria quando si cammina.